La tesi esamina il tema dei diritti di partecipazione del pubblico (ࢠpublic participation rightsࢠ) nel diritto internazionale e nellࢠordinamento giuridico comunitario, con specifico riferimento al settore ambientale, ove gli stessi hanno incontrato un particolare sviluppo. Lo spunto per la ricerca àƒ¨ stato offerto dalla conclusione della Convenzione di Aarhus del 1998, sullࢠaccesso allࢠinformazione, sulla partecipazione del pubblico al processo decisionale e sullࢠaccesso alla giustizia in materia ambientale, che rappresenta la piàƒ¹ compiuta codificazione dei diritti di partecipazione a livello internazionale. La prima parte della ricerca àƒ¨ dedicata all'evoluzione dei public participation rights nel diritto internazionale dell'ambiente e, in particolare, all'analisi delle novitàƒÂ  introdotte dalla Convenzione di Aarhus, la quale si àƒ¨ inserita nel processo di codificazione del diritto allࢠambiente come diritto umano di carattere ࢠproceduraleࢠ. Si tenta, quindi, di ricostruire le origini e le motivazioni di tale approccio e di verificare se in che misura lࢠambiente possa ritenersi oggi tutelato, a livello internazionale, come oggetto di un diritto umano. La seconda parte si focalizza sullࢠanalisi dellࢠimpatto della Convenzione (che àƒ¨ stata conclusa dalla ComunitàƒÂ  Europea e dagli Stati membri nella forma di accordo misto) sullࢠordinamento giuridico comunitario, analisi che ha costituito, peràƒ², l'occasione per una riflessione piàƒ¹ ampia sulla rispondenza dello stesso ai principi di democraticitàƒÂ  ed apertura. A livello comunitario in questi anni il dibattito sulla democratizzazione del sistema istituzionale si àƒ¨ concentrato, piàƒ¹ che sullo sviluppo di singoli diritti di partecipazione, sul complesso tema della governance. Lࢠanalisi ha quindi tentato di evidenziare il legame fra i principi della good governance e i diritti sanciti dalla convenzione di Aarhus, indicando in quale misura i diritti di partecipazione democratica fossero giàƒÂ  garantiti, in base alle previsioni dei Trattati e del diritto derivato, cosàƒ¬ come interpretati dalla giurisprudenza della Corte di giustizia. Vengono quindi analizzate le modifiche che lࢠattuazione della Convenzione di Aarhus ha reso necessarie nellࢠordinamento comunitario. In primo luogo vengono evidenziati i problemi legati allࢠapplicazione della Convenzione alle istituzioni comunitarie, disciplinata dal nuovo regolamento 1367/2006/CE. Inoltre, poichàƒ© nel diritto comunitario dell'ambiente i diritti di partecipazione erano giàƒÂ  disciplinati da diversi atti di diritto derivato, la ComunitàƒÂ  Europea ha predisposto un pacchetto normativo per il loro adattamento alle previsioni della Convenzione. Vengono, quindi, analizzate le direttive che giàƒÂ  codificavano i diritti di partecipazione in materia ambientale, la loro congruitàƒÂ  rispetto alle previsioni della Convenzione e le modifiche apportate dalla ComunitàƒÂ  Europea per renderle coerenti con le previsioni internazionali. La ricerca prova, infine, a verificare, attraverso lࢠanalisi delle elaborazioni dottrinali e giurisprudenziali sul tema degli accordi misti (e, in particolare, della recente sentenza sul caso dell'impianto MOX di Sellafield) la coerenza di tale modalitàƒÂ  di attuazione, basata sullࢠadozione di atti di diritto derivato, rispetto al principio di sussidiarietàƒÂ , che forse avrebbe consigliato di affidare lࢠattuazione dellࢠaccordo internazionale agli Stati membri.

I "public participation rights" nel diritto internazionale e comunitario dell'ambiente

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2009

Abstract

La tesi esamina il tema dei diritti di partecipazione del pubblico (ࢠpublic participation rightsࢠ) nel diritto internazionale e nellࢠordinamento giuridico comunitario, con specifico riferimento al settore ambientale, ove gli stessi hanno incontrato un particolare sviluppo. Lo spunto per la ricerca àƒ¨ stato offerto dalla conclusione della Convenzione di Aarhus del 1998, sullࢠaccesso allࢠinformazione, sulla partecipazione del pubblico al processo decisionale e sullࢠaccesso alla giustizia in materia ambientale, che rappresenta la piàƒ¹ compiuta codificazione dei diritti di partecipazione a livello internazionale. La prima parte della ricerca àƒ¨ dedicata all'evoluzione dei public participation rights nel diritto internazionale dell'ambiente e, in particolare, all'analisi delle novitàƒÂ  introdotte dalla Convenzione di Aarhus, la quale si àƒ¨ inserita nel processo di codificazione del diritto allࢠambiente come diritto umano di carattere ࢠproceduraleࢠ. Si tenta, quindi, di ricostruire le origini e le motivazioni di tale approccio e di verificare se in che misura lࢠambiente possa ritenersi oggi tutelato, a livello internazionale, come oggetto di un diritto umano. La seconda parte si focalizza sullࢠanalisi dellࢠimpatto della Convenzione (che àƒ¨ stata conclusa dalla ComunitàƒÂ  Europea e dagli Stati membri nella forma di accordo misto) sullࢠordinamento giuridico comunitario, analisi che ha costituito, peràƒ², l'occasione per una riflessione piàƒ¹ ampia sulla rispondenza dello stesso ai principi di democraticitàƒÂ  ed apertura. A livello comunitario in questi anni il dibattito sulla democratizzazione del sistema istituzionale si àƒ¨ concentrato, piàƒ¹ che sullo sviluppo di singoli diritti di partecipazione, sul complesso tema della governance. Lࢠanalisi ha quindi tentato di evidenziare il legame fra i principi della good governance e i diritti sanciti dalla convenzione di Aarhus, indicando in quale misura i diritti di partecipazione democratica fossero giàƒÂ  garantiti, in base alle previsioni dei Trattati e del diritto derivato, cosàƒ¬ come interpretati dalla giurisprudenza della Corte di giustizia. Vengono quindi analizzate le modifiche che lࢠattuazione della Convenzione di Aarhus ha reso necessarie nellࢠordinamento comunitario. In primo luogo vengono evidenziati i problemi legati allࢠapplicazione della Convenzione alle istituzioni comunitarie, disciplinata dal nuovo regolamento 1367/2006/CE. Inoltre, poichàƒ© nel diritto comunitario dell'ambiente i diritti di partecipazione erano giàƒÂ  disciplinati da diversi atti di diritto derivato, la ComunitàƒÂ  Europea ha predisposto un pacchetto normativo per il loro adattamento alle previsioni della Convenzione. Vengono, quindi, analizzate le direttive che giàƒÂ  codificavano i diritti di partecipazione in materia ambientale, la loro congruitàƒÂ  rispetto alle previsioni della Convenzione e le modifiche apportate dalla ComunitàƒÂ  Europea per renderle coerenti con le previsioni internazionali. La ricerca prova, infine, a verificare, attraverso lࢠanalisi delle elaborazioni dottrinali e giurisprudenziali sul tema degli accordi misti (e, in particolare, della recente sentenza sul caso dell'impianto MOX di Sellafield) la coerenza di tale modalitàƒÂ  di attuazione, basata sullࢠadozione di atti di diritto derivato, rispetto al principio di sussidiarietàƒÂ , che forse avrebbe consigliato di affidare lࢠattuazione dellࢠaccordo internazionale agli Stati membri.
2009
it
accordi misti
ambiente
Convenzione di Aarhus
diritti di partecipazione
DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
Università degli Studi di Trieste
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/272190
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNITS-272190