Una delle sfide pi๠critiche del cambiamento globale concerne la gestione dello sviluppo (o per meglio dire incremento in estensione) disorganizzato delle città a scapito dell'ambiente circostante, molto spesso il paesaggio agricolo ਠquello che maggiormente risente dell'espansione urbana. Il fenomeno definito con il termine anglofono Urban Sprawl benchà© molto conosciuto, rimane altresଠcontroverso, in quanto nel mondo accademico e nel panorama scientifico in generale, non vi ਠuna definizione universalmente condivisa riguardo la sua eziologia, nà© riguardo cause ed effetti correlati a tale fenomeno. Principale obiettivo di questa ricerca ਠdi trovare una metodologia che possa, se non esaustivamente, almeno in parte, osservare efficacemente ed esemplificare il trend evolutivo di tale fenomeno nel tempo, al fine quasi di identificare una sorta di †œfirma diacronica dello sprawl†�, a tal proposito la ricerca si ਠfocalizzata su un caso di studio particolare, ovvero ਠstata esaminata l'area metropolitana della provincia di Pordenone, la quale si trova al confine tra Friuli - Venezia Giulia e Veneto. La base di dati utilizzata ਠstata ottenuta mediante l'analisi di immagini telerilevate dal 1985 al 2005; queste sono state elaborate con l'impiego di innovative tecniche di interpretazione e classificazione basate su una metodologia chiamata Machine Learning; al fine di ottenere un intervallo temporale pi๠ampio si ਠreso necessario l'impiego di tecniche di modellizzazione automatica basate su algoritmi cellulari al fine di ottenere delle previsioni di transizione di copertura del suolo, che sono state ritratte in possibili scenari futuri sino al 2050. L'area del pordenonese ਠparticolarmente interessante, e curiosa al contempo, perchà© nel 2002 e nel 2006 ਠstata identificata dall'Agenzia Ambientale Europea come uno dei casi pi๠esemplificativi di sprawl urbano in Europa. Il fatto che una piccola città come Pordenone sia esemplificativa di un'espansione urbana disomogenea, o per meglio dire di sprawl, ਠalquanto singolare; infatti si ਠsoliti riferire lo sprawl urbano a estese aree metropolitane del Nord America come Los Angeles, San Diego, o addirittura a grandi città europee come Londra, Parigi o Milano. Analogamente lo studio si prefigge di osservare la transizione da un Sistema Metropolitano ad una Struttura di Rete Regionale (Dematteis 1997), usando la prospettiva ed i concetti descritti dalla Teoria della Crescita Urbana a Cicli (Dietzel et al,. 2005a). Obiettivo principale ਠquello di osservare pattern spazio-temporali associati al fenomeno di sprawl urbano. Il trend dell'espansione urbana, in termini esclusivamente geometrici, per l'area considerata, ਠstato analizzato mediante il concetto di Entropia Spaziale Generale; tale fenomeno rappresenta una variabile, per alcuni aspetti, indipendente dalla scala di osservazione, ma soprattutto sintetizza l'unica caratteristica, o quasi, universalmente condivisa riguardante lo sprawl urbano. Nello svolgimento di tale studio, si ਠfocalizzata l'attenzione anche sulle relazioni reciproche fra tempo e spazio nei momenti di sprawl (Batty 2002). Capire, e, o essere in grado di prevedere, come avvengono le modificazioni del tessuto urbano a livello spaziale nel tempo ਠdi cruciale importanza per tutti coloro i quali si interessino di pianificazione territoriale ed ambientale; infatti, la conoscenza delle transizioni di uso del suolo permette di calibrare ed applicare politiche ambientali e manovre di pianificazione efficaci al fine di controllare tali cambiamenti e, poter cosଠsoddisfare bisogni specifici della popolazione o prevenire i rischi ed i costi correlati alla crescita spaziale disorganizzata ed incontrollata del tessuto urbano, ovvero allo sprawl.
Tra urban sprawl e crescita organica, analisi storica e simulazione di scenari futuri. L'area metropolitana di Pordenone come caso applicativo
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2010
Abstract
Una delle sfide pi๠critiche del cambiamento globale concerne la gestione dello sviluppo (o per meglio dire incremento in estensione) disorganizzato delle città a scapito dell'ambiente circostante, molto spesso il paesaggio agricolo ਠquello che maggiormente risente dell'espansione urbana. Il fenomeno definito con il termine anglofono Urban Sprawl benchà© molto conosciuto, rimane altresଠcontroverso, in quanto nel mondo accademico e nel panorama scientifico in generale, non vi ਠuna definizione universalmente condivisa riguardo la sua eziologia, nà© riguardo cause ed effetti correlati a tale fenomeno. Principale obiettivo di questa ricerca ਠdi trovare una metodologia che possa, se non esaustivamente, almeno in parte, osservare efficacemente ed esemplificare il trend evolutivo di tale fenomeno nel tempo, al fine quasi di identificare una sorta di †œfirma diacronica dello sprawl†�, a tal proposito la ricerca si ਠfocalizzata su un caso di studio particolare, ovvero ਠstata esaminata l'area metropolitana della provincia di Pordenone, la quale si trova al confine tra Friuli - Venezia Giulia e Veneto. La base di dati utilizzata ਠstata ottenuta mediante l'analisi di immagini telerilevate dal 1985 al 2005; queste sono state elaborate con l'impiego di innovative tecniche di interpretazione e classificazione basate su una metodologia chiamata Machine Learning; al fine di ottenere un intervallo temporale pi๠ampio si ਠreso necessario l'impiego di tecniche di modellizzazione automatica basate su algoritmi cellulari al fine di ottenere delle previsioni di transizione di copertura del suolo, che sono state ritratte in possibili scenari futuri sino al 2050. L'area del pordenonese ਠparticolarmente interessante, e curiosa al contempo, perchà© nel 2002 e nel 2006 ਠstata identificata dall'Agenzia Ambientale Europea come uno dei casi pi๠esemplificativi di sprawl urbano in Europa. Il fatto che una piccola città come Pordenone sia esemplificativa di un'espansione urbana disomogenea, o per meglio dire di sprawl, ਠalquanto singolare; infatti si ਠsoliti riferire lo sprawl urbano a estese aree metropolitane del Nord America come Los Angeles, San Diego, o addirittura a grandi città europee come Londra, Parigi o Milano. Analogamente lo studio si prefigge di osservare la transizione da un Sistema Metropolitano ad una Struttura di Rete Regionale (Dematteis 1997), usando la prospettiva ed i concetti descritti dalla Teoria della Crescita Urbana a Cicli (Dietzel et al,. 2005a). Obiettivo principale ਠquello di osservare pattern spazio-temporali associati al fenomeno di sprawl urbano. Il trend dell'espansione urbana, in termini esclusivamente geometrici, per l'area considerata, ਠstato analizzato mediante il concetto di Entropia Spaziale Generale; tale fenomeno rappresenta una variabile, per alcuni aspetti, indipendente dalla scala di osservazione, ma soprattutto sintetizza l'unica caratteristica, o quasi, universalmente condivisa riguardante lo sprawl urbano. Nello svolgimento di tale studio, si ਠfocalizzata l'attenzione anche sulle relazioni reciproche fra tempo e spazio nei momenti di sprawl (Batty 2002). Capire, e, o essere in grado di prevedere, come avvengono le modificazioni del tessuto urbano a livello spaziale nel tempo ਠdi cruciale importanza per tutti coloro i quali si interessino di pianificazione territoriale ed ambientale; infatti, la conoscenza delle transizioni di uso del suolo permette di calibrare ed applicare politiche ambientali e manovre di pianificazione efficaci al fine di controllare tali cambiamenti e, poter cosଠsoddisfare bisogni specifici della popolazione o prevenire i rischi ed i costi correlati alla crescita spaziale disorganizzata ed incontrollata del tessuto urbano, ovvero allo sprawl.I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14242/272297
URN:NBN:IT:UNITS-272297