Nel presente lavoro, accanto al concetto di confine, ਠstata presa in considerazione la regionalizzazione, con tutte le sue molteplici varianti quale elemento chiave per capire l'evoluzione della cooperazione transfrontaliera europea. Oltre cià², vista la specificità  del territorio preso in esame, quello lungo il confine italo-sloveno, il binomio turismo-minoranze viene affrontato quale fattore che puಠipoteticamente sviluppare l'integrazione europea attraverso la cooperazione transfrontaliera da una parte, dall'altra invece determinare un nuovo potenziale dell'offerta turistica dell'area in questione. Nel presente studio si affronta l'ipotesi dell'eventuale ruolo o fattore d'attrazione che le due comunità  nazionali o minoranze (questi due termini hanno lo stesso significato) possono avere nel settore turistico. Si tratta quindi di comprendere se le comunità  nazionali presenti nel territorio confinario italo-sloveno, nella programmazione europea in ambito turistico, possono influire sull'offerta turistica della destinazione. Il materiale utilizzato nel presente lavoro ਠrappresentato dalla viva presenza delle minoranze sul territorio e dall'elevato numero di progetti europei di carattere transfrontaliero. Si tratta di un territorio variegato che permette al turista di trovare un'ampia offerta turistica sia di tipo ludico-sportiva, sia culturale. Nella prima parte della presente tesi di dottorato viene presentata un'analisi dei concetti chiave relativi al confine, alla cooperazione transfrontaliera e alla regione. Nel primo capitolo vengono affrontati temi di carattere generale riguardanti: la teoria e le definizioni del confine, la situazione confinaria in Istria e l'analisi di alcune tipologie del confine. Il secondo capitolo ਠdedicato alle tematiche relative alla cooperazione transfrontaliera europea, agli strumenti legislativi fondamentali per lo sviluppo di progetti europei e alle prerogative necessarie per la realizzazione di progettualità  di tipo transfrontaliero. Il terzo capitolo ਠdedicato all'evoluzione del concetto di regione ossia all'analisi del ruolo dell'autorità  locale, con particolare riferimento alla cooperazione transfrontaliera, allo sviluppo dei processi di integrazione europea attraverso la cooperazione transfrontaliera-l'Euroregione, alla legislazione europea in merito al regionalismo e agli organismi europei preposti alla tutela dell'autorità  locale/regionale. La seconda parte della tesi analizza il concetto di confine quale polo di attrazione del turismo, la legislazione europea relativa al turismo e i progetti realizzati in ambito turistico dalle due minoranze presenti sul territorio (slovena nel Friuli Venezia Giulia e italiana in Istria slovena). Nel quarto capitolo vengono presentati esempi in cui il confine ha due ruoli nell'economia del turismo: confine quale polo di attrazione e confine quale ostacolo per lo sviluppo dell'attività  turistica. Il quinto capitolo, †œIl turismo in Europa†�, presenta una serie di leggi a livello europeo, relativi all'ambito turistico, nonchà© il ruolo che le minoranze e il turismo ricoprono nel periodo di programmazione italo-slovena 2007-2013. Il capitolo successivo, invece, entra nel merito dell'argomento centrale del presente lavoro, avvicinandosi all'area geografica di riferimento: la fascia confinaria italo-slovena. Nel sesto capitolo, infatti, vengono presi in esame alcuni progetti in ambito turistico realizzati dalle due minoranze, presentando il ruolo delle minoranze svolto sin d'ora nell'offerta turistica del luogo. La terza ed ultima parte riguarda il lavoro svolto sul campo. Nel settimo capitolo vengono presentati i soggetti intervistati ai fini dell'analisi delle ipotesi sostenute nella fase introduttiva. Nell'ultima parte di questo capitolo, infine, viene fatta una verifica delle ipotesi e viene presentato un quadro delle interviste svolte, nonchà© alcune buone prassi riguardanti il ruolo attivo della minoranza nell'offerta turistica. Nella conclusione, infine, partendo dalle ipotesi di base della ricerca, si definiscono gli eventuali ruoli che le minoranze possono avere nei processi di integrazione europea e nello sviluppo del turismo nell'area confinaria italo- slovena. L'ipotesi di fondo, relativa alla verifica della possibilità  di arricchire l'offerta turistica nell'area confinaria italo-slovena, con la presenza della peculiarità  linguistica, culturale, identitaria, ecc., dettata dalle minoranze slovena in Italia e italiana in Slovenia, ਠstata confermata sotto due aspetti: 1. attraverso l'analisi dei progetti di cooperazione transfrontaliera attuati dalle due comunità ; 2. attraverso la ricerca sul campo (con le interviste) che ha in gran parte confermato l'ipotesi. Le minoranze, quanto ipotizzato, offrono al turismo una novità , uno stimolo alla visita del territorio. I prodotti e i risultati ottenuti dai progetti europei presi in esame, hanno dimostrato il grande potenziale rappresentato dalle minoranze, offrendo numerosi spunti per lo sviluppo dell'offerta turistica dell'intera area transfrontaliera, soprattutto in vista dell'istituzione della futura Euroregione Alto Adriatica. Attualmente, non esiste a livello di marketing turistico del territorio confinario una struttura, un piano di sviluppo o un programma di strategia turistica, che consideri le minoranze quali potenziale fattore di attrazione. Pertanto, sviluppare una specificità  territoriale, creare innovazione turistica e incentrare l'attenzione del nostro marketing su di una politica congiunta, sono le chiavi per un futuro sviluppo del turismo nell'area lungo il confine italo-sloveno. Ciಠche proponiamo, invece, con la presente tesi, ਠdi dimostrare che tali specificità  diventino fattore di attrazione turistica, se non ugualmente ai caratteri generali (casinà², spiagge, ecc.), ma almeno parzialmente. La presente tesi di dottorato pertanto si propone di diventare uno strumento utile per nuove idee relative alla progettazione europea transfrontaliera ma soprattutto per appurare e definire il ruolo delle minoranze nel settore turistico. Il turismo, infatti, risulta essere il settore che nel migliore dei modi riesce a sfruttare le potenzialità  del territorio, secondo la logica della sostenibilità  ambientale, offrendo al contempo opportunità  di scambio e conoscenze tra diverse culture sul territorio transfrontaliero.

La cooperazione transfrontaliera italo-slovena: minoranze e turismo. Analisi e possibili scenari futuri

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2009

Abstract

Nel presente lavoro, accanto al concetto di confine, ਠstata presa in considerazione la regionalizzazione, con tutte le sue molteplici varianti quale elemento chiave per capire l'evoluzione della cooperazione transfrontaliera europea. Oltre cià², vista la specificità  del territorio preso in esame, quello lungo il confine italo-sloveno, il binomio turismo-minoranze viene affrontato quale fattore che puಠipoteticamente sviluppare l'integrazione europea attraverso la cooperazione transfrontaliera da una parte, dall'altra invece determinare un nuovo potenziale dell'offerta turistica dell'area in questione. Nel presente studio si affronta l'ipotesi dell'eventuale ruolo o fattore d'attrazione che le due comunità  nazionali o minoranze (questi due termini hanno lo stesso significato) possono avere nel settore turistico. Si tratta quindi di comprendere se le comunità  nazionali presenti nel territorio confinario italo-sloveno, nella programmazione europea in ambito turistico, possono influire sull'offerta turistica della destinazione. Il materiale utilizzato nel presente lavoro ਠrappresentato dalla viva presenza delle minoranze sul territorio e dall'elevato numero di progetti europei di carattere transfrontaliero. Si tratta di un territorio variegato che permette al turista di trovare un'ampia offerta turistica sia di tipo ludico-sportiva, sia culturale. Nella prima parte della presente tesi di dottorato viene presentata un'analisi dei concetti chiave relativi al confine, alla cooperazione transfrontaliera e alla regione. Nel primo capitolo vengono affrontati temi di carattere generale riguardanti: la teoria e le definizioni del confine, la situazione confinaria in Istria e l'analisi di alcune tipologie del confine. Il secondo capitolo ਠdedicato alle tematiche relative alla cooperazione transfrontaliera europea, agli strumenti legislativi fondamentali per lo sviluppo di progetti europei e alle prerogative necessarie per la realizzazione di progettualità  di tipo transfrontaliero. Il terzo capitolo ਠdedicato all'evoluzione del concetto di regione ossia all'analisi del ruolo dell'autorità  locale, con particolare riferimento alla cooperazione transfrontaliera, allo sviluppo dei processi di integrazione europea attraverso la cooperazione transfrontaliera-l'Euroregione, alla legislazione europea in merito al regionalismo e agli organismi europei preposti alla tutela dell'autorità  locale/regionale. La seconda parte della tesi analizza il concetto di confine quale polo di attrazione del turismo, la legislazione europea relativa al turismo e i progetti realizzati in ambito turistico dalle due minoranze presenti sul territorio (slovena nel Friuli Venezia Giulia e italiana in Istria slovena). Nel quarto capitolo vengono presentati esempi in cui il confine ha due ruoli nell'economia del turismo: confine quale polo di attrazione e confine quale ostacolo per lo sviluppo dell'attività  turistica. Il quinto capitolo, †œIl turismo in Europa†�, presenta una serie di leggi a livello europeo, relativi all'ambito turistico, nonchà© il ruolo che le minoranze e il turismo ricoprono nel periodo di programmazione italo-slovena 2007-2013. Il capitolo successivo, invece, entra nel merito dell'argomento centrale del presente lavoro, avvicinandosi all'area geografica di riferimento: la fascia confinaria italo-slovena. Nel sesto capitolo, infatti, vengono presi in esame alcuni progetti in ambito turistico realizzati dalle due minoranze, presentando il ruolo delle minoranze svolto sin d'ora nell'offerta turistica del luogo. La terza ed ultima parte riguarda il lavoro svolto sul campo. Nel settimo capitolo vengono presentati i soggetti intervistati ai fini dell'analisi delle ipotesi sostenute nella fase introduttiva. Nell'ultima parte di questo capitolo, infine, viene fatta una verifica delle ipotesi e viene presentato un quadro delle interviste svolte, nonchà© alcune buone prassi riguardanti il ruolo attivo della minoranza nell'offerta turistica. Nella conclusione, infine, partendo dalle ipotesi di base della ricerca, si definiscono gli eventuali ruoli che le minoranze possono avere nei processi di integrazione europea e nello sviluppo del turismo nell'area confinaria italo- slovena. L'ipotesi di fondo, relativa alla verifica della possibilità  di arricchire l'offerta turistica nell'area confinaria italo-slovena, con la presenza della peculiarità  linguistica, culturale, identitaria, ecc., dettata dalle minoranze slovena in Italia e italiana in Slovenia, ਠstata confermata sotto due aspetti: 1. attraverso l'analisi dei progetti di cooperazione transfrontaliera attuati dalle due comunità ; 2. attraverso la ricerca sul campo (con le interviste) che ha in gran parte confermato l'ipotesi. Le minoranze, quanto ipotizzato, offrono al turismo una novità , uno stimolo alla visita del territorio. I prodotti e i risultati ottenuti dai progetti europei presi in esame, hanno dimostrato il grande potenziale rappresentato dalle minoranze, offrendo numerosi spunti per lo sviluppo dell'offerta turistica dell'intera area transfrontaliera, soprattutto in vista dell'istituzione della futura Euroregione Alto Adriatica. Attualmente, non esiste a livello di marketing turistico del territorio confinario una struttura, un piano di sviluppo o un programma di strategia turistica, che consideri le minoranze quali potenziale fattore di attrazione. Pertanto, sviluppare una specificità  territoriale, creare innovazione turistica e incentrare l'attenzione del nostro marketing su di una politica congiunta, sono le chiavi per un futuro sviluppo del turismo nell'area lungo il confine italo-sloveno. Ciಠche proponiamo, invece, con la presente tesi, ਠdi dimostrare che tali specificità  diventino fattore di attrazione turistica, se non ugualmente ai caratteri generali (casinà², spiagge, ecc.), ma almeno parzialmente. La presente tesi di dottorato pertanto si propone di diventare uno strumento utile per nuove idee relative alla progettazione europea transfrontaliera ma soprattutto per appurare e definire il ruolo delle minoranze nel settore turistico. Il turismo, infatti, risulta essere il settore che nel migliore dei modi riesce a sfruttare le potenzialità  del territorio, secondo la logica della sostenibilità  ambientale, offrendo al contempo opportunità  di scambio e conoscenze tra diverse culture sul territorio transfrontaliero.
2009
it
cooperazione transfrontaliera italo-slovena
minoranze e turismo
TRANSBORDER POLICIES FOR DAILY LIFE - POLITICHE TRANFRONTALIERE VITA QUOTIDIANA
Università degli Studi di Trieste
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/272355
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNITS-272355