In questo senso i diritti ed i doveri del cittadino nei confronti della comunità  vanno ri-considerati anche in relazione al fatto che la base della vita della società  à¨ costituita dalle interazioni e dal loro carattere di reciprocità  (Simmel 1906/2001). àˆ necessario allora pensare a degli strumenti che possano favorire processi di autonomia. Dopo una breve storia della misura del reddito di cittadinanza, si ਠmesso in evidenza come la stessa abbia assunto denominazioni diverse, denominazioni che presentano aspetti di trasversalità  e di specificità . In particolare l'attributo che viene affiancato al termine reddito (di base, di inserimento, di cittadinanza, ecc.) connota la misura ed esprime le finalità  della stessa. Si ਠproposta una lettura della misura secondo un'ottica individualista ed una relazionale, utilizzando come strumento di analisi il modello proposto da Parsons e rielaborato da Donati (1991, 1999, 2006). Si à¨, inoltre, descritta una sintetica panoramica dell'esperienza europea e si à¨, quindi, analizzata, nei suoi punti salienti, la sperimentazione avvenuta in Italia alla fine degli anni '90, nonchà© l'attuale esperienza realizzata nelle regioni Campania, Basilicata e Friuli Venezia Giulia. Particolare riferimento ਠstato fatto a quest'ultima esperienza ed anche di tale esperienza si ਠproposta una lettura secondo il paradigma relazionale. La riflessione si interroga criticamente circa l'effettiva rispondenza degli obiettivi che la misura persegue: innescare processi di empowerment e promuove

Percorsi di povertà  e processi di empowerment. Il reddito di cittadinanza come strumento di politica sociale attiva

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2008

Abstract

In questo senso i diritti ed i doveri del cittadino nei confronti della comunità  vanno ri-considerati anche in relazione al fatto che la base della vita della società  à¨ costituita dalle interazioni e dal loro carattere di reciprocità  (Simmel 1906/2001). àˆ necessario allora pensare a degli strumenti che possano favorire processi di autonomia. Dopo una breve storia della misura del reddito di cittadinanza, si ਠmesso in evidenza come la stessa abbia assunto denominazioni diverse, denominazioni che presentano aspetti di trasversalità  e di specificità . In particolare l'attributo che viene affiancato al termine reddito (di base, di inserimento, di cittadinanza, ecc.) connota la misura ed esprime le finalità  della stessa. Si ਠproposta una lettura della misura secondo un'ottica individualista ed una relazionale, utilizzando come strumento di analisi il modello proposto da Parsons e rielaborato da Donati (1991, 1999, 2006). Si à¨, inoltre, descritta una sintetica panoramica dell'esperienza europea e si à¨, quindi, analizzata, nei suoi punti salienti, la sperimentazione avvenuta in Italia alla fine degli anni '90, nonchà© l'attuale esperienza realizzata nelle regioni Campania, Basilicata e Friuli Venezia Giulia. Particolare riferimento ਠstato fatto a quest'ultima esperienza ed anche di tale esperienza si ਠproposta una lettura secondo il paradigma relazionale. La riflessione si interroga criticamente circa l'effettiva rispondenza degli obiettivi che la misura persegue: innescare processi di empowerment e promuove
2008
it
empowerment
povertà 
reddito di cittadinanza
SOCIOL.,SERV.SOCIALE E SC.FORM.
Università degli Studi di Trieste
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/272521
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNITS-272521