L'obiettivo di fondo del presente lavoro ਠquello verificare se l'impresa familiare, come struttura proprietaria e di governance, possa costituire una determinante della performance aziendale e, in particolare, della valutazione che il mercato le attribuisce, definita attraverso il market-to-book ratio. L'ipotesi di fondo dalla quale origina lo studio prende le mosse dal complesso di caratteristiche †œuniche†� che questa forma di governance possiede. Caratteristiche, tanto positive quanto negative, delle quali si vuole analizzare l'eventuale impatto che esse possono avere sulla percezione che il mercato ha dell'impresa. L'indagine ਠcondotta su un campione di 119 imprese italiane quotate non finanziarie, analizzate dal 2000 al 2004, per un totale di 595 osservazioni. Il carattere familiare dell'impresa viene osservato sia sotto il profilo della proprietà  che dal punto di vista del coinvolgimento dei familiari nella gestione, attraverso differenti variabili dummy. Oltre alle variabili che identificano l'impresa familiare vengono impiegate diverse variabili di controllo: performance contabile, rischio dell'impresa, età  e dimensione dell'impresa, proxy della struttura finanziaria, variabili proxy della potenziale presenza di problematiche di agenzia tra azionisti di maggioranza e minoranza. I risultati mostrano l'esistenza di un legame negativo e significativo tra impresa familiare e performance di mercato, che appare determinato, prevalentemente, dalle imprese familiari che hanno un CEO familiare, le quali mostrano le performance peggiori. L'evidenza, comunque, non appare molto robusta: l'uso di metodi econometrici alternativi confermano la debolezza dell'evidenza.

L'impresa familiare :modello di governance vincente? Una verifica empirica sulle imprese italiane quotate.

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2008

Abstract

L'obiettivo di fondo del presente lavoro ਠquello verificare se l'impresa familiare, come struttura proprietaria e di governance, possa costituire una determinante della performance aziendale e, in particolare, della valutazione che il mercato le attribuisce, definita attraverso il market-to-book ratio. L'ipotesi di fondo dalla quale origina lo studio prende le mosse dal complesso di caratteristiche †œuniche†� che questa forma di governance possiede. Caratteristiche, tanto positive quanto negative, delle quali si vuole analizzare l'eventuale impatto che esse possono avere sulla percezione che il mercato ha dell'impresa. L'indagine ਠcondotta su un campione di 119 imprese italiane quotate non finanziarie, analizzate dal 2000 al 2004, per un totale di 595 osservazioni. Il carattere familiare dell'impresa viene osservato sia sotto il profilo della proprietà  che dal punto di vista del coinvolgimento dei familiari nella gestione, attraverso differenti variabili dummy. Oltre alle variabili che identificano l'impresa familiare vengono impiegate diverse variabili di controllo: performance contabile, rischio dell'impresa, età  e dimensione dell'impresa, proxy della struttura finanziaria, variabili proxy della potenziale presenza di problematiche di agenzia tra azionisti di maggioranza e minoranza. I risultati mostrano l'esistenza di un legame negativo e significativo tra impresa familiare e performance di mercato, che appare determinato, prevalentemente, dalle imprese familiari che hanno un CEO familiare, le quali mostrano le performance peggiori. L'evidenza, comunque, non appare molto robusta: l'uso di metodi econometrici alternativi confermano la debolezza dell'evidenza.
2008
it
costi di agenzia
FINANZA AZIENDALE
governance
impresa familiare
market-to-book ratio
performance
Università degli Studi di Trieste
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/272529
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNITS-272529