Data la dieta ittiofaga ed i consistenti aumenti registrati a livello europeo a partire dagli anni ottanta, il Cormorano (Phalacrocorax carbo) ਠoggetto di ricerche mirate a quantificarne l'impatto sulle attività  di acquacoltura. In Friuli Venezia Giulia queste attività  corrispondono alle valli da pesca della laguna di Grado e Marano. Il presente lavoro ha come obiettivi il monitoraggio della popolazione di Cormorano, l'analisi della dieta, lo studio delle strategie comportamentali adottate nel foraggiamento e l'analisi dell'impatto nelle valli da pesca. Il periodo di studio va dall'inverno 2004/2005 al mese di febbraio 2008. Con i monitoraggi mensili si evidenzia un aumento della popolazione svernante nella zona costiera. Dall'analisi della dieta emerge un consumo prevalente di Passere (Platichthys flesus) e di Cefali (Mugilidae). L'analisi del comportamento di foraggiamento con le videoriprese relative a 230 Cormorani evidenzia che le caratteristiche ecologiche di queste due specie ittiche ne condizionano il comportamento ed il relativo successo di predazione. La Passera, specie bentonica e poco mobile, risulta una preda di facile cattura con strategia da anticipatory breather. Inoltre la distribuzione spaziale a patch di questa specie ittica ne facilita la ricerca. I Cefali invece, presenti lungo tutta la colonna d'acqua e molto mobili, determinano una difficoltà  di cattura che si riflette in una strategia da reactive breather nella ricerca, ma passaggio ad anticipatory nella cattura. Per quanto riguarda le valli da pesca, nel presente lavoro si mette in luce che queste aree non sembrano essere favorevoli per l'attività  trofica del Cormorano, in considerazione delle caratteristiche ecologiche di Branzini (Dicentrarchus labrax) ed Orate (Sparus auratus), che risultano simili ai Cefali. Si registrano gruppi consistenti di Cormorani in foraggiamento sociale, e quindi un impatto, solo in concomitanza delle attività  di raccolta del prodotto ittico, che vengono effettuate in bacini di limitata estensione con elevate densità  di pesce. Queste attività  gestionali sembrano determinare gli eventi di foraggiamento sociale.

Interazioni tra avifauna ittiofaga e attività  produttive nella laguna di Grado e Marano.

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2008

Abstract

Data la dieta ittiofaga ed i consistenti aumenti registrati a livello europeo a partire dagli anni ottanta, il Cormorano (Phalacrocorax carbo) ਠoggetto di ricerche mirate a quantificarne l'impatto sulle attività  di acquacoltura. In Friuli Venezia Giulia queste attività  corrispondono alle valli da pesca della laguna di Grado e Marano. Il presente lavoro ha come obiettivi il monitoraggio della popolazione di Cormorano, l'analisi della dieta, lo studio delle strategie comportamentali adottate nel foraggiamento e l'analisi dell'impatto nelle valli da pesca. Il periodo di studio va dall'inverno 2004/2005 al mese di febbraio 2008. Con i monitoraggi mensili si evidenzia un aumento della popolazione svernante nella zona costiera. Dall'analisi della dieta emerge un consumo prevalente di Passere (Platichthys flesus) e di Cefali (Mugilidae). L'analisi del comportamento di foraggiamento con le videoriprese relative a 230 Cormorani evidenzia che le caratteristiche ecologiche di queste due specie ittiche ne condizionano il comportamento ed il relativo successo di predazione. La Passera, specie bentonica e poco mobile, risulta una preda di facile cattura con strategia da anticipatory breather. Inoltre la distribuzione spaziale a patch di questa specie ittica ne facilita la ricerca. I Cefali invece, presenti lungo tutta la colonna d'acqua e molto mobili, determinano una difficoltà  di cattura che si riflette in una strategia da reactive breather nella ricerca, ma passaggio ad anticipatory nella cattura. Per quanto riguarda le valli da pesca, nel presente lavoro si mette in luce che queste aree non sembrano essere favorevoli per l'attività  trofica del Cormorano, in considerazione delle caratteristiche ecologiche di Branzini (Dicentrarchus labrax) ed Orate (Sparus auratus), che risultano simili ai Cefali. Si registrano gruppi consistenti di Cormorani in foraggiamento sociale, e quindi un impatto, solo in concomitanza delle attività  di raccolta del prodotto ittico, che vengono effettuate in bacini di limitata estensione con elevate densità  di pesce. Queste attività  gestionali sembrano determinare gli eventi di foraggiamento sociale.
2008
it
Comportamento di foraggiamento del Cormorano
METODOL.BIOMONITOR.ALTERAZIONE AMBIENTALE
Università degli Studi di Trieste
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/272592
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