Il presente studio, svolto nellࢠambito del Dottorato di Ricerca in Progettazione Architettonica e Urbana, àƒ¨ finalizzato ad indagare gli spazi della sperimentazione nella cittàƒÂ  e nel territorio contemporanei attraverso un approccio multidisciplinare, a diversi livelli e scale di approfondimento, al fine di suggerire risposte e sollecitazioni in termini progettuali. Sperimentare significa provare, tentare, sottoporre qualcosa a esperimento allo scopo di conoscerne e verificarne le caratteristiche, la funzionalitàƒÂ , le qualitàƒÂ . Nella scelta degli spazi da sottoporre a sperimentazione si àƒ¨ deciso di privilegiare esempi esistenti riconducibili ad una categoria generale, in modo da poter confrontare tra loro le soluzioni e le proposte progettuali adottate. Tali esempi sono stati distinti in due gruppi: - spazi che continuano ad assolvere alle funzioni per cui sono stati realizzati, in cui peràƒ² entra in gioco una variabile, che ne comporta una trasformazione in termini relazionali, funzionali ed architettonici; - spazi che sono stati privati della funzione originaria, per cui sono stati costruiti, ed in cui la variazione di alcuni fattori del contesto rivela, nella forma architettonica e nella speciale localizzazione, nuove potenzialitàƒÂ  e risorse. Oggetto della ricerca àƒ¨ il sistema ferroviario; ambito di studio àƒ¨ lࢠarea di Trieste, considerata punto di arrivo e di partenza, ma anche come territorio attraversato da linee ferroviarie. Dopo aver approfondito e confrontato alcune esperienze nazionali ed europee di à,«sperimentazioneà,» sul sistema ferroviario, àƒ¨ stato preso in considerazione il caso di Trieste, che rappresenta un campo di studio particolarmente interessante per la compresenza di varie situazioni. Sono infatti attuali e accese le discussioni in merito alla definizione, sul territorio della Regione Friuli Venezia Giulia, del tracciato dellࢠalta velocitàƒÂ /alta capacitàƒÂ , il cosiddetto corridoio paneuropeo V, che collegheràƒÂ  Lisbona e Kiev. Nella Stazione Centrale di Trieste, sono in corso gli interventi di rifunzionalizzazione, programmati anche per altre centotre stazioni nel territorio nazionale, dal gruppo Centostazioni S.p.A.. Sta per essere ultimato il recupero del sedime ferroviario dismesso nella Val Rosandra per la sua riconversione a itinerario ciclabile di interesse regionale; alcune tratte dismesse sono saltuariamente percorse da treni turistici, per iniziativa di associazioni di volontari; e ciclicamente si legge, sul quotidiano locale, lࢠipotesi, promossa da enti ogni volta diversi, di recuperare alcuni sedimi dismessi per realizzare una linea di metropolitana leggera. Lࢠobiettivo della ricerca àƒ¨ quello di contribuire ad un governo del territorio che sia in grado di prescindere dai confini delle competenze amministrative per progettare strategicamente, in modo agile, dinamico, attento alle mutevoli sollecitazioni esterne, ed in grado di valorizzare a pieno e durevolmente le potenzialitàƒÂ  del sistema ferroviario nel suo complesso, senza fare del commercio lࢠunico motore e regolatore dei processi di sviluppo. I binari, come le mura antiche della cittàƒÂ , rappresentano un limite, un confine. Le recenti soluzioni progettuali, che prevedono in alcuni casi lࢠinterramento dei binari ed in altri la dismissione del servizio di trasporto, restituiscono alla cittàƒÂ  nuovi spazi. Come le superfici rimaste libere in seguito alla demolizione delle mura, nellࢠOttocento, cosàƒ¬, oggi, gli spazi un tempo occupati dallࢠinfrastruttura, rappresentano una risorsa preziosa per la collettivitàƒÂ , che merita di essere progettata seriamente, e non saturata o frammentata indiscriminatamente. Nella prima parte della tesi il sistema ferroviario esistente viene scomposto negli elementi che lo costituiscono e ne vengono studiate, attraverso alcuni approfondimenti, le soluzioni progettuali. Ci si interroga, infine, se il sistema ferroviario possa essere considerato patrimonio culturale. Solamente se esso àƒ¨ inteso come à,«patrimonio dellࢠereditàƒÂ  culturale dei luoghià,» puàƒ² essere riconosciuto e condiviso il suo valore aggiunto e il suo ruolo nei processi di pianificazione e governo del territorio. Per la seconda parte dello studio sono stati necessari sopralluoghi e ricerche di archivio al fine di ricostruire la storia e la configurazione del patrimonio ferroviario di Trieste. Attraverso la forma dellࢠosservatorio territoriale del sistema ferroviario sono stati presentati gli interventi in corso a livello europeo, nazionale e regionale che interessano lࢠarea di studio. Sono state quindi prese come riferimento tre linee, considerate rappresentative, ed àƒ¨ stata indagata la loro potenzialitàƒÂ  nella trasformazione della cittàƒÂ  e del territorio. A conclusione del percorso di ricerca, viene presentata unࢠapplicazione informatica, semplificata a livello dimostrativo, come possibile strumento di sperimentazione delle caratteristiche e delle potenzialitàƒÂ  del patrimonio ferroviario triestino. Essa tiene conto dei vari livelli di intervento, dalla scala europea a quella locale e presenta le tre linee oggetto di studio. Lࢠapplicazione propone una struttura che àƒ¨ possibile in futuro ampliare ed arricchire con maggiori dettagli oltre a quelli presenti, oggi limitati alla denominazione, localizzazione, uso e proprietàƒÂ  delle linee e delle stazioni. Lo scopo àƒ¨ promuovere lࢠuso creativo delle risorse. Lࢠinfrastruttura ferroviaria viene considerata come patrimonio da immettere nel campo delle opportunitàƒÂ . A tal fine vengono individuati principalmente due tipi di interventi: la riconversione dei manufatti ferroviari e il recupero del rapporto tra il manufatto ferroviario e il contesto. Lo studio intende sensibilizzare gli enti sulle vaste potenzialitàƒÂ  dellࢠinfrastruttura ferroviaria e promuoverne la conservazione, come bene pubblico da valorizzare. Lࢠaspetto della comunicazione e della trasparenza delle informazioni, àƒ¨ ritenuto fondamentale per il coinvolgimento di possibili attori nel processo di conoscenza, partecipazione e gestione del patrimonio.

Potenzialità  dell'infrastruttura ferroviaria nella trasformazione del territorio e della città :il caso Trieste.

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2008

Abstract

Il presente studio, svolto nellࢠambito del Dottorato di Ricerca in Progettazione Architettonica e Urbana, àƒ¨ finalizzato ad indagare gli spazi della sperimentazione nella cittàƒÂ  e nel territorio contemporanei attraverso un approccio multidisciplinare, a diversi livelli e scale di approfondimento, al fine di suggerire risposte e sollecitazioni in termini progettuali. Sperimentare significa provare, tentare, sottoporre qualcosa a esperimento allo scopo di conoscerne e verificarne le caratteristiche, la funzionalitàƒÂ , le qualitàƒÂ . Nella scelta degli spazi da sottoporre a sperimentazione si àƒ¨ deciso di privilegiare esempi esistenti riconducibili ad una categoria generale, in modo da poter confrontare tra loro le soluzioni e le proposte progettuali adottate. Tali esempi sono stati distinti in due gruppi: - spazi che continuano ad assolvere alle funzioni per cui sono stati realizzati, in cui peràƒ² entra in gioco una variabile, che ne comporta una trasformazione in termini relazionali, funzionali ed architettonici; - spazi che sono stati privati della funzione originaria, per cui sono stati costruiti, ed in cui la variazione di alcuni fattori del contesto rivela, nella forma architettonica e nella speciale localizzazione, nuove potenzialitàƒÂ  e risorse. Oggetto della ricerca àƒ¨ il sistema ferroviario; ambito di studio àƒ¨ lࢠarea di Trieste, considerata punto di arrivo e di partenza, ma anche come territorio attraversato da linee ferroviarie. Dopo aver approfondito e confrontato alcune esperienze nazionali ed europee di à,«sperimentazioneà,» sul sistema ferroviario, àƒ¨ stato preso in considerazione il caso di Trieste, che rappresenta un campo di studio particolarmente interessante per la compresenza di varie situazioni. Sono infatti attuali e accese le discussioni in merito alla definizione, sul territorio della Regione Friuli Venezia Giulia, del tracciato dellࢠalta velocitàƒÂ /alta capacitàƒÂ , il cosiddetto corridoio paneuropeo V, che collegheràƒÂ  Lisbona e Kiev. Nella Stazione Centrale di Trieste, sono in corso gli interventi di rifunzionalizzazione, programmati anche per altre centotre stazioni nel territorio nazionale, dal gruppo Centostazioni S.p.A.. Sta per essere ultimato il recupero del sedime ferroviario dismesso nella Val Rosandra per la sua riconversione a itinerario ciclabile di interesse regionale; alcune tratte dismesse sono saltuariamente percorse da treni turistici, per iniziativa di associazioni di volontari; e ciclicamente si legge, sul quotidiano locale, lࢠipotesi, promossa da enti ogni volta diversi, di recuperare alcuni sedimi dismessi per realizzare una linea di metropolitana leggera. Lࢠobiettivo della ricerca àƒ¨ quello di contribuire ad un governo del territorio che sia in grado di prescindere dai confini delle competenze amministrative per progettare strategicamente, in modo agile, dinamico, attento alle mutevoli sollecitazioni esterne, ed in grado di valorizzare a pieno e durevolmente le potenzialitàƒÂ  del sistema ferroviario nel suo complesso, senza fare del commercio lࢠunico motore e regolatore dei processi di sviluppo. I binari, come le mura antiche della cittàƒÂ , rappresentano un limite, un confine. Le recenti soluzioni progettuali, che prevedono in alcuni casi lࢠinterramento dei binari ed in altri la dismissione del servizio di trasporto, restituiscono alla cittàƒÂ  nuovi spazi. Come le superfici rimaste libere in seguito alla demolizione delle mura, nellࢠOttocento, cosàƒ¬, oggi, gli spazi un tempo occupati dallࢠinfrastruttura, rappresentano una risorsa preziosa per la collettivitàƒÂ , che merita di essere progettata seriamente, e non saturata o frammentata indiscriminatamente. Nella prima parte della tesi il sistema ferroviario esistente viene scomposto negli elementi che lo costituiscono e ne vengono studiate, attraverso alcuni approfondimenti, le soluzioni progettuali. Ci si interroga, infine, se il sistema ferroviario possa essere considerato patrimonio culturale. Solamente se esso àƒ¨ inteso come à,«patrimonio dellࢠereditàƒÂ  culturale dei luoghià,» puàƒ² essere riconosciuto e condiviso il suo valore aggiunto e il suo ruolo nei processi di pianificazione e governo del territorio. Per la seconda parte dello studio sono stati necessari sopralluoghi e ricerche di archivio al fine di ricostruire la storia e la configurazione del patrimonio ferroviario di Trieste. Attraverso la forma dellࢠosservatorio territoriale del sistema ferroviario sono stati presentati gli interventi in corso a livello europeo, nazionale e regionale che interessano lࢠarea di studio. Sono state quindi prese come riferimento tre linee, considerate rappresentative, ed àƒ¨ stata indagata la loro potenzialitàƒÂ  nella trasformazione della cittàƒÂ  e del territorio. A conclusione del percorso di ricerca, viene presentata unࢠapplicazione informatica, semplificata a livello dimostrativo, come possibile strumento di sperimentazione delle caratteristiche e delle potenzialitàƒÂ  del patrimonio ferroviario triestino. Essa tiene conto dei vari livelli di intervento, dalla scala europea a quella locale e presenta le tre linee oggetto di studio. Lࢠapplicazione propone una struttura che àƒ¨ possibile in futuro ampliare ed arricchire con maggiori dettagli oltre a quelli presenti, oggi limitati alla denominazione, localizzazione, uso e proprietàƒÂ  delle linee e delle stazioni. Lo scopo àƒ¨ promuovere lࢠuso creativo delle risorse. Lࢠinfrastruttura ferroviaria viene considerata come patrimonio da immettere nel campo delle opportunitàƒÂ . A tal fine vengono individuati principalmente due tipi di interventi: la riconversione dei manufatti ferroviari e il recupero del rapporto tra il manufatto ferroviario e il contesto. Lo studio intende sensibilizzare gli enti sulle vaste potenzialitàƒÂ  dellࢠinfrastruttura ferroviaria e promuoverne la conservazione, come bene pubblico da valorizzare. Lࢠaspetto della comunicazione e della trasparenza delle informazioni, àƒ¨ ritenuto fondamentale per il coinvolgimento di possibili attori nel processo di conoscenza, partecipazione e gestione del patrimonio.
2008
it
euroregione
infrastruttura ferroviaria
linee ferroviarie
PROGETT. ARCHITETT. E URBANA.
stazioni ferroviarie
trieste
Università degli Studi di Trieste
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/272602
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNITS-272602