Per tali ragioni, nel dicembre 2008 ਠstata adottata la Direttiva 2008/114/CE da parte del Consiglio dell'Unione europea relativa †œall'individuazione e alla designazione delle infrastrutture critiche europee e alla valutazione della necessità  di migliorarne la protezione†�, finalizzata alla predisposizione di una disciplina quadro in materia di infrastrutture critiche europee. Lo scopo di tale intervento legislativo concerne l'individuazione delle infrastrutture critiche con una dimensione europea (ICE). L'individuazione delle ICE potrà  avvenire soltanto mediante una procedura comune volta alla valutazione della necessità  di migliorarne la protezione. Ciಠche preoccupa maggiormente le Istituzioni comunitarie ਠil fenomeno che viene definito ridondanza dei sistemi infrastrutturali. Tale fenomeno comporta che un guasto (di natura accidentale o dolosa) in un'infrastruttura possa facilmente propagarsi, con un effetto domino, ad altre infrastrutture amplificando i suoi effetti e provocando disfunzioni e malfunzionamenti anche ad utenti remoti, sia dal punto di vista geografico che funzionale, rispetto al punto ove si ਠverificato il guasto iniziale. Questo anche in considerazione del fatto che, soprattutto in seguito alla diffusione delle nuove tecnologie, le infrastrutture hanno sviluppato una crescente interdipendenza per cui azioni svolte in un settore possono avere immediate ripercussioni su altri settori anche non correlati ai primi. Nel settore dell'energia, l'interconnessione delle reti, in realtà , consente di diminuire i fenomeni di dipendenza da fornitori unici e, dunque, garantisce l'alternatività  degli approvvigionamenti con enormi vantaggi in termini di sicurezza, qualità  ed economicità  del servizio. Per tali ragioni l'Unione europea ha predisposto, nell'ambito della sua politica volta allo sviluppo dell

Infrastrutture critiche: prospettive nazionali ed europee per la creazione di uno spazio di libertà , di sicurezza e di giustizia

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2009

Abstract

Per tali ragioni, nel dicembre 2008 ਠstata adottata la Direttiva 2008/114/CE da parte del Consiglio dell'Unione europea relativa †œall'individuazione e alla designazione delle infrastrutture critiche europee e alla valutazione della necessità  di migliorarne la protezione†�, finalizzata alla predisposizione di una disciplina quadro in materia di infrastrutture critiche europee. Lo scopo di tale intervento legislativo concerne l'individuazione delle infrastrutture critiche con una dimensione europea (ICE). L'individuazione delle ICE potrà  avvenire soltanto mediante una procedura comune volta alla valutazione della necessità  di migliorarne la protezione. Ciಠche preoccupa maggiormente le Istituzioni comunitarie ਠil fenomeno che viene definito ridondanza dei sistemi infrastrutturali. Tale fenomeno comporta che un guasto (di natura accidentale o dolosa) in un'infrastruttura possa facilmente propagarsi, con un effetto domino, ad altre infrastrutture amplificando i suoi effetti e provocando disfunzioni e malfunzionamenti anche ad utenti remoti, sia dal punto di vista geografico che funzionale, rispetto al punto ove si ਠverificato il guasto iniziale. Questo anche in considerazione del fatto che, soprattutto in seguito alla diffusione delle nuove tecnologie, le infrastrutture hanno sviluppato una crescente interdipendenza per cui azioni svolte in un settore possono avere immediate ripercussioni su altri settori anche non correlati ai primi. Nel settore dell'energia, l'interconnessione delle reti, in realtà , consente di diminuire i fenomeni di dipendenza da fornitori unici e, dunque, garantisce l'alternatività  degli approvvigionamenti con enormi vantaggi in termini di sicurezza, qualità  ed economicità  del servizio. Per tali ragioni l'Unione europea ha predisposto, nell'ambito della sua politica volta allo sviluppo dell
2009
it
GEOPOLITICA,GEOSTRATEGIA E GEOECONOMIA
infrastrutture critiche europee - spazio di libertà  giustizia sicurezza
politiche di sicurezza europea
reti transeuropee TEN politica estera di sicurezza comune
Università degli Studi di Trieste
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/272691
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNITS-272691