Questa tesi mette in rilievo, con particolare attenzione, l'attività  dell' †œIstituto per il Promovimento delle Industrie in Gorizia†� sotto l'Impero Austro-Ungarico, dal 1902 al 1914. Lo scopo della ricerca ਠchiarire le caratteristiche della società  multiculturale goriziana in un periodo di gravi sconvolgimenti nazionali per quanto riguarda l'attività  economica promossa e protetta dall'Impero. Nella tesi si osserva attentamente la funzione dell' Istituto che nacque nel 1902, su iniziativa della Camera di Commercio e d'Industria di Gorizia, al fine di sostenere le piccole imprese locali promovendo, secondo la legge austriaca del 9 aprile 1873, la costituzione di cooperative di consumo e consorzi per l'acquisto di materie prime, di produzione e vendita. Fu un ente sociale autonomo, retto con sussidi finanziari del Ministero del commercio, della Dieta provinciale in cui esisteva una maggioranza italiana, della Camera di Commercio e dei Comuni della provincia. Tale ente godette, inoltre, di alcuni finanziamenti da istituti di credito locali. Amministrato da un Curatorio (das Kuratorium des Gewerbefoerderungsinstitutes Geweerbefà¶rderungsdienst des k.k. Handels) costituitosi nel 1903, cui partecipavano tutti gli enti sostenitori mediante propri delegati; presieduto inizialmente da Ernesto Holzer, poi da Roberto Penso, l'Istituto si sviluppಠfino a comprendere diversi uffici e servizi: ufficio della mediazione del lavoro, la biblioteca aperta alla consultazione pubblica, la Scuola speciale di perfezionamento per pittori decoratori ed arti affini, oltre ad una serie diversificata di corsi di formazione professionale in tutta la provincia. Tra le iniziative va annoverata quella di promozione degli artigianati domestici, già  esistenti, tra cui quella del ricamo del merletto. Vennero, inoltre, organizzate numerose esposizioni e mostre delle opere dei frequentatori dei corsi professionali. Il materiale raccolto ਠcomposto da libri scientifici pubblicati e da documenti conservati in archivi pubblici. Questi ultimi si trovano classificati principalmente nell'inventario E.N.A.P.I. (l'Ente Nazionale per l'Artigianato e le Piccole Industrie), numerosi nell'Archivio di Stato di Gorizia. Non esiste nessuna pubblicazione che esamina complessivamente le serie dei documenti E.N.A.P.I. e, pertanto, il candidato ha svolto la ricerca con particolare attenzione a questi documenti cartacei degli archivi. Le carte, ben conservate, si presentano scritte in lingua italiana, slovena e tedesca. E' stata seguita la traccia del sommario originale, mantenendo l'ordinamento creato dall'Ente. Nella parte integrativa, versata in un secondo momento rispetto alla prima, si ਠcercato di ricreare un sommario virtuale, ricalcando l'ordinamento iniziale; ਠpiuttosto evidente dalla tipologia delle carte, che negli anni '60 fosse stato creato un nuovo sommario dall'Ente stesso, ma non ਠstato possibile reperirlo. Dopo gli archivi aggregati, l'inventario continua con le carte dell'Istituto Nazionale Fascista, (INFAPLI), sorto nel 1938, e il cui materiale ਠgiunto incompleto. Per cogliere i valori ed i significati della storia dell'istruzione professionale e la fondazione e le attività  dell'Istituto per il Promovimento delle Industrie in Gorizia, ਠindispensabile capire bene la situazione socio-economica della Contea tra il 1850 ed il 1914. Nel Capitolo 1, quindi, si esplica l'economia austriaca tra il 1850 ed il 1873 e la fondazione delle Camere di Commercio e d'Industria sotto l'Austria, comprende anche la fondazione della Camera goriziana. I rivolgimenti rivoluzionari del 1848-1849 rappresentano, per l'Austria, la presa di coscienza della debolezza politica, interna ed internazionale, della monarchia. La scarsa rappresentatività  del ceto imprenditoriale austriaco dipende da un complesso di fattori, storici e sociali, che ne frenano l'ascesa, riducono il suo impatto sul corpo sociale, e limitano in generale le possibilità  di modernizzare l'apparato produttivo dello stato. Le Camere di Commercio e Industria nascono in Austria nel 1850, quindi, con un peso politico molto scarso, e il loro ruolo pi๠importante risiede nella tempestiva acquisizione e nella trasmissione di informazioni sull'evoluzione della struttura produttiva dell'Impero. Tra il 1857 ed il 1859 si verifica un rallentamento del ciclo economico a livello internazionale e tale rallentamento tocca anche l'Austria, e la crisi economica culmina nel 1859, uno degli anni peggiori per la dinastia. Per rimettere in movimento la macchina degli investimenti lo stato stesso propone un nuovo piano di costruzione ferroviarie in grado di sanare gli handicap infrastrutturali del paese. La disastrosa guerra del 1866, tuttavia, impedisce ancora una volta il recupero dell'economia imperiale. Una ripresa di una certa durata si verifica solo dopo l'accordo con l'Ungheria nel 1867 e la nascita della duplice monarchia. La raggiunta stabilità  interna assicura anche il decollo dell'economia. Gli anni tra il 1867 ed il 1873 sono conosciuti come l'Epoca degli Affari. Gli investimenti azionari subiscono forti rialzi, ma ancora una volta si tratta di una bolla speculativa, che termina con il clamoroso crac del 1873. La falcidia di imprese provocata dal crollo del 1873 non à¨, in ogni modo, solo un fatto negativo. La crisi favorisce l'eliminazione di molte aziende tradizionali e pone le basi di una modernizzazione industriale, i cui effetti si vedranno, perà², solo alla fine del secolo. Nel 1850, anche a Gorizia, ਠistituita la Camera di Commercio presieduta da Ettore Ritter a cui va attribuita la paternità  della †œgrande industria†� di Gorizia. Una delle prime iniziative della Camera ਠl'organizzazione di una vetrina delle attività  produttive goriziane. Infatti, nei quattro rapporti che furono pubblicati nella seconda metà  del XIX secolo, vengono trattati tutti gli aspetti connessi al Circolo, come vedremo nei prossimi capitoli. Nel Capitolo 2 esaminiamo le vicende dell'economia provinciale tra il 1850 ed il 1880, principalmente con i primi due rapporti camerali di Gorizia: il Rapporto generale della Camera di Commercio ed Industria del Circolo di Gorizia rassegnato all'i. r. Ministero del Commercio sulle notizie statistiche desunte a tutto il 1858 edito nel 1859 ed il Rapporto della Camera di Commercio e Industria di Gorizia rassegnato all'i. r. Ministero del Commercio sopra le notizie statistiche degli anni 1870-1871-1872 edito nel 1873. Secondo il primo rapporto pubblicato, il Circolo goriziano fu caratterizzato da un'economia prevalentemente agricola attorno alla metà  del secolo, nel cui ambito la produzione di seta greggia rappresenta un'importante risorsa. Si pose già  il problema di conservare un assetto territoriale equilibrato per non danneggiare le risorse fondiarie ed evitare lo spopolamento della montagna e delle campagne, fonte di danni per l'intera comunità  provinciale. La componente industriale del Circolo goriziano à¨, pertanto, basata sulla produzione di tessuti o di filati. Essa comprende ditte che operano con metodi dai pi๠arcaici fino alla produzione di fabbrica. In questo senso il Rapporto ci fornisce una preziosa istantanea di un mondo in trasformazione in cui caratteri antichi convivono con tecniche moderne. Tale ਠuna caratteristica propria di tutto l'Ottocento europeo che non deve essere considerato il secolo della rivoluzione industriale tout court. Esso ਠun periodo di transizione per l'Europa continentale, caratterizzato da contraddizioni interne e ritardi relativi tra i vari paesi, in relazione sia alla loro collocazione geografica sia alle componenti sociali dominanti. Nella seconda relazione, rispetto alla precedente, si nota un ampliamento delle tabelle e delle notizie statistiche, mentre l'inserimento di brevi monografie ਠlimitato allo sviluppo dell'associazionismo e alla descrizione dell'esperienza delle industrie Ritter, in relazione alla colonia operaia di Straccis.

Le industrie goriziane e l'istituto per la promozione delle industrie di Gorizia1903-1914

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2008

Abstract

Questa tesi mette in rilievo, con particolare attenzione, l'attività  dell' †œIstituto per il Promovimento delle Industrie in Gorizia†� sotto l'Impero Austro-Ungarico, dal 1902 al 1914. Lo scopo della ricerca ਠchiarire le caratteristiche della società  multiculturale goriziana in un periodo di gravi sconvolgimenti nazionali per quanto riguarda l'attività  economica promossa e protetta dall'Impero. Nella tesi si osserva attentamente la funzione dell' Istituto che nacque nel 1902, su iniziativa della Camera di Commercio e d'Industria di Gorizia, al fine di sostenere le piccole imprese locali promovendo, secondo la legge austriaca del 9 aprile 1873, la costituzione di cooperative di consumo e consorzi per l'acquisto di materie prime, di produzione e vendita. Fu un ente sociale autonomo, retto con sussidi finanziari del Ministero del commercio, della Dieta provinciale in cui esisteva una maggioranza italiana, della Camera di Commercio e dei Comuni della provincia. Tale ente godette, inoltre, di alcuni finanziamenti da istituti di credito locali. Amministrato da un Curatorio (das Kuratorium des Gewerbefoerderungsinstitutes Geweerbefà¶rderungsdienst des k.k. Handels) costituitosi nel 1903, cui partecipavano tutti gli enti sostenitori mediante propri delegati; presieduto inizialmente da Ernesto Holzer, poi da Roberto Penso, l'Istituto si sviluppಠfino a comprendere diversi uffici e servizi: ufficio della mediazione del lavoro, la biblioteca aperta alla consultazione pubblica, la Scuola speciale di perfezionamento per pittori decoratori ed arti affini, oltre ad una serie diversificata di corsi di formazione professionale in tutta la provincia. Tra le iniziative va annoverata quella di promozione degli artigianati domestici, già  esistenti, tra cui quella del ricamo del merletto. Vennero, inoltre, organizzate numerose esposizioni e mostre delle opere dei frequentatori dei corsi professionali. Il materiale raccolto ਠcomposto da libri scientifici pubblicati e da documenti conservati in archivi pubblici. Questi ultimi si trovano classificati principalmente nell'inventario E.N.A.P.I. (l'Ente Nazionale per l'Artigianato e le Piccole Industrie), numerosi nell'Archivio di Stato di Gorizia. Non esiste nessuna pubblicazione che esamina complessivamente le serie dei documenti E.N.A.P.I. e, pertanto, il candidato ha svolto la ricerca con particolare attenzione a questi documenti cartacei degli archivi. Le carte, ben conservate, si presentano scritte in lingua italiana, slovena e tedesca. E' stata seguita la traccia del sommario originale, mantenendo l'ordinamento creato dall'Ente. Nella parte integrativa, versata in un secondo momento rispetto alla prima, si ਠcercato di ricreare un sommario virtuale, ricalcando l'ordinamento iniziale; ਠpiuttosto evidente dalla tipologia delle carte, che negli anni '60 fosse stato creato un nuovo sommario dall'Ente stesso, ma non ਠstato possibile reperirlo. Dopo gli archivi aggregati, l'inventario continua con le carte dell'Istituto Nazionale Fascista, (INFAPLI), sorto nel 1938, e il cui materiale ਠgiunto incompleto. Per cogliere i valori ed i significati della storia dell'istruzione professionale e la fondazione e le attività  dell'Istituto per il Promovimento delle Industrie in Gorizia, ਠindispensabile capire bene la situazione socio-economica della Contea tra il 1850 ed il 1914. Nel Capitolo 1, quindi, si esplica l'economia austriaca tra il 1850 ed il 1873 e la fondazione delle Camere di Commercio e d'Industria sotto l'Austria, comprende anche la fondazione della Camera goriziana. I rivolgimenti rivoluzionari del 1848-1849 rappresentano, per l'Austria, la presa di coscienza della debolezza politica, interna ed internazionale, della monarchia. La scarsa rappresentatività  del ceto imprenditoriale austriaco dipende da un complesso di fattori, storici e sociali, che ne frenano l'ascesa, riducono il suo impatto sul corpo sociale, e limitano in generale le possibilità  di modernizzare l'apparato produttivo dello stato. Le Camere di Commercio e Industria nascono in Austria nel 1850, quindi, con un peso politico molto scarso, e il loro ruolo pi๠importante risiede nella tempestiva acquisizione e nella trasmissione di informazioni sull'evoluzione della struttura produttiva dell'Impero. Tra il 1857 ed il 1859 si verifica un rallentamento del ciclo economico a livello internazionale e tale rallentamento tocca anche l'Austria, e la crisi economica culmina nel 1859, uno degli anni peggiori per la dinastia. Per rimettere in movimento la macchina degli investimenti lo stato stesso propone un nuovo piano di costruzione ferroviarie in grado di sanare gli handicap infrastrutturali del paese. La disastrosa guerra del 1866, tuttavia, impedisce ancora una volta il recupero dell'economia imperiale. Una ripresa di una certa durata si verifica solo dopo l'accordo con l'Ungheria nel 1867 e la nascita della duplice monarchia. La raggiunta stabilità  interna assicura anche il decollo dell'economia. Gli anni tra il 1867 ed il 1873 sono conosciuti come l'Epoca degli Affari. Gli investimenti azionari subiscono forti rialzi, ma ancora una volta si tratta di una bolla speculativa, che termina con il clamoroso crac del 1873. La falcidia di imprese provocata dal crollo del 1873 non à¨, in ogni modo, solo un fatto negativo. La crisi favorisce l'eliminazione di molte aziende tradizionali e pone le basi di una modernizzazione industriale, i cui effetti si vedranno, perà², solo alla fine del secolo. Nel 1850, anche a Gorizia, ਠistituita la Camera di Commercio presieduta da Ettore Ritter a cui va attribuita la paternità  della †œgrande industria†� di Gorizia. Una delle prime iniziative della Camera ਠl'organizzazione di una vetrina delle attività  produttive goriziane. Infatti, nei quattro rapporti che furono pubblicati nella seconda metà  del XIX secolo, vengono trattati tutti gli aspetti connessi al Circolo, come vedremo nei prossimi capitoli. Nel Capitolo 2 esaminiamo le vicende dell'economia provinciale tra il 1850 ed il 1880, principalmente con i primi due rapporti camerali di Gorizia: il Rapporto generale della Camera di Commercio ed Industria del Circolo di Gorizia rassegnato all'i. r. Ministero del Commercio sulle notizie statistiche desunte a tutto il 1858 edito nel 1859 ed il Rapporto della Camera di Commercio e Industria di Gorizia rassegnato all'i. r. Ministero del Commercio sopra le notizie statistiche degli anni 1870-1871-1872 edito nel 1873. Secondo il primo rapporto pubblicato, il Circolo goriziano fu caratterizzato da un'economia prevalentemente agricola attorno alla metà  del secolo, nel cui ambito la produzione di seta greggia rappresenta un'importante risorsa. Si pose già  il problema di conservare un assetto territoriale equilibrato per non danneggiare le risorse fondiarie ed evitare lo spopolamento della montagna e delle campagne, fonte di danni per l'intera comunità  provinciale. La componente industriale del Circolo goriziano à¨, pertanto, basata sulla produzione di tessuti o di filati. Essa comprende ditte che operano con metodi dai pi๠arcaici fino alla produzione di fabbrica. In questo senso il Rapporto ci fornisce una preziosa istantanea di un mondo in trasformazione in cui caratteri antichi convivono con tecniche moderne. Tale ਠuna caratteristica propria di tutto l'Ottocento europeo che non deve essere considerato il secolo della rivoluzione industriale tout court. Esso ਠun periodo di transizione per l'Europa continentale, caratterizzato da contraddizioni interne e ritardi relativi tra i vari paesi, in relazione sia alla loro collocazione geografica sia alle componenti sociali dominanti. Nella seconda relazione, rispetto alla precedente, si nota un ampliamento delle tabelle e delle notizie statistiche, mentre l'inserimento di brevi monografie ਠlimitato allo sviluppo dell'associazionismo e alla descrizione dell'esperienza delle industrie Ritter, in relazione alla colonia operaia di Straccis.
2008
it
gorizia, industrie, storia, istruzioni professionali, associazionismo
POLITICHE TRANSFRONTALIERE PER LA VITA QUOTIDIANA
Università degli Studi di Trieste
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/282571
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNITS-282571