Gli uccelli limicoli sono importanti indicatori su scala globale della stato delle zone umide e la perdita di tali habitat ਠla principale causa del decremento di molte delle loro popolazioni. Questa ricerca analizza le strategie di utilizzo dell'habitat nel Chiurlo (Numenius arquata), nella Pivieressa (Pluvialis squatarola) e nel Piovanello pancianera (Calidris alpina), che assieme rappresentano pi๠del 90% dei limicoli svernanti in Friuli Venezia Giulia. Le popolazioni sono state monitorate mensilmente ai roost da ottobre 2005 a maggio 2008. Nello stesso periodo 17 Chiurli, 19 Pivieresse e 71 Piovanelli pancianera sono stati radiomarcati nel settore orientale dell'area di studio e monitorati per un totale di 1.762 localizzazioni (fix). Emerge una generale stabilità  delle popolazioni svernanti. Il calo legato alla migrazione primaverile si verifica prima nel Chiurlo (marzo-aprile) e nel Piovanello pancianera (aprile-maggio), pi๠tardivamente nella Pivieressa (maggio-giugno), mentre la migrazione postriproduttiva copre una finestra temporale pi๠ampia per tutte e tre le specie. La telemetria ha fornito delle conferme agli andamenti fenologici ed evidenzia una bassa mobilità  nelle tre specie, data anche l'elevata fedeltà  ai siti di roost. I fix, infatti, si concentrano prevalentemente nel settore orientale dell'area di studio, dove ਠavvenuta la cattura degli individui. Dall'analisi degli home range, la mobilità  minore si registra nel Chiurlo, poco superiore ਠquella della Pivieressa, mentre il Piovanello pancianera presenta gli spostamenti maggiori. La presenza di numerosi roost ed aree di foraggiamento anche nella parte centro-occidentale dell'area di studio ha suggerito come specifici settori siano utilizzati prevalentemente da differenti gruppi di individui, sia per la sosta che per l'alimentazione. Queste †œunità  funzionali†� sono state verificate ed analizzate nel Chiurlo sulla base della risorsa trofica presente, misurata tramite campionamenti bentonici, e del comportamento di foraggiamento degli individui, ottenuto tramite videoriprese. Infine, per la Pivieressa e il Chiurlo si evidenzia una stagionalità  nell'utilizzo dell'habitat, anche per singole unità  funzionali. L'elevata localizzazione che caratterizza gli individui radiomarcati mette in luce l'importanza delle core area di alimentazione e di sosta. Data l'evidenza delle dinamiche spaziali e temporali legate alle diverse popolazioni e la presenza di differenti unità  funzionali, quanto emerso rappresenta uno strumento importante per pianificare al meglio la conservazione di queste popolazioni, in un'ottica adattativa di gestione del territorio.

Dinamiche di utilizzo dell'habitat in 3 specie di limicoli nella zona costiera del Friuli Venezia Giulia

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2009

Abstract

Gli uccelli limicoli sono importanti indicatori su scala globale della stato delle zone umide e la perdita di tali habitat ਠla principale causa del decremento di molte delle loro popolazioni. Questa ricerca analizza le strategie di utilizzo dell'habitat nel Chiurlo (Numenius arquata), nella Pivieressa (Pluvialis squatarola) e nel Piovanello pancianera (Calidris alpina), che assieme rappresentano pi๠del 90% dei limicoli svernanti in Friuli Venezia Giulia. Le popolazioni sono state monitorate mensilmente ai roost da ottobre 2005 a maggio 2008. Nello stesso periodo 17 Chiurli, 19 Pivieresse e 71 Piovanelli pancianera sono stati radiomarcati nel settore orientale dell'area di studio e monitorati per un totale di 1.762 localizzazioni (fix). Emerge una generale stabilità  delle popolazioni svernanti. Il calo legato alla migrazione primaverile si verifica prima nel Chiurlo (marzo-aprile) e nel Piovanello pancianera (aprile-maggio), pi๠tardivamente nella Pivieressa (maggio-giugno), mentre la migrazione postriproduttiva copre una finestra temporale pi๠ampia per tutte e tre le specie. La telemetria ha fornito delle conferme agli andamenti fenologici ed evidenzia una bassa mobilità  nelle tre specie, data anche l'elevata fedeltà  ai siti di roost. I fix, infatti, si concentrano prevalentemente nel settore orientale dell'area di studio, dove ਠavvenuta la cattura degli individui. Dall'analisi degli home range, la mobilità  minore si registra nel Chiurlo, poco superiore ਠquella della Pivieressa, mentre il Piovanello pancianera presenta gli spostamenti maggiori. La presenza di numerosi roost ed aree di foraggiamento anche nella parte centro-occidentale dell'area di studio ha suggerito come specifici settori siano utilizzati prevalentemente da differenti gruppi di individui, sia per la sosta che per l'alimentazione. Queste †œunità  funzionali†� sono state verificate ed analizzate nel Chiurlo sulla base della risorsa trofica presente, misurata tramite campionamenti bentonici, e del comportamento di foraggiamento degli individui, ottenuto tramite videoriprese. Infine, per la Pivieressa e il Chiurlo si evidenzia una stagionalità  nell'utilizzo dell'habitat, anche per singole unità  funzionali. L'elevata localizzazione che caratterizza gli individui radiomarcati mette in luce l'importanza delle core area di alimentazione e di sosta. Data l'evidenza delle dinamiche spaziali e temporali legate alle diverse popolazioni e la presenza di differenti unità  funzionali, quanto emerso rappresenta uno strumento importante per pianificare al meglio la conservazione di queste popolazioni, in un'ottica adattativa di gestione del territorio.
2009
it
Calidris alpina
Chiurlo
habitat
home range
limicoli
METODOLOGIE DI BIOMONITORAGGIO DELL'ALTERAZIONE AMBIENTALE
Numenius arquata
Piovanello pancianera
Pivieressa
Pluvialis squatarola
Radiotelemetria
Radio-tracking
unità  funzionali
Università degli Studi di Trieste
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/282664
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNITS-282664