L'obiettivo di questo lavoro di ricerca ਠoperare un confronto tra le posizioni assunte dall'Italia e dalla Serbia in merito alla questione adriatica nei mesi che intercorrono tra l'eccidio di Sarajevo del 28 giugno 1914 e la dichiarazione di entrata in guerra dell'Italia del 24 maggio 1915. Le due nazioni erano state unite, nel corso del XIX secolo, dal comune desiderio di veder affermato il principio di nazionalità  contro l'egemonia degli Imperi asburgico e ottomano. Questo legame si era concretizzato in una fitta rete di scambi culturali, ideologici e politici che aveva dato vita a un sentimento di reciproca stima e solidarietà  tra i due popoli. Con l'inizio del conflitto, perà², l'Italia e la Serbia vengono poste di fronte alla concreta possibilità  che, con la dissoluzione dell'Impero austro-ungarico, oltre a una serie di trasformazioni a livello europeo, si venga anche a delineare una nuova mappa dei confini adriatici, tracciati secondo il criterio dell'autodeterminazione dei popoli. Di conseguenza, i territori dell'area adriatica nord-orientale, connotati da un carattere multietnico e multinazionale, si trovano al centro delle rivendicazioni di diversi Stati, tra cui spiccano l'Italia e la Serbia, entrambe decise ad affermare il diritto a estendere il proprio dominio su quelle terre secondo il principio di nazionalità . In questa prospettiva, ਠevidente che il rapporto quasi idilliaco che si era instaurato tra le due nazioni ਠdestinato a cambiare la propria fisionomia. La presente ricerca intende presentare, attraverso una sorta di †œistantanea†�, questa trasformazione mediante un'analisi condotta su una serie di articoli apparsi, nel periodo di tempo preso in considerazione, su quattro giornali quotidiani. Si tratta del «Corriere della Sera», del «Politika» di Belgrado, del «Piccolo» di Trieste e del «Corriere delle Puglie» di Bari. Lo spoglio degli articoli del «Piccolo» viene affiancato anche dall'esame di alcuni testi tratti dal «Lavoratore», l'organo del partito socialista triestino. La tesi ਠcomposta da quattro capitoli, uno per ogni quotidiano, in modo tale da presentare in maniera parallela le diverse analisi ad essi dedicate. Ogni capitolo ਠidealmente suddiviso in due sezioni: cappello introduttivo e indagine sugli articoli. Il cappello introduttivo ਠvolto a chiarire l'atteggiamento degli intellettuali e dei politici rispetto alla spartizione delle terre adriatiche nel contesto di riferimento e a ricordare in maniera sintetica l'origine e la storia della testata presa in esame. La riflessione sugli scritti giornalistici, condotta in ordine cronologico, viene presentata mediante ampie citazioni degli stessi, al fine di consentire un confronto immediato tra le ipotesi e le osservazioni che vengono proposte e la realtà  dei testi effettivamente pubblicati. Ogni capitolo ਠchiuso da una breve conclusione in cui si cerca di individuare un ipotetico †œpunto della situazione†� derivante dall'esame degli articoli. àˆ presente, inoltre, un'appendice in cui vengono elencati i titoli di tutti gli articoli dei quotidiani a cui fa riferimento questo studio.

La questione adriatica sui quotidiani in lingua italiana e in lingua serba alla vigilia della grande guerra

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2013

Abstract

L'obiettivo di questo lavoro di ricerca ਠoperare un confronto tra le posizioni assunte dall'Italia e dalla Serbia in merito alla questione adriatica nei mesi che intercorrono tra l'eccidio di Sarajevo del 28 giugno 1914 e la dichiarazione di entrata in guerra dell'Italia del 24 maggio 1915. Le due nazioni erano state unite, nel corso del XIX secolo, dal comune desiderio di veder affermato il principio di nazionalità  contro l'egemonia degli Imperi asburgico e ottomano. Questo legame si era concretizzato in una fitta rete di scambi culturali, ideologici e politici che aveva dato vita a un sentimento di reciproca stima e solidarietà  tra i due popoli. Con l'inizio del conflitto, perà², l'Italia e la Serbia vengono poste di fronte alla concreta possibilità  che, con la dissoluzione dell'Impero austro-ungarico, oltre a una serie di trasformazioni a livello europeo, si venga anche a delineare una nuova mappa dei confini adriatici, tracciati secondo il criterio dell'autodeterminazione dei popoli. Di conseguenza, i territori dell'area adriatica nord-orientale, connotati da un carattere multietnico e multinazionale, si trovano al centro delle rivendicazioni di diversi Stati, tra cui spiccano l'Italia e la Serbia, entrambe decise ad affermare il diritto a estendere il proprio dominio su quelle terre secondo il principio di nazionalità . In questa prospettiva, ਠevidente che il rapporto quasi idilliaco che si era instaurato tra le due nazioni ਠdestinato a cambiare la propria fisionomia. La presente ricerca intende presentare, attraverso una sorta di †œistantanea†�, questa trasformazione mediante un'analisi condotta su una serie di articoli apparsi, nel periodo di tempo preso in considerazione, su quattro giornali quotidiani. Si tratta del «Corriere della Sera», del «Politika» di Belgrado, del «Piccolo» di Trieste e del «Corriere delle Puglie» di Bari. Lo spoglio degli articoli del «Piccolo» viene affiancato anche dall'esame di alcuni testi tratti dal «Lavoratore», l'organo del partito socialista triestino. La tesi ਠcomposta da quattro capitoli, uno per ogni quotidiano, in modo tale da presentare in maniera parallela le diverse analisi ad essi dedicate. Ogni capitolo ਠidealmente suddiviso in due sezioni: cappello introduttivo e indagine sugli articoli. Il cappello introduttivo ਠvolto a chiarire l'atteggiamento degli intellettuali e dei politici rispetto alla spartizione delle terre adriatiche nel contesto di riferimento e a ricordare in maniera sintetica l'origine e la storia della testata presa in esame. La riflessione sugli scritti giornalistici, condotta in ordine cronologico, viene presentata mediante ampie citazioni degli stessi, al fine di consentire un confronto immediato tra le ipotesi e le osservazioni che vengono proposte e la realtà  dei testi effettivamente pubblicati. Ogni capitolo ਠchiuso da una breve conclusione in cui si cerca di individuare un ipotetico †œpunto della situazione†� derivante dall'esame degli articoli. àˆ presente, inoltre, un'appendice in cui vengono elencati i titoli di tutti gli articoli dei quotidiani a cui fa riferimento questo studio.
2013
it
questione adriatica, Grande Guerra, Quotidiani, Italia, Serbia
SCUOLA DI DOTTORATO DI RICERCA IN SCIENZE UMANISTICHE - indirizzo ITALIANISTICO
Università degli Studi di Trieste
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/287213
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNITS-287213