Lo spazio della strada ਠda sempre uno dei luoghi dotati di maggiore vivacità all'interno delle strutture urbane; questa sua costante importanza ਠdovuta soprattutto al frequente mutare delle sue caratteristiche formali e spaziali, cosଠcome alla sua capacità di accogliere differenti funzioni. Ma dalla fine del XIX secolo uno dei caratteri che dalla sua nascita l'hanno caratterizzata, essere uno spazio necessario per la vita quotidiana, dove ci si puಠincontrare e interagire, ਠvenuto progressivamente ad impoverirsi, fino a mancare. Se un tempo la strada era considerata come uno spazio collettivo, oggi la crescente disparità nel rapporto tra auto e pedoni ne fa un luogo conteso e, per questi ultimi, spesso non agevolmente †œabitabile†�. Mediamente il 30% del suolo pubblico all'interno dei centri urbani europei, ਠoccupato dalle automobili; in alcuni casi, soprattutto nelle città americane, le superfici allestite o progettate appositamente per le automobili e da esse occupate sfiorano percentuali che si avvicinano al 60%2 dello spazio aperto fruibile dai cittadini. L'aumento della superficie territoriale †œsacrificata†� alle necessità di circolazione e sosta dell'automobile ਠcresciuto in modo direttamente proporzionale al ruolo acquisito da questa modalità di trasporto, causando problemi rilevanti non solo ai pedoni, ma anche a coloro che ogni giorno rimangono bloccati nel traffico, sopraffatti dall'inquinamento dell'aria e acustico, preda della tensione causata dagli ingorghi, come ci viene narrato in tanti film, come Il sorpasso di D. Risi o American Graffiti di S. Lucas3. Intraprendendo un percorso di lettura riferito allo spazio delle strade come fenomeni urbani, ai modi d'uso dello spazio strada e ai progetti informali di riappropriazione dello stesso da parte dei suoi diversi utenti, anche attraverso modalità non codificate e non istituzionali, ho immaginato di individuare e seguire, tra le molte possibili, quelle tracce generate da †œprocedure multiformi, resistenti, scaltre e ostinate che sfuggono alla disciplina senza essere tuttavia al di fuori del campo in cui essa si esercita†�.4 Ciಠha significato compiere un esercizio che permette di capire come differenti gruppi e individui agiscano, nel momento in cui i modi d'uso di uno spazio appaiono a una parte consistente dei suoi utenti come non totalmente adeguati, se in modo dialettico o (pi๠spesso) in contrapposizione alla struttura esistente degli spazi della città contemporanea. Comprendere le dinamiche di questo tipo di situazioni e di pratiche, azioni, progetti di trasformazione puಠpermettere di individuare e definire modi innovativi di intervento sullo spazio della strada, facendo diventare (o tornare ad essere) questo luogo uno spazio abitabile esterno, prolungamento e complemento di quello interno domestico; un luogo in cui eventi auto-organizzati, nuove forme di occupazione del suolo pubblico ed esperienze di microprogettualità diffusa innovative mettono in luce la vitalità e il grado di flessibilità di questo manufatto e degli spazi che con esso si relazionano. L'osservazione di queste azioni ha permesso a questa tesi di porre in luce strategie e processi 27 attivabili per favorire una nuova configurazione del rapporto tra strada e città , assegnando un ruolo importante, nella definizione di questo spazio, ai suoi protagonisti.
Illegale al 90%. Forme instabili della strada
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2012
Abstract
Lo spazio della strada ਠda sempre uno dei luoghi dotati di maggiore vivacità all'interno delle strutture urbane; questa sua costante importanza ਠdovuta soprattutto al frequente mutare delle sue caratteristiche formali e spaziali, cosଠcome alla sua capacità di accogliere differenti funzioni. Ma dalla fine del XIX secolo uno dei caratteri che dalla sua nascita l'hanno caratterizzata, essere uno spazio necessario per la vita quotidiana, dove ci si puಠincontrare e interagire, ਠvenuto progressivamente ad impoverirsi, fino a mancare. Se un tempo la strada era considerata come uno spazio collettivo, oggi la crescente disparità nel rapporto tra auto e pedoni ne fa un luogo conteso e, per questi ultimi, spesso non agevolmente †œabitabile†�. Mediamente il 30% del suolo pubblico all'interno dei centri urbani europei, ਠoccupato dalle automobili; in alcuni casi, soprattutto nelle città americane, le superfici allestite o progettate appositamente per le automobili e da esse occupate sfiorano percentuali che si avvicinano al 60%2 dello spazio aperto fruibile dai cittadini. L'aumento della superficie territoriale †œsacrificata†� alle necessità di circolazione e sosta dell'automobile ਠcresciuto in modo direttamente proporzionale al ruolo acquisito da questa modalità di trasporto, causando problemi rilevanti non solo ai pedoni, ma anche a coloro che ogni giorno rimangono bloccati nel traffico, sopraffatti dall'inquinamento dell'aria e acustico, preda della tensione causata dagli ingorghi, come ci viene narrato in tanti film, come Il sorpasso di D. Risi o American Graffiti di S. Lucas3. Intraprendendo un percorso di lettura riferito allo spazio delle strade come fenomeni urbani, ai modi d'uso dello spazio strada e ai progetti informali di riappropriazione dello stesso da parte dei suoi diversi utenti, anche attraverso modalità non codificate e non istituzionali, ho immaginato di individuare e seguire, tra le molte possibili, quelle tracce generate da †œprocedure multiformi, resistenti, scaltre e ostinate che sfuggono alla disciplina senza essere tuttavia al di fuori del campo in cui essa si esercita†�.4 Ciಠha significato compiere un esercizio che permette di capire come differenti gruppi e individui agiscano, nel momento in cui i modi d'uso di uno spazio appaiono a una parte consistente dei suoi utenti come non totalmente adeguati, se in modo dialettico o (pi๠spesso) in contrapposizione alla struttura esistente degli spazi della città contemporanea. Comprendere le dinamiche di questo tipo di situazioni e di pratiche, azioni, progetti di trasformazione puಠpermettere di individuare e definire modi innovativi di intervento sullo spazio della strada, facendo diventare (o tornare ad essere) questo luogo uno spazio abitabile esterno, prolungamento e complemento di quello interno domestico; un luogo in cui eventi auto-organizzati, nuove forme di occupazione del suolo pubblico ed esperienze di microprogettualità diffusa innovative mettono in luce la vitalità e il grado di flessibilità di questo manufatto e degli spazi che con esso si relazionano. L'osservazione di queste azioni ha permesso a questa tesi di porre in luce strategie e processi 27 attivabili per favorire una nuova configurazione del rapporto tra strada e città , assegnando un ruolo importante, nella definizione di questo spazio, ai suoi protagonisti.I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14242/287326
URN:NBN:IT:UNITS-287326