In una cornice narrativa di secondo grado, che funge da metanarrazione, viene inscenato il processo di elaborazione del discorso storiografico: si fornisce qui una rappresentazione drammatizzata del lavoro dello storico, servendosi di un personaggio che, per ragioni narrative, cerca di ricostruire il passato e di riappropriarsene, ma si trova paralizzato in una congerie di dati e di testimonianze, autentiche o fasulle, fra loro non armonizzabili, che conducono ad altrettanti vicoli ciechi Il quinto filone, dedicandosi alla ricostruzione della cultura, dell'immaginario, della sensibilità e della percezione della realtà proprie di un'epoca trascorsa, coniuga un'estrema fedeltà al dato storico con la produzione di un effetto di straniamento, che va nella direzione opposta rispetto all'esito mimetico tipico del romanzo storico. In questo aggregato testuale la narrazione ਠcondotta attraverso il punto di vista di un narratore che condivide i parametri di una cultura estinta, totalmente estranea all'orizzonte culturale del presente, oppure di una cultura che, pur prossima alla nostra, presenti modelli cognitivi cosଠlontani da quelli attivi nel presente, da produrre una sistematica infrazione dei parametri di verosimiglianza comunemente accettati. Il tentativo di riportare in vita il passato per mezzo della pi๠fedele adesione ad una visione del mondo ormai tramontata sfocia paradossalmente in un effetto di irrealtà , che spalanca le porte del romance e conduce in territori affini a quelli della fiaba e del mito. Di fronte a questo modo di rappresentare la realtà e narrare la storia, assolutamente realistico dal punto di vista del narratore, ma totalmente spiazzante per il lettore radicato in un tempo e in una cultura diversi, si produce quell'esitazione di cui parla Todorov riguardo al fantastico, la cui radice consiste nella scoperta e nell'esplicitazione dell'irriducibile alterità del passato rispetto alla fisionomia del presente. L'obiettivo di questi romanzi non ਠperಠtrasportare il lettore in una dimensione fantastica, bensଠdi spingerlo ad assumere consapevolezza degli schemi mentali che guidavano popoli lontani nello spazio e nel tempo: cioਠdare una spiegazione razionale (la relatività storica
Il romanzo storico italiano del XXI secolo. Indagine tipologica e risvolti ideologici
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2014
Abstract
In una cornice narrativa di secondo grado, che funge da metanarrazione, viene inscenato il processo di elaborazione del discorso storiografico: si fornisce qui una rappresentazione drammatizzata del lavoro dello storico, servendosi di un personaggio che, per ragioni narrative, cerca di ricostruire il passato e di riappropriarsene, ma si trova paralizzato in una congerie di dati e di testimonianze, autentiche o fasulle, fra loro non armonizzabili, che conducono ad altrettanti vicoli ciechi Il quinto filone, dedicandosi alla ricostruzione della cultura, dell'immaginario, della sensibilità e della percezione della realtà proprie di un'epoca trascorsa, coniuga un'estrema fedeltà al dato storico con la produzione di un effetto di straniamento, che va nella direzione opposta rispetto all'esito mimetico tipico del romanzo storico. In questo aggregato testuale la narrazione ਠcondotta attraverso il punto di vista di un narratore che condivide i parametri di una cultura estinta, totalmente estranea all'orizzonte culturale del presente, oppure di una cultura che, pur prossima alla nostra, presenti modelli cognitivi cosଠlontani da quelli attivi nel presente, da produrre una sistematica infrazione dei parametri di verosimiglianza comunemente accettati. Il tentativo di riportare in vita il passato per mezzo della pi๠fedele adesione ad una visione del mondo ormai tramontata sfocia paradossalmente in un effetto di irrealtà , che spalanca le porte del romance e conduce in territori affini a quelli della fiaba e del mito. Di fronte a questo modo di rappresentare la realtà e narrare la storia, assolutamente realistico dal punto di vista del narratore, ma totalmente spiazzante per il lettore radicato in un tempo e in una cultura diversi, si produce quell'esitazione di cui parla Todorov riguardo al fantastico, la cui radice consiste nella scoperta e nell'esplicitazione dell'irriducibile alterità del passato rispetto alla fisionomia del presente. L'obiettivo di questi romanzi non ਠperಠtrasportare il lettore in una dimensione fantastica, bensଠdi spingerlo ad assumere consapevolezza degli schemi mentali che guidavano popoli lontani nello spazio e nel tempo: cioਠdare una spiegazione razionale (la relatività storicaI documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14242/287650
URN:NBN:IT:UNITS-287650