La presente ricerca si propone di fornire un inquadramento giuridico del diritto alla verità nel diritto internazionale, con particolare riferimento ai settori del diritto internazionale dei diritti umani e del diritto internazionale penale. Lo scopo ultimo dell’indagine consiste nell’individuazione di affinità, divergenze e profili di complementarità nei regimi di tutela offerti dai due sistemi menzionati. L’analisi prende le mosse dall’ inquadramento del diritto alla verità nel sistema delle fonti del diritto internazionale. Nel dettaglio, viene analizzato il ruolo svolto dai vari organi delle Nazioni Unite nell’affermazione del diritto in esame, nonché le principali fonti, di soft law e di hard law, che hanno contribuito al suo progressivo riconoscimento nel diritto internazionale. Tra queste, particolare enfasi è attribuita alla Convenzione internazionale per la protezione di tutte le persone dalla sparizione forzata che, ad oggi, costituisce l’unico strumento giuridicamente vincolante contenente un esplicito riferimento al diritto alla verità. La ricerca si propone, poi, di individuare i titolari del diritto alla verità a partire dal concetto di vittima nel diritto internazionale. In assenza di una definizione unitaria, vengono esaminate le varie nozioni di vittima delineate dalle fonti di soft law, le definizioni adottate dai tribunali penali internazionali e ibridi e quelle elaborate dalle corti regionali sui diritti umani e dai treaty bodies delle Nazioni Unite, al fine di evidenziarne gli elementi comuni. Una volta chiariti questi aspetti, l’indagine si concentra sulla tutela del diritto alla verità nel settore del diritto internazionale dei diritti umani, nonché sull’individuazione della sua natura giuridica e del corrispondente obbligo che questo pone in capo allo Stato. A tal fine, l’analisi si sofferma sul contributo offerto dalla giurisprudenza della Corte interamericana dei diritti umani, della Corte europea dei diritti dell’uomo, nonché sulla prassi dei treaty bodies delle Nazioni Unite, con l’obiettivo di fornire risposta a una serie di interrogativi che incidono sulla qualificazione giuridica del diritto in esame e sulle sue prospettive di tutela. Ci si riferisce, segnatamente, alla sua duplice natura, individuale e collettiva, ai profili di contatto con il diritto all’informazione e alla possibilità di riconoscere l’autonomia del diritto alla verità rispetto agli altri diritti da cui, generalmente, viene ricavato. Alla luce della prassi esaminata, si conclude che il diritto internazionale dei diritti umani assicura una tutela avanzata del diritto alla verità in entrambe le sue dimensioni, individuale e collettiva. L’indagine viene, poi, estesa al diritto internazionale penale, al fine di procedere, in ultima istanza, ad una comparazione tra i due sistemi, così da individuare il settore in cui il diritto alla verità può essere garantito nella sua massima estensione. Assumendo quale principale punto di riferimento il processo dinanzi alla Corte penale internazionale, la ricerca si concentra sul regime partecipativo delle vittime previsto dallo Statuto di Roma, sulla tensione esistente fra il diritto delle vittime alla verità e i diritti dell’imputato e sui limiti che il processo penale pone a una piena tutela del diritto in esame. In questa sede, viene analizzata brevemente anche la giustizia di transizione, intesa quale forma di giustizia complementare alla giustizia penale. In particolare, l’elaborato si sofferma sul ruolo delle Truth Commissions, strumento ideale per soddisfare la dimensione collettiva del diritto alla verità che, invece, nel contesto dei processi penali tende a rimanere sullo sfondo. In conclusione, la comparazione tra i due sistemi evidenzia che il diritto internazionale dei diritti umani costituisce la sede privilegiata di tutela del diritto alla verità, mentre il diritto internazionale penale offre una tutela più limitata di tale diritto, oltre a concentrarsi in misura minore sulla sua dimensione collettiva. Ciò nonostante, l’elaborato evidenzia come il diritto internazionale penale possa, sotto certi aspetti e in un’ottica di complementarità, rafforzare la tutela del diritto alla verità a beneficio delle vittime.
La tutela del diritto alla verità nel diritto internazionale dei diritti umani e nel diritto internazionale penale: affinità, divergenze e profili di complementarità
BELCASTRO, CHIARA
2025
Abstract
La presente ricerca si propone di fornire un inquadramento giuridico del diritto alla verità nel diritto internazionale, con particolare riferimento ai settori del diritto internazionale dei diritti umani e del diritto internazionale penale. Lo scopo ultimo dell’indagine consiste nell’individuazione di affinità, divergenze e profili di complementarità nei regimi di tutela offerti dai due sistemi menzionati. L’analisi prende le mosse dall’ inquadramento del diritto alla verità nel sistema delle fonti del diritto internazionale. Nel dettaglio, viene analizzato il ruolo svolto dai vari organi delle Nazioni Unite nell’affermazione del diritto in esame, nonché le principali fonti, di soft law e di hard law, che hanno contribuito al suo progressivo riconoscimento nel diritto internazionale. Tra queste, particolare enfasi è attribuita alla Convenzione internazionale per la protezione di tutte le persone dalla sparizione forzata che, ad oggi, costituisce l’unico strumento giuridicamente vincolante contenente un esplicito riferimento al diritto alla verità. La ricerca si propone, poi, di individuare i titolari del diritto alla verità a partire dal concetto di vittima nel diritto internazionale. In assenza di una definizione unitaria, vengono esaminate le varie nozioni di vittima delineate dalle fonti di soft law, le definizioni adottate dai tribunali penali internazionali e ibridi e quelle elaborate dalle corti regionali sui diritti umani e dai treaty bodies delle Nazioni Unite, al fine di evidenziarne gli elementi comuni. Una volta chiariti questi aspetti, l’indagine si concentra sulla tutela del diritto alla verità nel settore del diritto internazionale dei diritti umani, nonché sull’individuazione della sua natura giuridica e del corrispondente obbligo che questo pone in capo allo Stato. A tal fine, l’analisi si sofferma sul contributo offerto dalla giurisprudenza della Corte interamericana dei diritti umani, della Corte europea dei diritti dell’uomo, nonché sulla prassi dei treaty bodies delle Nazioni Unite, con l’obiettivo di fornire risposta a una serie di interrogativi che incidono sulla qualificazione giuridica del diritto in esame e sulle sue prospettive di tutela. Ci si riferisce, segnatamente, alla sua duplice natura, individuale e collettiva, ai profili di contatto con il diritto all’informazione e alla possibilità di riconoscere l’autonomia del diritto alla verità rispetto agli altri diritti da cui, generalmente, viene ricavato. Alla luce della prassi esaminata, si conclude che il diritto internazionale dei diritti umani assicura una tutela avanzata del diritto alla verità in entrambe le sue dimensioni, individuale e collettiva. L’indagine viene, poi, estesa al diritto internazionale penale, al fine di procedere, in ultima istanza, ad una comparazione tra i due sistemi, così da individuare il settore in cui il diritto alla verità può essere garantito nella sua massima estensione. Assumendo quale principale punto di riferimento il processo dinanzi alla Corte penale internazionale, la ricerca si concentra sul regime partecipativo delle vittime previsto dallo Statuto di Roma, sulla tensione esistente fra il diritto delle vittime alla verità e i diritti dell’imputato e sui limiti che il processo penale pone a una piena tutela del diritto in esame. In questa sede, viene analizzata brevemente anche la giustizia di transizione, intesa quale forma di giustizia complementare alla giustizia penale. In particolare, l’elaborato si sofferma sul ruolo delle Truth Commissions, strumento ideale per soddisfare la dimensione collettiva del diritto alla verità che, invece, nel contesto dei processi penali tende a rimanere sullo sfondo. In conclusione, la comparazione tra i due sistemi evidenzia che il diritto internazionale dei diritti umani costituisce la sede privilegiata di tutela del diritto alla verità, mentre il diritto internazionale penale offre una tutela più limitata di tale diritto, oltre a concentrarsi in misura minore sulla sua dimensione collettiva. Ciò nonostante, l’elaborato evidenzia come il diritto internazionale penale possa, sotto certi aspetti e in un’ottica di complementarità, rafforzare la tutela del diritto alla verità a beneficio delle vittime.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Tesi_dottorato_Belcastro.pdf
accesso aperto
Dimensione
2.69 MB
Formato
Adobe PDF
|
2.69 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14242/295300
URN:NBN:IT:UNIROMA1-295300