La neurodegenerazione, degenerazione delle cellule nervose, è un processo alla base di molte malattie neurologiche come l’Alzheimer e il Parkinson che hanno un notevole impatto sulla salute pubblica (1). Nella condizione generale di demenza, rientrano diverse patologie, alcune classificabili come “primarie”, come ad esempio la malattia di Alzheimer e la malattia di Parkinson, e altre, invece, definite “secondarie” perché conseguenza di altre condizioni patologiche come la demenza che si associa al Diabete Mellito di tipo 2 (1). Per quanto riguarda le forme primarie, in Europa, la malattia di Alzheimer, secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, si stima rappresenti il 54% di tutte le demenze con una prevalenza nella popolazione ultrasessantacinquenne del 4,4% (20). La prevalenza di questa patologia aumenta con l’età e risulta maggiore nelle donne, che presentano valori che vanno dallo 0,7% per la classe d’età 65-69 anni al 23,6% per le ultranovantenni, rispetto agli uomini i cui valori variano rispettivamente dallo 0,6% al 17,6% (20). La malattia di Parkinson è il secondo disordine neurodegenerativo, in termini di frequenza, dopo la malattia di Alzheimer. Nei paesi industrializzati ha un’incidenza di circa 12/1000.00 persone all’anno con una prevalenza, di circa 2 milioni di individui affetti (20) e con una prevalenza stimata intorno dell'1% nelle persone oltre i 60 anni di età (14). La prevalenza aumenta con l'avanzare dell'età, ed è due volte più comune negli uomini che nelle donne. In Europa, la prevalenza per la fascia di età compresa tra 85-89 anni è stata riportata al 3,5% (14). Ad oggi, le cause e i meccanismi di tali malattie rimangono ancora complessi da studiare ed approfondire. La ricerca sta affrontando tematiche sempre più specifiche per spiegare tali processi. La degenerazione cellulare che, principalmente può comparire con l’avanzare dell’età e, quindi, con l’invecchiamento, è caratterizzata dalla perdita progressiva di neuroni, che porta, inevitabilmente, ad un processo noto come demenza, una condizione che interessa dall’1 al 5% della popolazione sopra ai 65 anni di età, percentuale che sale fino al 30% superati gli 80 anni. Inoltre, dal punto di vista eziologico, queste patologie sembrano riportare anche un accumulo di una proteina specifica che contribuisce al danneggiamento neuronale.
The protective effect of a unique mix of polyphenols and micronutrients against neurodegeneration induced by an in vitro model of Parkinson's disease
SALIMEI, CHIARA
2022
Abstract
La neurodegenerazione, degenerazione delle cellule nervose, è un processo alla base di molte malattie neurologiche come l’Alzheimer e il Parkinson che hanno un notevole impatto sulla salute pubblica (1). Nella condizione generale di demenza, rientrano diverse patologie, alcune classificabili come “primarie”, come ad esempio la malattia di Alzheimer e la malattia di Parkinson, e altre, invece, definite “secondarie” perché conseguenza di altre condizioni patologiche come la demenza che si associa al Diabete Mellito di tipo 2 (1). Per quanto riguarda le forme primarie, in Europa, la malattia di Alzheimer, secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, si stima rappresenti il 54% di tutte le demenze con una prevalenza nella popolazione ultrasessantacinquenne del 4,4% (20). La prevalenza di questa patologia aumenta con l’età e risulta maggiore nelle donne, che presentano valori che vanno dallo 0,7% per la classe d’età 65-69 anni al 23,6% per le ultranovantenni, rispetto agli uomini i cui valori variano rispettivamente dallo 0,6% al 17,6% (20). La malattia di Parkinson è il secondo disordine neurodegenerativo, in termini di frequenza, dopo la malattia di Alzheimer. Nei paesi industrializzati ha un’incidenza di circa 12/1000.00 persone all’anno con una prevalenza, di circa 2 milioni di individui affetti (20) e con una prevalenza stimata intorno dell'1% nelle persone oltre i 60 anni di età (14). La prevalenza aumenta con l'avanzare dell'età, ed è due volte più comune negli uomini che nelle donne. In Europa, la prevalenza per la fascia di età compresa tra 85-89 anni è stata riportata al 3,5% (14). Ad oggi, le cause e i meccanismi di tali malattie rimangono ancora complessi da studiare ed approfondire. La ricerca sta affrontando tematiche sempre più specifiche per spiegare tali processi. La degenerazione cellulare che, principalmente può comparire con l’avanzare dell’età e, quindi, con l’invecchiamento, è caratterizzata dalla perdita progressiva di neuroni, che porta, inevitabilmente, ad un processo noto come demenza, una condizione che interessa dall’1 al 5% della popolazione sopra ai 65 anni di età, percentuale che sale fino al 30% superati gli 80 anni. Inoltre, dal punto di vista eziologico, queste patologie sembrano riportare anche un accumulo di una proteina specifica che contribuisce al danneggiamento neuronale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/295771
URN:NBN:IT:UNIROMA2-295771