Il mondo accademico e quello dei media hanno sempre guardato il conflitto israelo-palestinese con grande interesse cercando di tracciarne le cause, il processo storico e di interpretarne le possibili conseguenze sulla regione mediorientale. Lo stesso Movimento di Resistenza Islamica, conosciuto con l’acronimo di Ḥamās, fin dalla sua nascita durante la prima Intifada ha suscitato una grande attenzione per la sua evoluzione da organizzazione attiva all’interno della società civile palestinese a partito politico in grado di vincere le elezioni il 25 gennaio 2006 e di governare i territori palestinesi fino ai giorni nostri. Ḥamās ha infatti dimostrato la sua capacità di adattamento ed evoluzione politica passando da movimento socio-religioso a partito politico in grado di vincere le elezioni del 2006 per poi divenire leadership di governo rinnovata con l’adozione di un nuovo Statuto avvenuta nel 2017 nel quale si guarda ad Israele sempre come nemico, ma non si esplicita più la necessità di una distruzione dello Stato israeliano. La vittoria di Ḥamās nel 2006 comportò lo stupore e sgomento in tutto il mondo cogliendo impreparati non solo i rivali politici di al-Fatāḥ, fino ad allora favoriti dai sondaggi, ma anche Israele, il quale ne aveva incentivato all’inizio la nascita per limitare proprio l’Autorità Nazionale Palestinese (ANP), e il mondo occidentale che vedeva il Movimento di Resistenza Islamica solo come un’organizzazionte rroristica.1 Vittoria, però, prevedibile se si fosse considerato il fatto che l’ANP aveva fallito i propri obiettivi e uno scontento generale si era diffuso all’interno dei Territori Occupati. L’affermazione alle elezioni presidenziali del 2006 ha costretto Ḥamās a dover fronteggiare per la prima volta nella sua esistenza fin dalla sua fondazione (1987) sfide e difficoltà sconosciute: così da organizzazione che rifiutava e rigettava gli accordi di pace di Oslo e l’esistenza dello Stato di Israele, il Movimento di Resistenza Islamica divenne la forza politica maggioritaria che avrebbe dovuto governare un’istituzione politicamente debole come l’ANP nata proprio a seguito del processo di pace di Oslo.2 Da qui si evince come l’anno 2006 è stato cruciale nella storia di Ḥamās, perché non solo ne ha sancito la vittoria elettorale, ma ha dato inizio allo scontro politico-militare con i rivali storici di al-Fatāḥ, con Israele, e l’imposizione di sanzioni economiche che hanno spinto con il tempo al collasso l’economia già precaria dello Stato palestinese. Dal 2006 ad oggi Ḥamās ha continuato a governare lo Stato palestinese andando a creare una sorta di regime visto che non sono state più indette elezioni politiche. C’è stata ovviamente una evoluzione del Movimento di Resistenza Islamica che da rappresentanza dei Fratelli Musulmani in Palestina durante la Prima Intifada nel 1987 si è affermato come forza sociale e politica per poi divenire il partito leader nazionale e di recente subire una ulteriore mutazione. Fin dalla sua fondazione nello Statuto di Movimento di Resistenza Islamica era stato inserito come punto fondamentale la distruzione dello Stato di Israele, elemento spesso utilizzato dal Governo di Tel Aviv per giustificare l’impossibilità di avviare ogni forma di negoziato con la controparte palestinese. Nel maggio 2017, però, Ḥamās ha pubblicato un nuovo documento politico (il primo dalla data della sua fondazione nel 1987) nel quale il Movimento dichiara la volontà di accettare uno stato palestinese ad interim all’interno dei confini stabiliti prima del 1967 e, seppur non vi è il riconoscimento di Israele, occorre evidenziare l’assenza della propaganda antisraeliana largamente diffusa. Questo progetto di ricerca è stato organizzato con l’obiettivo di: 1. Illustrare il profilo storico del Movimento di Resistenza Islamica e i personaggi principali che ne hanno conferito il suo carattere iniziale di organizzazione assistenziale e di supporto per la società palestinese che al contempo combatteva ‘il nemico occupante israeliano’; 2. Analizzare il programma politico elettorale di Ḥamās alle elezioni del 25 gennaio 2006 che ne hanno decretato definitivamente la trasformazione da movimento sociale e religioso a partito politico incaricato di guidare il governo palestinese; 3. Descrivere l’evoluzione che il Movimento di Resistenza Islamica ha avuto una volta giunto al governo nella fase iniziale di scontro con lo storico rivale al-Fatāh e nel continuo confronto/lotta con lo Stato di Israele fino ad arrivare alla pubblicazione di uno Statuto aggiornato che ha modificato il carattere iniziale di Ḥamās. La tesi di partenza di questo progetto di ricerca è quella che il Movimento di Resistenza Islamica ha subito in realtà una netta evoluzione e trasformazione del suo messaggio e dei suoi obiettivi iniziali discostandosi da quanto espresso dallo Statuto iniziale e dovendo ‘conformarsi’ alle dinamiche politiche interne e internazionali per poter far fronte sia alla lotta interna con i rivali politici interni alla Palestina sia al conflitto con lo Stato di Israele. Una evoluzione quella di Ḥamās che ha reso il Movimento molto simile a quei rivali politici accusati di corruzione da cui inizialmente si voleva discostare e che decreta un parziale se non totale fallimento del Movimento di Resistenza Islamica sottolineando ancora una volta come all’interno dei territori palestinesi manchi una forza politica in grado di guidare il popolo palestinese verso un miglioramento della propria condizione socioeconomica e politica e che non sia costretta a scendere a continui compromessi e ad essere imbrigliata nei giochi di potere che hanno caratterizzato la Palestina degli ultimi 50 anni. Lo studio fornisce una rassegna della storia dell’inizio del movimento di Hamàs che ha le sue radici nella fratellanza musulmana in Egitto, lanciata dagli anni trenta da Hassan Al Bannà, a cui seguirà Sayyid Qutb.

Evoluzione e trasformazione di Ḥamās: nascita del Movimento, programma politico alle elezioni del 2006 e nuovo Statuto nel 2017

S SHARFADDEN, FAEZA
2020

Abstract

Il mondo accademico e quello dei media hanno sempre guardato il conflitto israelo-palestinese con grande interesse cercando di tracciarne le cause, il processo storico e di interpretarne le possibili conseguenze sulla regione mediorientale. Lo stesso Movimento di Resistenza Islamica, conosciuto con l’acronimo di Ḥamās, fin dalla sua nascita durante la prima Intifada ha suscitato una grande attenzione per la sua evoluzione da organizzazione attiva all’interno della società civile palestinese a partito politico in grado di vincere le elezioni il 25 gennaio 2006 e di governare i territori palestinesi fino ai giorni nostri. Ḥamās ha infatti dimostrato la sua capacità di adattamento ed evoluzione politica passando da movimento socio-religioso a partito politico in grado di vincere le elezioni del 2006 per poi divenire leadership di governo rinnovata con l’adozione di un nuovo Statuto avvenuta nel 2017 nel quale si guarda ad Israele sempre come nemico, ma non si esplicita più la necessità di una distruzione dello Stato israeliano. La vittoria di Ḥamās nel 2006 comportò lo stupore e sgomento in tutto il mondo cogliendo impreparati non solo i rivali politici di al-Fatāḥ, fino ad allora favoriti dai sondaggi, ma anche Israele, il quale ne aveva incentivato all’inizio la nascita per limitare proprio l’Autorità Nazionale Palestinese (ANP), e il mondo occidentale che vedeva il Movimento di Resistenza Islamica solo come un’organizzazionte rroristica.1 Vittoria, però, prevedibile se si fosse considerato il fatto che l’ANP aveva fallito i propri obiettivi e uno scontento generale si era diffuso all’interno dei Territori Occupati. L’affermazione alle elezioni presidenziali del 2006 ha costretto Ḥamās a dover fronteggiare per la prima volta nella sua esistenza fin dalla sua fondazione (1987) sfide e difficoltà sconosciute: così da organizzazione che rifiutava e rigettava gli accordi di pace di Oslo e l’esistenza dello Stato di Israele, il Movimento di Resistenza Islamica divenne la forza politica maggioritaria che avrebbe dovuto governare un’istituzione politicamente debole come l’ANP nata proprio a seguito del processo di pace di Oslo.2 Da qui si evince come l’anno 2006 è stato cruciale nella storia di Ḥamās, perché non solo ne ha sancito la vittoria elettorale, ma ha dato inizio allo scontro politico-militare con i rivali storici di al-Fatāḥ, con Israele, e l’imposizione di sanzioni economiche che hanno spinto con il tempo al collasso l’economia già precaria dello Stato palestinese. Dal 2006 ad oggi Ḥamās ha continuato a governare lo Stato palestinese andando a creare una sorta di regime visto che non sono state più indette elezioni politiche. C’è stata ovviamente una evoluzione del Movimento di Resistenza Islamica che da rappresentanza dei Fratelli Musulmani in Palestina durante la Prima Intifada nel 1987 si è affermato come forza sociale e politica per poi divenire il partito leader nazionale e di recente subire una ulteriore mutazione. Fin dalla sua fondazione nello Statuto di Movimento di Resistenza Islamica era stato inserito come punto fondamentale la distruzione dello Stato di Israele, elemento spesso utilizzato dal Governo di Tel Aviv per giustificare l’impossibilità di avviare ogni forma di negoziato con la controparte palestinese. Nel maggio 2017, però, Ḥamās ha pubblicato un nuovo documento politico (il primo dalla data della sua fondazione nel 1987) nel quale il Movimento dichiara la volontà di accettare uno stato palestinese ad interim all’interno dei confini stabiliti prima del 1967 e, seppur non vi è il riconoscimento di Israele, occorre evidenziare l’assenza della propaganda antisraeliana largamente diffusa. Questo progetto di ricerca è stato organizzato con l’obiettivo di: 1. Illustrare il profilo storico del Movimento di Resistenza Islamica e i personaggi principali che ne hanno conferito il suo carattere iniziale di organizzazione assistenziale e di supporto per la società palestinese che al contempo combatteva ‘il nemico occupante israeliano’; 2. Analizzare il programma politico elettorale di Ḥamās alle elezioni del 25 gennaio 2006 che ne hanno decretato definitivamente la trasformazione da movimento sociale e religioso a partito politico incaricato di guidare il governo palestinese; 3. Descrivere l’evoluzione che il Movimento di Resistenza Islamica ha avuto una volta giunto al governo nella fase iniziale di scontro con lo storico rivale al-Fatāh e nel continuo confronto/lotta con lo Stato di Israele fino ad arrivare alla pubblicazione di uno Statuto aggiornato che ha modificato il carattere iniziale di Ḥamās. La tesi di partenza di questo progetto di ricerca è quella che il Movimento di Resistenza Islamica ha subito in realtà una netta evoluzione e trasformazione del suo messaggio e dei suoi obiettivi iniziali discostandosi da quanto espresso dallo Statuto iniziale e dovendo ‘conformarsi’ alle dinamiche politiche interne e internazionali per poter far fronte sia alla lotta interna con i rivali politici interni alla Palestina sia al conflitto con lo Stato di Israele. Una evoluzione quella di Ḥamās che ha reso il Movimento molto simile a quei rivali politici accusati di corruzione da cui inizialmente si voleva discostare e che decreta un parziale se non totale fallimento del Movimento di Resistenza Islamica sottolineando ancora una volta come all’interno dei territori palestinesi manchi una forza politica in grado di guidare il popolo palestinese verso un miglioramento della propria condizione socioeconomica e politica e che non sia costretta a scendere a continui compromessi e ad essere imbrigliata nei giochi di potere che hanno caratterizzato la Palestina degli ultimi 50 anni. Lo studio fornisce una rassegna della storia dell’inizio del movimento di Hamàs che ha le sue radici nella fratellanza musulmana in Egitto, lanciata dagli anni trenta da Hassan Al Bannà, a cui seguirà Sayyid Qutb.
2020
Italiano
STASOLLA, MARIA GIOVANNA
Università degli Studi di Roma "Tor Vergata"
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/296445
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIROMA2-296445