Clima, ambiente e uomo si influenzano in modo reciproco: il cambiamento del paesaggio culturale avviene in risposta al cambiamento climatico e lo sviluppo delle società  umane influisce sul clima e modifica il paesaggio e gli ecosistemi. La tesi si colloca all'interno del progetto SUCCESSO-TERRA (Società  Umane, Cambiamenti Climatico-ambientali e Sfruttamento/Sostenibilità  delle risorse durante l'Olocene medio in Pianura Padana. Il caso delle Terramare), che affronta attraverso una prospettiva interdisciplinare la relazione tra clima, ambiente e uomo con focus sulla civiltà  delle Terramare (1550 - 1170 a.C.). La civiltà  terramaricola, che visse in Pianura Padana trasformandone profondamente il paesaggio, dopo un lungo periodo di crescita e sviluppo demografico, subisce un declino improvviso causato probabilmente dallo sfruttamento intensivo delle risorse e dalla contemporanea crisi idrica e climatica. Questi fattori ne rendono lo studio estremamente attuale. Nel 2018, durante la trentacinquesima campagna di scavo nella Terramara S. Rosa di Poviglio (RE) sono state eseguite tre perforazioni a carotaggio continuo a Nord del sito archeologico con lo scopo di raccogliere dati utili alla ricostruzione ambientale dell'area nel corso degli ultimi 11,000 anni (Olocene) attraverso l'analisi palinologica. Il polline che si deposita a terra strato dopo strato ਠinfatti in grado di fornire informazioni sulla copertura vegetale di un territorio e sui cambiamenti indotti in tale copertura da varie cause, climatiche o antropiche. Questa tesi si occupa dell'analisi dei campioni pollinici dei tre carotaggi cronologicamente successivi all'Età  del Bronzo. Le analisi polliniche documentano la presenza di estese aree umide caratterizzate dai igrofite erbacee, quali Cyperaceae, e alberi dei boschi igrofili, soprattutto Salix e Alnus. Gli elementi del querceto misto, con Quercus, Acer, Carpinus betulus e Corylus, si mantengono pi๠contenuti suggerendo che i boschi non fossero molto estesi. I segni delle attività  antropiche sono indicati in particolare dal polline di cereali (Hordeum e A/T gruppi) e da quello delle Cichorieae, la cui combinazione suggerisce la presenza di pascoli alternati a campi coltivati.

AGROSISTEMA E SVILUPO SOSTENIBILE: Il polline come indicatore di attività  antropiche da carotaggi offsite

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2019

Abstract

Clima, ambiente e uomo si influenzano in modo reciproco: il cambiamento del paesaggio culturale avviene in risposta al cambiamento climatico e lo sviluppo delle società  umane influisce sul clima e modifica il paesaggio e gli ecosistemi. La tesi si colloca all'interno del progetto SUCCESSO-TERRA (Società  Umane, Cambiamenti Climatico-ambientali e Sfruttamento/Sostenibilità  delle risorse durante l'Olocene medio in Pianura Padana. Il caso delle Terramare), che affronta attraverso una prospettiva interdisciplinare la relazione tra clima, ambiente e uomo con focus sulla civiltà  delle Terramare (1550 - 1170 a.C.). La civiltà  terramaricola, che visse in Pianura Padana trasformandone profondamente il paesaggio, dopo un lungo periodo di crescita e sviluppo demografico, subisce un declino improvviso causato probabilmente dallo sfruttamento intensivo delle risorse e dalla contemporanea crisi idrica e climatica. Questi fattori ne rendono lo studio estremamente attuale. Nel 2018, durante la trentacinquesima campagna di scavo nella Terramara S. Rosa di Poviglio (RE) sono state eseguite tre perforazioni a carotaggio continuo a Nord del sito archeologico con lo scopo di raccogliere dati utili alla ricostruzione ambientale dell'area nel corso degli ultimi 11,000 anni (Olocene) attraverso l'analisi palinologica. Il polline che si deposita a terra strato dopo strato ਠinfatti in grado di fornire informazioni sulla copertura vegetale di un territorio e sui cambiamenti indotti in tale copertura da varie cause, climatiche o antropiche. Questa tesi si occupa dell'analisi dei campioni pollinici dei tre carotaggi cronologicamente successivi all'Età  del Bronzo. Le analisi polliniche documentano la presenza di estese aree umide caratterizzate dai igrofite erbacee, quali Cyperaceae, e alberi dei boschi igrofili, soprattutto Salix e Alnus. Gli elementi del querceto misto, con Quercus, Acer, Carpinus betulus e Corylus, si mantengono pi๠contenuti suggerendo che i boschi non fossero molto estesi. I segni delle attività  antropiche sono indicati in particolare dal polline di cereali (Hordeum e A/T gruppi) e da quello delle Cichorieae, la cui combinazione suggerisce la presenza di pascoli alternati a campi coltivati.
2019
it
Dipartimento di Scienze della Vita
Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/301500
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIMORE-301500