Obiettivo: identificare i correlati neuroanatomici di "modalità  di variazione" o "fattori" che spieghino la variabilità  di sintomi psico-comportamentali nella demenza frontotemporale (FTD) utilizzando un approccio di imaging multimodale. Finora vari studi hanno indagato alterazioni comportamentali singolarmente o rappruppandole, ma correlandole di volta in volta o con aree di atrofia cerebrale per dati strutturali di risonanza magnetica, o con l'ipometabolismo dimostrato da immagini FDG-PET, ma mai con un approccio multimodale. Materiali: sono stati analizzati dati di imaging e comportamentali di 93 pazienti con FTD acquisiti all'NIH. Tali pazienti sono stati sottoposti a un'estesa valutazione neuropsicologica, comprendente diverse scale di misurazione di variabili psico-comportamentali, come UCLA NPI, FrSBe, Neurobehavioral rating scale, e a una risonanza magnetica pesata in T1 e una FDG-PET. Metodi: abbiamo usato una factor analysis su dati comportamentali per identificare "modalità  di variazione" dei sintomi psico-comportamentali potenzialmente indicanti un limitato numero di comuni substrati neurobiologici nel nostro campione di pazienti con FTD. Le modalità  identificate sono state poi correlate con la variabilità  cerebrale intersoggettiva utilizzando un nuovo metodo di fusione applicato a mappe volumetriche di sostanza grigia e immagini funzionali rispecchianti il metabolismo glucidico, ottenute con gli strumenti della FMRIB Software Library (FSL-VBM). Risultati: un fattore legato a una riduzione dell'interazione emozionale/cognitiva (comprendente scores di apatia, disfunzione esecutiva e comportamento ritirato) ha mostrato una correlazione col volume e la funzione del cingolo anteriore destro e della corteccia orbito-frontale. Un fattore che esprime la variabilità  del mutacismo in contrasto con un continuum di disinibizione/euforia ਠstato associato con una disfunzione della corteccia motoria primaria destra. Un fattore legato alla presenza di allucinazioni/illusioni/essere sospettosi ਠstato associato con una disfunzione dell'insula anteriore destra. Discussione: i nostri risultati sono a supporto di una specifica associazione tra sintomi psico-comportamentali e una disfunzione frontale destra. Conclusione: la variabilità  dei sintomi psico-comportamentali in pazienti con FTD puಠessere spiegate da 3 maggiori "fattori", ognuno associato a una variabilità  strutturale/funzionale intersoggettiva del lobo frontale destro.

Correlati neuro-anatomici dei disturbi comportamentali nella demenza frontotemporale

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2019

Abstract

Obiettivo: identificare i correlati neuroanatomici di "modalità  di variazione" o "fattori" che spieghino la variabilità  di sintomi psico-comportamentali nella demenza frontotemporale (FTD) utilizzando un approccio di imaging multimodale. Finora vari studi hanno indagato alterazioni comportamentali singolarmente o rappruppandole, ma correlandole di volta in volta o con aree di atrofia cerebrale per dati strutturali di risonanza magnetica, o con l'ipometabolismo dimostrato da immagini FDG-PET, ma mai con un approccio multimodale. Materiali: sono stati analizzati dati di imaging e comportamentali di 93 pazienti con FTD acquisiti all'NIH. Tali pazienti sono stati sottoposti a un'estesa valutazione neuropsicologica, comprendente diverse scale di misurazione di variabili psico-comportamentali, come UCLA NPI, FrSBe, Neurobehavioral rating scale, e a una risonanza magnetica pesata in T1 e una FDG-PET. Metodi: abbiamo usato una factor analysis su dati comportamentali per identificare "modalità  di variazione" dei sintomi psico-comportamentali potenzialmente indicanti un limitato numero di comuni substrati neurobiologici nel nostro campione di pazienti con FTD. Le modalità  identificate sono state poi correlate con la variabilità  cerebrale intersoggettiva utilizzando un nuovo metodo di fusione applicato a mappe volumetriche di sostanza grigia e immagini funzionali rispecchianti il metabolismo glucidico, ottenute con gli strumenti della FMRIB Software Library (FSL-VBM). Risultati: un fattore legato a una riduzione dell'interazione emozionale/cognitiva (comprendente scores di apatia, disfunzione esecutiva e comportamento ritirato) ha mostrato una correlazione col volume e la funzione del cingolo anteriore destro e della corteccia orbito-frontale. Un fattore che esprime la variabilità  del mutacismo in contrasto con un continuum di disinibizione/euforia ਠstato associato con una disfunzione della corteccia motoria primaria destra. Un fattore legato alla presenza di allucinazioni/illusioni/essere sospettosi ਠstato associato con una disfunzione dell'insula anteriore destra. Discussione: i nostri risultati sono a supporto di una specifica associazione tra sintomi psico-comportamentali e una disfunzione frontale destra. Conclusione: la variabilità  dei sintomi psico-comportamentali in pazienti con FTD puಠessere spiegate da 3 maggiori "fattori", ognuno associato a una variabilità  strutturale/funzionale intersoggettiva del lobo frontale destro.
2019
it
Dipartimento di Scienze Biomediche, Metaboliche e Neuroscienze
Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
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Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIMORE-301550