Sebbene negli ultimi anni il trattamento medico-chirurgico sia drasticamente migliorato, l'endocardite infettiva ਠconsiderata tutt'oggi una grave patologia, con una mortalità potenziale che si avvicina al 50%. àˆ stato dimostrato che l'intervento chirurgico ha migliorato significativamente la sopravvivenza a breve e a lungo termine rispetto al solo trattamento medico. Indicazioni comuni per la chirurgia comprendono l'insufficienza cardiaca refrattaria alla terapia medica, diffusione dell'infezione con estensione perianulare, organismi multi-resistenti, ricorrenti eventi embolici e presenza di materiale protesico. Inoltre, il timing chirurgico ਠessenziale per il successo della terapia ed ਠfattore di controversie in letteratura, dove negli ultimi anni si ਠcercato, sempre con maggiore frequenza, di intervenire precocemente in caso di febbre persistente alla terapia antibiotica, ampie vegetazioni, importante disfunzione valvolare o presenza di complicanze perivalvolari. L'American College of Cardiology / American Heart Association (ACC / AHA) raccomanda un intervento chirurgico precoce per i pazienti con embolie ricorrenti e vegetazione persistente (classe IIa); viceversa, le linee guida europee suggeriscono un intervento chirurgico precoce con indicazione di classe II b per pazienti con vegetazioni > 1,5 cm. I progressi dell'imaging cardiovascolare e in particolare della TTE e TEE, hanno portato a diagnosi tempestive e al miglioramento della gestione chirurgica dei pazienti. Con il presente studio si ਠinteso analizzare le caratteristiche pre-,intra- e post operatorie dei pazienti che incidono negativamente sulla mortalità a breve e a lungo termine, al fine di migliorare la loro gestione e ottimizzare il timing chirurgico. Inoltre, l'analisi condotta ha l'obiettivo di stabilire quale tipo di intervento chirurgico sia preferibile effettuare - se di tipo sostitutivo o riparativo - e quale tipologia di valvole cardiache presentano una sopravvivenza migliore a lungo termine.
ENDOCARDITE INFETTIVA SU VALVOLA NATIVA E PROTESICA: 13 ANNI DI FOLLOW-UP DI CHIRURGIA SOSTITUTIVA E RIPARATIVA.
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2020
Abstract
Sebbene negli ultimi anni il trattamento medico-chirurgico sia drasticamente migliorato, l'endocardite infettiva ਠconsiderata tutt'oggi una grave patologia, con una mortalità potenziale che si avvicina al 50%. àˆ stato dimostrato che l'intervento chirurgico ha migliorato significativamente la sopravvivenza a breve e a lungo termine rispetto al solo trattamento medico. Indicazioni comuni per la chirurgia comprendono l'insufficienza cardiaca refrattaria alla terapia medica, diffusione dell'infezione con estensione perianulare, organismi multi-resistenti, ricorrenti eventi embolici e presenza di materiale protesico. Inoltre, il timing chirurgico ਠessenziale per il successo della terapia ed ਠfattore di controversie in letteratura, dove negli ultimi anni si ਠcercato, sempre con maggiore frequenza, di intervenire precocemente in caso di febbre persistente alla terapia antibiotica, ampie vegetazioni, importante disfunzione valvolare o presenza di complicanze perivalvolari. L'American College of Cardiology / American Heart Association (ACC / AHA) raccomanda un intervento chirurgico precoce per i pazienti con embolie ricorrenti e vegetazione persistente (classe IIa); viceversa, le linee guida europee suggeriscono un intervento chirurgico precoce con indicazione di classe II b per pazienti con vegetazioni > 1,5 cm. I progressi dell'imaging cardiovascolare e in particolare della TTE e TEE, hanno portato a diagnosi tempestive e al miglioramento della gestione chirurgica dei pazienti. Con il presente studio si ਠinteso analizzare le caratteristiche pre-,intra- e post operatorie dei pazienti che incidono negativamente sulla mortalità a breve e a lungo termine, al fine di migliorare la loro gestione e ottimizzare il timing chirurgico. Inoltre, l'analisi condotta ha l'obiettivo di stabilire quale tipo di intervento chirurgico sia preferibile effettuare - se di tipo sostitutivo o riparativo - e quale tipologia di valvole cardiache presentano una sopravvivenza migliore a lungo termine.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/301642
URN:NBN:IT:UNIMORE-301642