Lo studio dell'ergonomia di fabbrica mediante metodi di Realtà  Virtuale Immersiva quali visori 3D e strumenti di motion capture ha permesso di sviluppare una nuova metodologia di analisi che ਠstata confrontata, mediante calcolo dei medesimi indici di comfort, con gli strumenti classici di analisi dell'ergonomia, rivelando limiti e vantaggi delle due modalità  di analisi. La problematica principale da cui nasce l'esigenza di tale ricerca ਠstata la necessità  di mostrare possibili criticità  di progettazione a monte della realizzazione di macchine per l'agricoltura. In dettaglio, si ਠpartiti da un'analisi delle fasi di assemblaggio prodotto potenzialmente rischiose per l'operatore; l'obiettivo ਠstato mettere in luce in anticipo tali fasi, al fine di migliorare il prodotto in progetto e le modalità  di assemblaggio di quest'ultimo, mediante una revisione in fase di progettazione del prodotto. La metodologia messa a punto si basa sull'utilizzo di software di Virtual Reality (VR) che permettono all'operatore di simulare la fase di assemblaggio come in stabilimento, coinvolgendo principalmente la sfera sensoriale visiva. Sono stati impiegati strumenti per la creazione di scenari di fabbrica quali Unity 3D, per mezzo del quale ਠstato possibile costruire una scena virtuale quanto pi๠realistica possibile, che permettesse di immedesimare l'operatore nell'atto di assemblare un prodotto come se si trovasse all'interno del layout di montaggio in fabbrica, mediante l'utilizzo di un caschetto per VR. Uno strumento hardware di fondamentale importanza in questo studio ਠstato il pacchetto di sensori inerziali con annessa base station di Xsens che ha permesso di rilevare gli angoli di comfort delle varie fasi di assemblaggio prodotto. L'analisi ergonomica, conclusa tramite calcolo di indici di comfort, ha mostrato come la metodologia classica sia altamente sensibile ad errori di valutazione legati alla soggettività  di chi svolge l'analisi, mentre la nuova metodologia ਠrisultata nettamente pi๠precisa, in quanto gli angoli di comfort rilevati rappresentavano fedelmente la postura dell'operatore in fase di assemblaggio.

Utilizzo degli strumenti di Realtà  Virtuale Immersiva per il virtual manufacturing e l'ergonomia di fabbrica

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2019

Abstract

Lo studio dell'ergonomia di fabbrica mediante metodi di Realtà  Virtuale Immersiva quali visori 3D e strumenti di motion capture ha permesso di sviluppare una nuova metodologia di analisi che ਠstata confrontata, mediante calcolo dei medesimi indici di comfort, con gli strumenti classici di analisi dell'ergonomia, rivelando limiti e vantaggi delle due modalità  di analisi. La problematica principale da cui nasce l'esigenza di tale ricerca ਠstata la necessità  di mostrare possibili criticità  di progettazione a monte della realizzazione di macchine per l'agricoltura. In dettaglio, si ਠpartiti da un'analisi delle fasi di assemblaggio prodotto potenzialmente rischiose per l'operatore; l'obiettivo ਠstato mettere in luce in anticipo tali fasi, al fine di migliorare il prodotto in progetto e le modalità  di assemblaggio di quest'ultimo, mediante una revisione in fase di progettazione del prodotto. La metodologia messa a punto si basa sull'utilizzo di software di Virtual Reality (VR) che permettono all'operatore di simulare la fase di assemblaggio come in stabilimento, coinvolgendo principalmente la sfera sensoriale visiva. Sono stati impiegati strumenti per la creazione di scenari di fabbrica quali Unity 3D, per mezzo del quale ਠstato possibile costruire una scena virtuale quanto pi๠realistica possibile, che permettesse di immedesimare l'operatore nell'atto di assemblare un prodotto come se si trovasse all'interno del layout di montaggio in fabbrica, mediante l'utilizzo di un caschetto per VR. Uno strumento hardware di fondamentale importanza in questo studio ਠstato il pacchetto di sensori inerziali con annessa base station di Xsens che ha permesso di rilevare gli angoli di comfort delle varie fasi di assemblaggio prodotto. L'analisi ergonomica, conclusa tramite calcolo di indici di comfort, ha mostrato come la metodologia classica sia altamente sensibile ad errori di valutazione legati alla soggettività  di chi svolge l'analisi, mentre la nuova metodologia ਠrisultata nettamente pi๠precisa, in quanto gli angoli di comfort rilevati rappresentavano fedelmente la postura dell'operatore in fase di assemblaggio.
2019
it
Dipartimento di Ingegneria "Enzo Ferrari"
Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/301952
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIMORE-301952