Lo studio ha preso in considerazione l'interazione che la cofilina umana, nella sua forma nativa e in una sua mutante fosfomimetico S3D, ha con lo ione rameico al fine di poter comprendere l'influenza che questo ha nella formazione delle placche amiloidiche simili a quelle identificabili in pazienti aventi cardiopatie. Sono stati presi in considerazioni anche altri ioni come lo Zn,Fe,Al,Cd, Co,Ni,Al. per studiare come la cofilina reagisca in presenza di ioni fisiologicamente presenti nell'organismo come quelli tossici o presenti a causa dello svilupparsi di malattia, come l'Al per l'alzheimer. Le tecniche di analisi usate sono state: la spettroscopia di fluorescenza, la spettroscopia uv-vis,il dicroismo circolare e tecniche elettrochimiche. La spettroscopia di fluorescenza si basa sulla presenza di Trp nella proteina in grado di flurescere ed ਠstato utile per la determinazione dello stato di aggregazione della proteina. La spettroscopia UV-vis per determinare il tipo di coordinazione degli ioni metallici . il dicroismo circolare per determinare dalla percentuale di struttura secondaria in cui si presenta la proteina e infine le tecniche elettrochimiche per studiare il processo redox degli ioni interagenti con le proteine. Tutte le tecniche sono state applicate sia alla forma nativa sia a quella mutata per confrontarne reattività  e proprietà  in associazione con i diversi ioni metallici.

Studio dell'interazione tra la cofilina umana e lo ione rameico

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2019

Abstract

Lo studio ha preso in considerazione l'interazione che la cofilina umana, nella sua forma nativa e in una sua mutante fosfomimetico S3D, ha con lo ione rameico al fine di poter comprendere l'influenza che questo ha nella formazione delle placche amiloidiche simili a quelle identificabili in pazienti aventi cardiopatie. Sono stati presi in considerazioni anche altri ioni come lo Zn,Fe,Al,Cd, Co,Ni,Al. per studiare come la cofilina reagisca in presenza di ioni fisiologicamente presenti nell'organismo come quelli tossici o presenti a causa dello svilupparsi di malattia, come l'Al per l'alzheimer. Le tecniche di analisi usate sono state: la spettroscopia di fluorescenza, la spettroscopia uv-vis,il dicroismo circolare e tecniche elettrochimiche. La spettroscopia di fluorescenza si basa sulla presenza di Trp nella proteina in grado di flurescere ed ਠstato utile per la determinazione dello stato di aggregazione della proteina. La spettroscopia UV-vis per determinare il tipo di coordinazione degli ioni metallici . il dicroismo circolare per determinare dalla percentuale di struttura secondaria in cui si presenta la proteina e infine le tecniche elettrochimiche per studiare il processo redox degli ioni interagenti con le proteine. Tutte le tecniche sono state applicate sia alla forma nativa sia a quella mutata per confrontarne reattività  e proprietà  in associazione con i diversi ioni metallici.
2019
it
Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche
Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/301997
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIMORE-301997