Ogni 55 secondi si svolge una partita di calcio (FIGC, 2021). Questo dato inquadra molto bene il fenomeno del calcio non solo da una prospettiva ludico-sportiva, ma anche dal punto di vista sociale, economico e giuridico. Sebbene lo sport sia stato riconosciuto come uno strumento fondamentale per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Dai & Menhas, 2020), il settore sportivo non ha ancora integrato pratiche strategiche orientate alla sostenibilità (Fernández-Villarino, 2021) e all’etica. In particolare, il comportamento non etico nel calcio rappresenta una problematica sempre più evidente e radicata nella cultura delle associazioni, federazioni e club, sia professionali che dilettantistici (Bell-Laroche et al., 2014; DeSensi & Rosenberg, 2010). Uno dei problemi principali riguarda corruzione e frode, frequenti ai vertici della governance del calcio (FIFA, 2016). Tra gli altri aspetti più controversi vi è il fenomeno delle plusvalenze (Franceschini e Giuffrè, 2023), ovvero la rivalutazione del valore dei giocatori nelle transazioni tra club. Sebbene si tratti di una pratica legittima e diffusa, l'uso distorto di questo strumento ha suscitato numerose critiche, alimentando il dibattito su eventuali abusi volti a migliorare artificialmente i bilanci societari e sollevando interrogativi sulle pratiche finanziarie adottate per rispettare le normative imposte dagli Organismi di Vigilanza, come la Covisoc in Italia. Queste problematiche incidono chiaramente sull’etica sportiva, ponendo interrogativi sulla competitività e sulla lealtà nel mondo del calcio. Di fronte a queste criticità, emerge la necessità di un ripensamento della governance calcistica, affinché le società non si limitino solamente alla compliance normativa, ma adottino principi etici più elevati, ispirati a trasparenza, responsabilità e integrità. L’analisi di queste tematiche è fondamentale non solo per comprendere le dinamiche economiche di un settore in continua evoluzione, ma anche per promuovere una gestione più equa e sostenibile del calcio professionistico. Solo attraverso un'adeguata regolamentazione e una maggiore trasparenza sarà possibile garantire la credibilità di un sistema che, oltre a essere un intrattenimento globale, 3 rappresenta un elemento caratterizzante del tessuto economico e sociale globale. Per comprendere le dinamiche che caratterizzano la governance delle società calcistiche occorre comprendere come queste si sono evolute nel corso del tempo. Negli ultimi decenni, il calcio si è trasformato da semplice disciplina sportiva a industria globale, con una crescente finanziarizzazione che ha modificato la gestione dei club, gli investimenti e le strategie economiche. La figura del praticante-associato, mosso principalmente dalla passione sportiva, ha lasciato il posto all’atleta professionista, che non è più un membro di un’associazione sportiva tradizionale, ma un lavoratore retribuito per la sua prestazione atletica. Questa evoluzione ha reso necessaria una revisione normativa per adeguarsi alle nuove esigenze economiche e professionali. L’obiettivo è garantire un quadro giuridico che tuteli sia gli atleti sia le società, regolamentando in modo chiaro i diritti, i doveri e le modalità di collaborazione tra le parti. Il presente lavoro di ricerca esamina la figura dell’atleta professionista nel calcio, con particolare attenzione ai trasferimenti dei giocatori e alle plusvalenze generate da tali operazioni. I trasferimenti non solo incidono sul successo sportivo delle squadre, ma hanno profonde implicazioni economiche, spesso sfruttate per migliorare artificialmente i bilanci e rispettare i requisiti di sostenibilità finanziaria imposti dalle normative. Nell’industria del calcio, il tema della responsabilità e delle plusvalenze sta assumendo una rilevanza sempre maggiore, soprattutto nell’attuale contesto socio economico in cui la letteratura manageriale (Rohde & Breuer, 2017; Neri et al., 2023; Házi & Tóth, 2024) sta approfondendo questi temi; sembra infatti che l’industria del calcio sia sempre più lontana dai temi della responsabilità sociale, ambientale e di governance e tenda a caratterizzarsi per comportamenti solo apparentemente etici e quindi solo legal compliance e non realmente ethical compliance. Dunque, un aspetto fondamentale di questa ricerca riguarda il ruolo delle plusvalenze nel rispetto dei requisiti di bilancio imposti dalla Covisoc, la Commissione di Vigilanza sulle Società di Calcio Professionistiche. Questo organismo, parte della Federazione Italiana Giuoco Calcio, monitora la 4 situazione finanziaria dei club per garantire la trasparenza economica e la sostenibilità del sistema. Tuttavia, la prassi di registrare aumenti di valore artificiosi nelle cessioni dei giocatori solleva interrogativi etici: sebbene legalmente ammissibili, queste operazioni sono moralmente giustificabili? Dunque, il presente lavoro intende rispondere alle seguenti domande di ricerca: Per rispondere alle domande di ricerca, si adotta un’analisi di tipo qualitativo, basato sullo studio di alcuni casi aziendali di alcuni dei più importanti club internazionali. L’approfondimento delle pratiche finanziarie adottate da queste società consentirà di valutare l’impatto delle plusvalenze sui bilanci, sulle strategie di mercato e sull’etica aziendale, fornendo un contributo significativo alla letteratura esistente sulla gestione economica del calcio professionistico. L’analisi della responsabilità delle società calcistiche non può prescindere dal contesto più ampio della sostenibilità finanziaria e della governance sportiva. La crescente attenzione verso i criteri ESG impone una riflessione su come i club possano coniugare successo economico e responsabilità sociale, evitando pratiche elusive e poco trasparenti. Il presente studio si propone quindi di esplorare le sfide etiche legate all’uso delle plusvalenze, offrendo una visione critica basata su evidenze empiriche delle dinamiche economiche che regolano il calcio contemporaneo che consente di cogliere il tema dell’ethical e del legal compliance nell’industria calcistica. La presente ricerca è strutturata come segue. Il primo capitolo offre una panoramica dell’evoluzione storica del calcio, analizzandone la trasformazione da fenomeno sportivo a vera e propria industria 5 globale. Viene esaminato il passaggio delle società calcistiche da associazioni a società per azioni, con particolare attenzione alle normative di riferimento, tra cui la Legge 91 del 1981, il Decreto Legislativo 23 del 2011 e le regolamentazioni sul Financial Fair Play introdotte dalla UEFA. Inoltre, si approfondisce il ruolo delle pratiche ESG (environmental, social, governance), evidenziando come i club siano sempre più chiamati a coniugare competitività economica e sostenibilità sociale, riducendo l’impatto ambientale e promuovendo standard etici di trasparenza e governance. Il secondo capitolo presenta lo stato dell’arte della letteratura in ambito giuridico, manageriale e aziendale. La ricerca manageriale si è ampiamente concentrata sulla gestione finanziaria dei club calcistici, analizzando il bilanciamento tra esigenze economiche e obiettivi sportivi (Grundy, 2004; Martín-Magdalena et al., 2024; Emery & Weed, 2006). Un filone di studi rilevante riguarda la costruzione del brand delle società calcistiche, il coinvolgimento dei tifosi e il ruolo delle sponsorizzazioni, nonché la gestione delle risorse umane, fondamentale per il successo delle squadre (Richelieu et al., 2011; Anagnostopoulos et al., 2018; Lord, 2018). La letteratura sulla governance sportiva ha invece approfondito la struttura organizzativa dei club, il coinvolgimento dei tifosi nella gestione, i modelli proprietari e i meccanismi di controllo interni ed esterni (Acero et al., 2017; Llopis-Goig, 2014; Ruta et al., 2020; Hamil et al., 2004). Parallelamente, la letteratura giuridica si è focalizzata sulle normative che regolano le operazioni finanziarie dei club, i trasferimenti dei giocatori, i limiti di bilancio e le sanzioni disciplinari imposte dagli organi di regolamentazione come FIFA e UEFA (Lembo 2011; Ioannidis, 2019; Bastianon & Colucci, 2024). Un'area di particolare interesse è quella della contrattualistica sportiva, che comprende le clausole di rescissione, i diritti di formazione e il ruolo degli agenti dei giocatori. Infine, un ulteriore ambito di studio riguarda i diritti televisivi e le sponsorizzazioni, aspetti chiave delle entrate dei club, regolati da accordi contrattuali specifici tra squadre ed emittenti televisive o partner commerciali. 6 Il terzo capitolo illustra il disegno di ricerca e la metodologia adottata. Lo studio si basa su un’analisi qualitativa fondata sull’approccio dei casi studio, una metodologia ampiamente utilizzata in diverse discipline, tra cui economia, management, diritto e salute. Secondo Yin (2009), il metodo dei casi studio consente di approfondire fenomeni complessi nel loro contesto reale, offrendo una prospettiva dettagliata sulle dinamiche che li caratterizzano. Nel quarto capitolo vengono analizzati i casi di studio di alcuni dei principali club calcistici internazionali, con l’obiettivo di comprendere il ruolo delle plusvalenze nella gestione finanziaria delle società. Il campione selezionato include il Real Madrid, il FC Barcelona, la Juventus FC, l’AC Milan e il Paris Saint-Germain, club noti per la loro rilevanza storica, economica e sportiva. L’analisi si concentra sulle strategie adottate da queste società nella compravendita dei giocatori e sulle implicazioni finanziarie, regolatorie ed etiche derivanti dalle operazioni di mercato. La ricerca si conclude con la sintesi dei principali risultati emersi dall’indagine e con una riflessione sulle prospettive future. In particolare, viene evidenziato come le plusvalenze derivanti dai trasferimenti dei calciatori siano influenzate da fattori comuni, tra cui la performance degli atleti, la domanda di mercato, la scadenza dei contratti e il contesto economico dei club. Lo studio fornisce così un contributo alla comprensione del fenomeno, offrendo spunti per una regolamentazione più trasparente e sostenibile del mercato calcistico.
L’industria del calcio in trasformazione tra legal ed ethical compliance
RAMAGLIA, MARIO
2025
Abstract
Ogni 55 secondi si svolge una partita di calcio (FIGC, 2021). Questo dato inquadra molto bene il fenomeno del calcio non solo da una prospettiva ludico-sportiva, ma anche dal punto di vista sociale, economico e giuridico. Sebbene lo sport sia stato riconosciuto come uno strumento fondamentale per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Dai & Menhas, 2020), il settore sportivo non ha ancora integrato pratiche strategiche orientate alla sostenibilità (Fernández-Villarino, 2021) e all’etica. In particolare, il comportamento non etico nel calcio rappresenta una problematica sempre più evidente e radicata nella cultura delle associazioni, federazioni e club, sia professionali che dilettantistici (Bell-Laroche et al., 2014; DeSensi & Rosenberg, 2010). Uno dei problemi principali riguarda corruzione e frode, frequenti ai vertici della governance del calcio (FIFA, 2016). Tra gli altri aspetti più controversi vi è il fenomeno delle plusvalenze (Franceschini e Giuffrè, 2023), ovvero la rivalutazione del valore dei giocatori nelle transazioni tra club. Sebbene si tratti di una pratica legittima e diffusa, l'uso distorto di questo strumento ha suscitato numerose critiche, alimentando il dibattito su eventuali abusi volti a migliorare artificialmente i bilanci societari e sollevando interrogativi sulle pratiche finanziarie adottate per rispettare le normative imposte dagli Organismi di Vigilanza, come la Covisoc in Italia. Queste problematiche incidono chiaramente sull’etica sportiva, ponendo interrogativi sulla competitività e sulla lealtà nel mondo del calcio. Di fronte a queste criticità, emerge la necessità di un ripensamento della governance calcistica, affinché le società non si limitino solamente alla compliance normativa, ma adottino principi etici più elevati, ispirati a trasparenza, responsabilità e integrità. L’analisi di queste tematiche è fondamentale non solo per comprendere le dinamiche economiche di un settore in continua evoluzione, ma anche per promuovere una gestione più equa e sostenibile del calcio professionistico. Solo attraverso un'adeguata regolamentazione e una maggiore trasparenza sarà possibile garantire la credibilità di un sistema che, oltre a essere un intrattenimento globale, 3 rappresenta un elemento caratterizzante del tessuto economico e sociale globale. Per comprendere le dinamiche che caratterizzano la governance delle società calcistiche occorre comprendere come queste si sono evolute nel corso del tempo. Negli ultimi decenni, il calcio si è trasformato da semplice disciplina sportiva a industria globale, con una crescente finanziarizzazione che ha modificato la gestione dei club, gli investimenti e le strategie economiche. La figura del praticante-associato, mosso principalmente dalla passione sportiva, ha lasciato il posto all’atleta professionista, che non è più un membro di un’associazione sportiva tradizionale, ma un lavoratore retribuito per la sua prestazione atletica. Questa evoluzione ha reso necessaria una revisione normativa per adeguarsi alle nuove esigenze economiche e professionali. L’obiettivo è garantire un quadro giuridico che tuteli sia gli atleti sia le società, regolamentando in modo chiaro i diritti, i doveri e le modalità di collaborazione tra le parti. Il presente lavoro di ricerca esamina la figura dell’atleta professionista nel calcio, con particolare attenzione ai trasferimenti dei giocatori e alle plusvalenze generate da tali operazioni. I trasferimenti non solo incidono sul successo sportivo delle squadre, ma hanno profonde implicazioni economiche, spesso sfruttate per migliorare artificialmente i bilanci e rispettare i requisiti di sostenibilità finanziaria imposti dalle normative. Nell’industria del calcio, il tema della responsabilità e delle plusvalenze sta assumendo una rilevanza sempre maggiore, soprattutto nell’attuale contesto socio economico in cui la letteratura manageriale (Rohde & Breuer, 2017; Neri et al., 2023; Házi & Tóth, 2024) sta approfondendo questi temi; sembra infatti che l’industria del calcio sia sempre più lontana dai temi della responsabilità sociale, ambientale e di governance e tenda a caratterizzarsi per comportamenti solo apparentemente etici e quindi solo legal compliance e non realmente ethical compliance. Dunque, un aspetto fondamentale di questa ricerca riguarda il ruolo delle plusvalenze nel rispetto dei requisiti di bilancio imposti dalla Covisoc, la Commissione di Vigilanza sulle Società di Calcio Professionistiche. Questo organismo, parte della Federazione Italiana Giuoco Calcio, monitora la 4 situazione finanziaria dei club per garantire la trasparenza economica e la sostenibilità del sistema. Tuttavia, la prassi di registrare aumenti di valore artificiosi nelle cessioni dei giocatori solleva interrogativi etici: sebbene legalmente ammissibili, queste operazioni sono moralmente giustificabili? Dunque, il presente lavoro intende rispondere alle seguenti domande di ricerca: Per rispondere alle domande di ricerca, si adotta un’analisi di tipo qualitativo, basato sullo studio di alcuni casi aziendali di alcuni dei più importanti club internazionali. L’approfondimento delle pratiche finanziarie adottate da queste società consentirà di valutare l’impatto delle plusvalenze sui bilanci, sulle strategie di mercato e sull’etica aziendale, fornendo un contributo significativo alla letteratura esistente sulla gestione economica del calcio professionistico. L’analisi della responsabilità delle società calcistiche non può prescindere dal contesto più ampio della sostenibilità finanziaria e della governance sportiva. La crescente attenzione verso i criteri ESG impone una riflessione su come i club possano coniugare successo economico e responsabilità sociale, evitando pratiche elusive e poco trasparenti. Il presente studio si propone quindi di esplorare le sfide etiche legate all’uso delle plusvalenze, offrendo una visione critica basata su evidenze empiriche delle dinamiche economiche che regolano il calcio contemporaneo che consente di cogliere il tema dell’ethical e del legal compliance nell’industria calcistica. La presente ricerca è strutturata come segue. Il primo capitolo offre una panoramica dell’evoluzione storica del calcio, analizzandone la trasformazione da fenomeno sportivo a vera e propria industria 5 globale. Viene esaminato il passaggio delle società calcistiche da associazioni a società per azioni, con particolare attenzione alle normative di riferimento, tra cui la Legge 91 del 1981, il Decreto Legislativo 23 del 2011 e le regolamentazioni sul Financial Fair Play introdotte dalla UEFA. Inoltre, si approfondisce il ruolo delle pratiche ESG (environmental, social, governance), evidenziando come i club siano sempre più chiamati a coniugare competitività economica e sostenibilità sociale, riducendo l’impatto ambientale e promuovendo standard etici di trasparenza e governance. Il secondo capitolo presenta lo stato dell’arte della letteratura in ambito giuridico, manageriale e aziendale. La ricerca manageriale si è ampiamente concentrata sulla gestione finanziaria dei club calcistici, analizzando il bilanciamento tra esigenze economiche e obiettivi sportivi (Grundy, 2004; Martín-Magdalena et al., 2024; Emery & Weed, 2006). Un filone di studi rilevante riguarda la costruzione del brand delle società calcistiche, il coinvolgimento dei tifosi e il ruolo delle sponsorizzazioni, nonché la gestione delle risorse umane, fondamentale per il successo delle squadre (Richelieu et al., 2011; Anagnostopoulos et al., 2018; Lord, 2018). La letteratura sulla governance sportiva ha invece approfondito la struttura organizzativa dei club, il coinvolgimento dei tifosi nella gestione, i modelli proprietari e i meccanismi di controllo interni ed esterni (Acero et al., 2017; Llopis-Goig, 2014; Ruta et al., 2020; Hamil et al., 2004). Parallelamente, la letteratura giuridica si è focalizzata sulle normative che regolano le operazioni finanziarie dei club, i trasferimenti dei giocatori, i limiti di bilancio e le sanzioni disciplinari imposte dagli organi di regolamentazione come FIFA e UEFA (Lembo 2011; Ioannidis, 2019; Bastianon & Colucci, 2024). Un'area di particolare interesse è quella della contrattualistica sportiva, che comprende le clausole di rescissione, i diritti di formazione e il ruolo degli agenti dei giocatori. Infine, un ulteriore ambito di studio riguarda i diritti televisivi e le sponsorizzazioni, aspetti chiave delle entrate dei club, regolati da accordi contrattuali specifici tra squadre ed emittenti televisive o partner commerciali. 6 Il terzo capitolo illustra il disegno di ricerca e la metodologia adottata. Lo studio si basa su un’analisi qualitativa fondata sull’approccio dei casi studio, una metodologia ampiamente utilizzata in diverse discipline, tra cui economia, management, diritto e salute. Secondo Yin (2009), il metodo dei casi studio consente di approfondire fenomeni complessi nel loro contesto reale, offrendo una prospettiva dettagliata sulle dinamiche che li caratterizzano. Nel quarto capitolo vengono analizzati i casi di studio di alcuni dei principali club calcistici internazionali, con l’obiettivo di comprendere il ruolo delle plusvalenze nella gestione finanziaria delle società. Il campione selezionato include il Real Madrid, il FC Barcelona, la Juventus FC, l’AC Milan e il Paris Saint-Germain, club noti per la loro rilevanza storica, economica e sportiva. L’analisi si concentra sulle strategie adottate da queste società nella compravendita dei giocatori e sulle implicazioni finanziarie, regolatorie ed etiche derivanti dalle operazioni di mercato. La ricerca si conclude con la sintesi dei principali risultati emersi dall’indagine e con una riflessione sulle prospettive future. In particolare, viene evidenziato come le plusvalenze derivanti dai trasferimenti dei calciatori siano influenzate da fattori comuni, tra cui la performance degli atleti, la domanda di mercato, la scadenza dei contratti e il contesto economico dei club. Lo studio fornisce così un contributo alla comprensione del fenomeno, offrendo spunti per una regolamentazione più trasparente e sostenibile del mercato calcistico.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/303845
URN:NBN:IT:UNIROMA1-303845