This research aims to investigate, through a socio- and ethno-semiotic disciplinary perspective, the gradual emergence within the social horizon of a new urban imaginary, shaped by the effects of the climate crisis and subsequently accelerated by those of the pandemic.It is argued that at the root of this change lies a collective and progressive acquisition of a qualitatively healthier ecological vision—one focused on new ways of experiencing and enhancing urban space. This vision has been further reinforced by the pandemic, whose effects have heightened awareness of the importance of nature within the urban environment, to be promoted as a social good.From this arise the premises of a new urban imaginary, expressed both in new ways of living and attributing meaning to public space and in renewed forms of coexistence with others. For this reason, the question of proxemics cannot but be involved in a semiotic study of a spatiality in transformation; indeed, it will be shown that the new ways of inhabiting and valorizing urban space have also fostered the emergence of new forms of social connection, establishing renewed criteria of distance and proximity.The focus of this research, therefore, is not confined solely to the spatial dimension of the new urban imaginary; rather, it is through this dimension that different and additional layers of meaning are revealed.

Questa ricerca ha come obiettivo quello di indagare attraverso una prospettiva disciplinare socioed etnosemiotica il graduale definirsi nell’orizzonte sociale di un nuovo immaginario urbano,maturato dagli effetti della crisi climatica e successivamente accelerato da quelli pandemici.Si sostiene che all’origine di questo cambiamento vi sia la progressiva acquisizione collettivadi una visione ecologica qualitativamente più sana, rivolta alle modalità di fruizione e valoriz-zazione dello spazio urbano. Tale visione è stata ulteriormente sostenuta da quanto provocatodalla pandemia, i cui effetti hanno accresciuto la consapevolezza dell’importanza della naturanello spazio urbano, da diffondere in qualità di bene sociale.Da ciò prendono forma i presupposti di un nuovo immaginario urbano, dispiegato sia in una di-versa modalità di vivere e significare lo spazio pubblico sia in rinnovate forme di convivenzacon l’altro. Per questa ragione, la questione prossemica non potrà che essere implicata in unostudio semiotico su una spazialità in trasformazione; si dimostrerà infatti che le nuove modalitàdi fruire e valorizzare lo spazio urbano hanno anche diffuso la possibilità di definire nuovilegami tra i soggetti, stabilendo rinnovati criteri di distanza e prossimità.L’oggetto della ricerca rivolto a un’analisi sugli effetti del nuovo immaginario urbano non verràcosì isolato unicamente alla questione spaziale ma al contrario, è rispetto ad essa che risulte-ranno implicate differenti e altre dimensioni del senso.

L’IMMAGINARIO URBANO DOPO LA SVOLTA NATURALI-STICA: RIPENSARE LA SPAZIALITÀ IN UNA SOCIETÀ IN TRASFORMAZIONE

FRANCO, Maria Giulia
2025

Abstract

This research aims to investigate, through a socio- and ethno-semiotic disciplinary perspective, the gradual emergence within the social horizon of a new urban imaginary, shaped by the effects of the climate crisis and subsequently accelerated by those of the pandemic.It is argued that at the root of this change lies a collective and progressive acquisition of a qualitatively healthier ecological vision—one focused on new ways of experiencing and enhancing urban space. This vision has been further reinforced by the pandemic, whose effects have heightened awareness of the importance of nature within the urban environment, to be promoted as a social good.From this arise the premises of a new urban imaginary, expressed both in new ways of living and attributing meaning to public space and in renewed forms of coexistence with others. For this reason, the question of proxemics cannot but be involved in a semiotic study of a spatiality in transformation; indeed, it will be shown that the new ways of inhabiting and valorizing urban space have also fostered the emergence of new forms of social connection, establishing renewed criteria of distance and proximity.The focus of this research, therefore, is not confined solely to the spatial dimension of the new urban imaginary; rather, it is through this dimension that different and additional layers of meaning are revealed.
4-nov-2025
Italiano
Questa ricerca ha come obiettivo quello di indagare attraverso una prospettiva disciplinare socioed etnosemiotica il graduale definirsi nell’orizzonte sociale di un nuovo immaginario urbano,maturato dagli effetti della crisi climatica e successivamente accelerato da quelli pandemici.Si sostiene che all’origine di questo cambiamento vi sia la progressiva acquisizione collettivadi una visione ecologica qualitativamente più sana, rivolta alle modalità di fruizione e valoriz-zazione dello spazio urbano. Tale visione è stata ulteriormente sostenuta da quanto provocatodalla pandemia, i cui effetti hanno accresciuto la consapevolezza dell’importanza della naturanello spazio urbano, da diffondere in qualità di bene sociale.Da ciò prendono forma i presupposti di un nuovo immaginario urbano, dispiegato sia in una di-versa modalità di vivere e significare lo spazio pubblico sia in rinnovate forme di convivenzacon l’altro. Per questa ragione, la questione prossemica non potrà che essere implicata in unostudio semiotico su una spazialità in trasformazione; si dimostrerà infatti che le nuove modalitàdi fruire e valorizzare lo spazio urbano hanno anche diffuso la possibilità di definire nuovilegami tra i soggetti, stabilendo rinnovati criteri di distanza e prossimità.L’oggetto della ricerca rivolto a un’analisi sugli effetti del nuovo immaginario urbano non verràcosì isolato unicamente alla questione spaziale ma al contrario, è rispetto ad essa che risulte-ranno implicate differenti e altre dimensioni del senso.
MARRONE, Giovanni
DE SPUCHES, Giulia
Università degli Studi di Palermo
Palermo
262
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/304311
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPA-304311