Nelle istituzioni scolastiche italiane le interazioni tattili tra educatori e bambini sono una consuetudine. Questi comportamenti non rappresentano la norma in tutti i paesi del mondo; per esempio in molti paesi di lingua anglofona si ਠassistito negli ultimi anni ad una progressiva messa al bando delle interazioni tattili tra educatori e bambini nella scuola. Il contatto fisico come strumento pedagogico ਠun tema poco trattato a livello accademico e nella letteratura scientifica. In questa tesi ho cercato di analizzare i comportamenti di interazione tattile che coinvolgono educatori e bambini negli istituti scolastici, a partire da una riflessione generale sulla funzione del tatto, supportata dagli studi dell'ultimo secolo su animali e bambini, fino all'analisi degli esiti di un questionario sull'argomento, proposto a laureati e laureandi dei corsi in Scienze della Formazione Primaria e in Scienze dell'Educazione, che ha confermato il sostanziale vuoto formativo caratterizzante l'iter accademico dei professionisti dell'educazione. Da ultimo, alla luce del mio percorso di ricerca, ho cercato di riflettere sui possibili rimedi a tale carenza formativa, che a mio parere potrebbe essere colmata da una nuova disciplina: la pedagogia del contatto fisico.
PER UNA PEDAGOGIA DEL CONTATTO Analisi delle interazioni fisiche tra educatori e bambini dalla nascita alla scuola primaria
2020
Abstract
Nelle istituzioni scolastiche italiane le interazioni tattili tra educatori e bambini sono una consuetudine. Questi comportamenti non rappresentano la norma in tutti i paesi del mondo; per esempio in molti paesi di lingua anglofona si ਠassistito negli ultimi anni ad una progressiva messa al bando delle interazioni tattili tra educatori e bambini nella scuola. Il contatto fisico come strumento pedagogico ਠun tema poco trattato a livello accademico e nella letteratura scientifica. In questa tesi ho cercato di analizzare i comportamenti di interazione tattile che coinvolgono educatori e bambini negli istituti scolastici, a partire da una riflessione generale sulla funzione del tatto, supportata dagli studi dell'ultimo secolo su animali e bambini, fino all'analisi degli esiti di un questionario sull'argomento, proposto a laureati e laureandi dei corsi in Scienze della Formazione Primaria e in Scienze dell'Educazione, che ha confermato il sostanziale vuoto formativo caratterizzante l'iter accademico dei professionisti dell'educazione. Da ultimo, alla luce del mio percorso di ricerca, ho cercato di riflettere sui possibili rimedi a tale carenza formativa, che a mio parere potrebbe essere colmata da una nuova disciplina: la pedagogia del contatto fisico.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/306266
URN:NBN:IT:UNIMORE-306266