Il concetto di Trasformazione Digitale già nella sua locuzione annuncia un cambiamento che occorre nelle imprese, nelle pubbliche amministrazioni e in qualsiasi sfaccettatura del mondo così come lo conosciamo. I confini della trasformazione in corso in queste organizzazioni si intrecciano e si confondono inesorabilmente con la trasformazione delle nostre vite, di cittadini, di utenti, di membri della comunità e di persone. Le soluzioni e i percorsi intrapresi grazie alla Trasformazione Digitale sono oggi fra le maggiori aree di interesse, di timore e di responsabilità delle organizzazioni complesse e dei decisori politici che si muovono lungo un sottile confine tra le potenzialità benefiche della tecnologia e i suoi effetti avversi. È sempre più crescente l’interesse volto a questi studi da parte delle discipline manageriali. Il percorso della Trasformazione Digitale può essere assimilato a quello del viaggio del prode Ulisse: i problemi e le avversità che esso incontra non sono solamente legati ad uscire al più presto dalle aree di turbolenza ma implicano una capacità di resilienza, adattamento al cambiamento, di rimodulazione della strategia, delle strutture organizzative e manageriali, del lavoro, delle competenze e delle persone che fanno parte di questo lungo viaggio. Non si può in questo contesto non fare riferimento alla recente crisi pandemica che ci ha visto protagonisti e che ha fatto da volano a tutto il processo; tuttavia, per consolidare il vero potenziale trasformativo del paradigma si deve andare oltre l’urgenza, facendone invece il modus operandi primario. La Trasformazione Digitale si realizza quando le organizzazioni riescono a governare il cambiamento, e per meglio comprendere questo fenomeno e imparare a governarlo sono necessari ancora molti sforzi di comprensione da parte della comunità accademica. In questo elaborato si è cercato di pervenire ad una maggiore conoscenza del fenomeno scomponendolo in tre tematiche di interesse tra loro correlate: la definizione, la misurazione e la sua potenziale evoluzione. Nel primo capitolo si è organizzata la ricerca esistente sui temi dell’e-government e della Trasformazione Digitale per il tramite di una revisione sistematica della letteratura, indagando lo stato attuale della conoscenza su questi temi e illustrandone le possibili evoluzioni future. Ancora troppo spesso non solo nel linguaggio comune ma anche nel linguaggio accademico e strategico si fa un uso intercambiabile del termine e-government con il termine Trasformazione Digitale. Questa labilità semantica si trasmette e collega poi a tutti quei concetti ad esso correlati come e-governance, digital government etc. contribuendo ad accrescere la difficoltà di comprensione del tema. Nel secondo capitolo si è invece cercato di pervenire, per il tramite di un’analisi documentale di varie banche dati, ad una fotografia della situazione attuale della governance della Trasformazione Digitale. Identificando cosa viene misurato ad oggi; da parte di chi e come questi aspetti contribuiscono alla definizione della Trasformazione Digitale Infine, nel terzo ed ultimo capitolo alla presenza di un quadro maggiormente delineato grazie al contributo dei primi due capitoli si procede alla creazione di un modello concettuale di riferimento che indaga su come i fattori istituzionali influenzino le forme organizzative, la tecnologia e i risultati, con la strategia digitale che funge da moderatore. In questo modello, le tecnologie sono strumenti al servizio del governo digitale che le istituzioni pubbliche utilizzano per realizzare l’auspicato cambiamento radicale verso l’efficacia, l’efficienza, la responsabilità e la legittimità dell’azione amministrativa che porterà a realizzare il percorso evolutivo digitale dei governi. Il quadro concettuale delineato è stato testato attraverso un approccio qualitativo basato su interviste semi-strutturate con attori chiave nel contesto italiano.

Fattori abilitanti per la trasformazione digitale nella PA: antecedenti teorici e applicazioni al contesto italiano

SCALABRINI, FABIANA
2022

Abstract

Il concetto di Trasformazione Digitale già nella sua locuzione annuncia un cambiamento che occorre nelle imprese, nelle pubbliche amministrazioni e in qualsiasi sfaccettatura del mondo così come lo conosciamo. I confini della trasformazione in corso in queste organizzazioni si intrecciano e si confondono inesorabilmente con la trasformazione delle nostre vite, di cittadini, di utenti, di membri della comunità e di persone. Le soluzioni e i percorsi intrapresi grazie alla Trasformazione Digitale sono oggi fra le maggiori aree di interesse, di timore e di responsabilità delle organizzazioni complesse e dei decisori politici che si muovono lungo un sottile confine tra le potenzialità benefiche della tecnologia e i suoi effetti avversi. È sempre più crescente l’interesse volto a questi studi da parte delle discipline manageriali. Il percorso della Trasformazione Digitale può essere assimilato a quello del viaggio del prode Ulisse: i problemi e le avversità che esso incontra non sono solamente legati ad uscire al più presto dalle aree di turbolenza ma implicano una capacità di resilienza, adattamento al cambiamento, di rimodulazione della strategia, delle strutture organizzative e manageriali, del lavoro, delle competenze e delle persone che fanno parte di questo lungo viaggio. Non si può in questo contesto non fare riferimento alla recente crisi pandemica che ci ha visto protagonisti e che ha fatto da volano a tutto il processo; tuttavia, per consolidare il vero potenziale trasformativo del paradigma si deve andare oltre l’urgenza, facendone invece il modus operandi primario. La Trasformazione Digitale si realizza quando le organizzazioni riescono a governare il cambiamento, e per meglio comprendere questo fenomeno e imparare a governarlo sono necessari ancora molti sforzi di comprensione da parte della comunità accademica. In questo elaborato si è cercato di pervenire ad una maggiore conoscenza del fenomeno scomponendolo in tre tematiche di interesse tra loro correlate: la definizione, la misurazione e la sua potenziale evoluzione. Nel primo capitolo si è organizzata la ricerca esistente sui temi dell’e-government e della Trasformazione Digitale per il tramite di una revisione sistematica della letteratura, indagando lo stato attuale della conoscenza su questi temi e illustrandone le possibili evoluzioni future. Ancora troppo spesso non solo nel linguaggio comune ma anche nel linguaggio accademico e strategico si fa un uso intercambiabile del termine e-government con il termine Trasformazione Digitale. Questa labilità semantica si trasmette e collega poi a tutti quei concetti ad esso correlati come e-governance, digital government etc. contribuendo ad accrescere la difficoltà di comprensione del tema. Nel secondo capitolo si è invece cercato di pervenire, per il tramite di un’analisi documentale di varie banche dati, ad una fotografia della situazione attuale della governance della Trasformazione Digitale. Identificando cosa viene misurato ad oggi; da parte di chi e come questi aspetti contribuiscono alla definizione della Trasformazione Digitale Infine, nel terzo ed ultimo capitolo alla presenza di un quadro maggiormente delineato grazie al contributo dei primi due capitoli si procede alla creazione di un modello concettuale di riferimento che indaga su come i fattori istituzionali influenzino le forme organizzative, la tecnologia e i risultati, con la strategia digitale che funge da moderatore. In questo modello, le tecnologie sono strumenti al servizio del governo digitale che le istituzioni pubbliche utilizzano per realizzare l’auspicato cambiamento radicale verso l’efficacia, l’efficienza, la responsabilità e la legittimità dell’azione amministrativa che porterà a realizzare il percorso evolutivo digitale dei governi. Il quadro concettuale delineato è stato testato attraverso un approccio qualitativo basato su interviste semi-strutturate con attori chiave nel contesto italiano.
2022
Italiano
BONOMI SAVIGNON, ANDREA
Università degli Studi di Roma "Tor Vergata"
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/310021
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIROMA2-310021