La ricerca ha come obiettivo l’uso delle ICT (Information and Communication Technologies) per la valorizzazione dei beni archeologici e in particolare dei vasi figurati greci, tema ancora molto dibattuto nella comunità scientifica internazionale, attraverso la realizzazione di una mostra virtuale. Il lavoro si basa su un approccio multidisciplinare mediante l’approfondimento di differenti campi di ricerca al fine di inserire il tema nella sua dimensione storica. Pertanto, l’analisi prende avvio dalle numerose soluzioni utilizzate per esporre i vasi figurati nelle collezioni private del Sette e Ottocento per poi analizzare la loro evoluzione e il passaggio ai sistemi espositivi nei primi grandi musei pubblici e il loro consolidamento nell’ordinamento museale contemporaneo. L’esame condotto sui depositi museali ha invece lo scopo di mettere in evidenza il rapporto diretto e costante con la collezione permanente e introduce l’oggetto della ricerca: i vasi figurati conservati presso il deposito del Museo Archeologico di Pontecagnano. Il caso studio scelto è una tomba di una giovane fanciulla morta prima di raggiungere il matrimonio, inteso come momento di passaggio della vita di una donna. L’analisi filologica del corredo funerario e del complesso sistema simbolico è stata alla base per la realizzazione di un progetto espositivo che intende valorizzare il contesto archeologico attraverso uno storytelling visuale e la ricostruzione 3D degli oggetti. [a cura dell'Autore]
Riscoprire i beni culturali invisibili: le collezioni vascolari nei depositi dei musei campani. Il caso studio del MAP – Museo Archeologico Nazionale Di Pontecagnano
GIGLIO, ALEXIA
2022
Abstract
La ricerca ha come obiettivo l’uso delle ICT (Information and Communication Technologies) per la valorizzazione dei beni archeologici e in particolare dei vasi figurati greci, tema ancora molto dibattuto nella comunità scientifica internazionale, attraverso la realizzazione di una mostra virtuale. Il lavoro si basa su un approccio multidisciplinare mediante l’approfondimento di differenti campi di ricerca al fine di inserire il tema nella sua dimensione storica. Pertanto, l’analisi prende avvio dalle numerose soluzioni utilizzate per esporre i vasi figurati nelle collezioni private del Sette e Ottocento per poi analizzare la loro evoluzione e il passaggio ai sistemi espositivi nei primi grandi musei pubblici e il loro consolidamento nell’ordinamento museale contemporaneo. L’esame condotto sui depositi museali ha invece lo scopo di mettere in evidenza il rapporto diretto e costante con la collezione permanente e introduce l’oggetto della ricerca: i vasi figurati conservati presso il deposito del Museo Archeologico di Pontecagnano. Il caso studio scelto è una tomba di una giovane fanciulla morta prima di raggiungere il matrimonio, inteso come momento di passaggio della vita di una donna. L’analisi filologica del corredo funerario e del complesso sistema simbolico è stata alla base per la realizzazione di un progetto espositivo che intende valorizzare il contesto archeologico attraverso uno storytelling visuale e la ricostruzione 3D degli oggetti. [a cura dell'Autore]| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/311052
URN:NBN:IT:UNISA-311052