Nell’ambito dei rapporti familiari e della tutela dell'individuo si sono presentate nuove problematiche e questioni con riferimento alle quali si assiste alla predisposizione tanto sul piano legislativo, quanto in sede di interpretazione ed applicazione giurisprudenziale, di strumenti di tutela sempre più incisivi. Certamente superato un presunto principio generale di “immunità” − che, invero, a differenza di quanto avvenuto negli Stati Uniti d’America a partire dalla fine del XIX secolo, non risulta mai essere stato né codificato né affermato negli ordinamenti europei – anche le relazioni familiari si confrontano oggi con l’espansione, talvolta prorompente, della responsabilità civile e impongono all’interprete il delicato compito di delineare i limiti al rimedio risarcitorio connaturali alla peculiarità di una relazione interpersonale caratterizzata non soltanto da diritti o doveri reciproci, ma soprattutto dal fondamento naturale del vincolo affettivo e/o biologico. La giurisprudenza italiana manifesta sempre maggiore consapevolezza della necessità di rendere le condotte poste in essere in violazione degli obblighi coniugali e genitoriali oggetto di valutazioni giuridiche compiute sul piano dell’ “ingiustizia” del danno e della necessità di garantire l’adeguato ristoro ai pregiudizi della personalità dei singoli componenti della famiglia. Con specifico riferimento ai rapporti tra coniugi, la tassatività degli effetti dell’addebito fa sì, nella pratica, che il coniuge economicamente più debole (non obbligato, pertanto, al mantenimento dell’altro), pur in presenza di gravi violazioni degli obblighi coniugali, preferisca alla richiesta di addebito la domanda di risarcimento del danno non patrimoniale ex art. 2059 c.c. L'obiettivo della ricerca - nel corso della quale verrà privilegiato l'approccio comparatistico - consiste pertanto nell'individuazione e nell'analisi delle ipotesi di responsabilità civile, che, nell'ordinamento italiano ed in quelli stranieri, risultano collegate all'esistenza e all'esercizio delle situazioni soggettive inerenti ai rapporti familiari. Inoltre, la ricerca si propone di verificare quali siano i mutamenti, strutturali e funzionali, verificatisi nell'ambito della responsabilità civile in relazione al diritto di famiglia... [a cura dell'Autore]

Intollerabilità della convivenza. Dalla violazione dei doveri coniugali con addebito della separazione al risarcimento del danno.

RUGGIERO PERRINO, CLAUDIA
2015

Abstract

Nell’ambito dei rapporti familiari e della tutela dell'individuo si sono presentate nuove problematiche e questioni con riferimento alle quali si assiste alla predisposizione tanto sul piano legislativo, quanto in sede di interpretazione ed applicazione giurisprudenziale, di strumenti di tutela sempre più incisivi. Certamente superato un presunto principio generale di “immunità” − che, invero, a differenza di quanto avvenuto negli Stati Uniti d’America a partire dalla fine del XIX secolo, non risulta mai essere stato né codificato né affermato negli ordinamenti europei – anche le relazioni familiari si confrontano oggi con l’espansione, talvolta prorompente, della responsabilità civile e impongono all’interprete il delicato compito di delineare i limiti al rimedio risarcitorio connaturali alla peculiarità di una relazione interpersonale caratterizzata non soltanto da diritti o doveri reciproci, ma soprattutto dal fondamento naturale del vincolo affettivo e/o biologico. La giurisprudenza italiana manifesta sempre maggiore consapevolezza della necessità di rendere le condotte poste in essere in violazione degli obblighi coniugali e genitoriali oggetto di valutazioni giuridiche compiute sul piano dell’ “ingiustizia” del danno e della necessità di garantire l’adeguato ristoro ai pregiudizi della personalità dei singoli componenti della famiglia. Con specifico riferimento ai rapporti tra coniugi, la tassatività degli effetti dell’addebito fa sì, nella pratica, che il coniuge economicamente più debole (non obbligato, pertanto, al mantenimento dell’altro), pur in presenza di gravi violazioni degli obblighi coniugali, preferisca alla richiesta di addebito la domanda di risarcimento del danno non patrimoniale ex art. 2059 c.c. L'obiettivo della ricerca - nel corso della quale verrà privilegiato l'approccio comparatistico - consiste pertanto nell'individuazione e nell'analisi delle ipotesi di responsabilità civile, che, nell'ordinamento italiano ed in quelli stranieri, risultano collegate all'esistenza e all'esercizio delle situazioni soggettive inerenti ai rapporti familiari. Inoltre, la ricerca si propone di verificare quali siano i mutamenti, strutturali e funzionali, verificatisi nell'ambito della responsabilità civile in relazione al diritto di famiglia... [a cura dell'Autore]
13-mag-2015
Italiano
Addebito
Risarcimento danno
Convivenza
STANZIONE, Pasquale
ZAMBRANO, Virginia
Università degli Studi di Salerno
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/311837
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNISA-311837