La trasformazione dal mestiere di levatrice a quello di ostetrica a Napoli nell’arco di un lungo Ottocento, dalla fine del Settecento al primo Dopoguerra, è al centro dello studio affrontato in questa ricerca. La storia delle levatrici, piuttosto trascurata dalla storiografia italiana, è decisiva per comprendere appieno il ruolo delle donne e dell’istituzione della famiglia nell’Italia postunitaria e fa emergere con forza la complessità, le sfumature e talvolta le contraddizioni dei modelli femminili. La ricerca storica, soprattutto di area anglosassone, ha colto a pieno l’indiscutibile rilevanza del ruolo delle levatrici. Come rappresentanti delle professioni sanitarie, sono, infatti, presenti nel volume di Willem Tousijn, Il sistema delle occupazioni sanitarie (2000), dove si intrecciano ricostruzione storica e indagine sociologica. Nessuna traccia, invece, si trova delle levatrici, nei volumi di Angelo Varni e di Maria Malatesta sulla storia delle professioni in Europa e in Italia. Se la storia dell’ostetricia è relativamente conosciuta per i secoli XVII e XVIII grazie alle opere di Mireill Laget, Naissances: l'accouchement avant l'âge de la clinique (1982) e di Jacques Gélis, La sage-femme ou le médecin (1988), il XIX secolo rimane in gran parte da scrivere. In Italia, Claudia Pancino e Alessandra Gissi hanno tracciato un quadro del cammino compiuto dalle levatrici nel corso dell’Ottocento e del Novecento per la propria affermazione professionale. Partendo da questa cornice di riferimento, ho studiato più analiticamente la realtà napoletana dell’Italia postunitaria di solito poco presente nelle ricostruzioni storiche portando, tra l’altro, alla luce le dinamiche e i conflitti che hanno caratterizzato le levatrici nel passaggio da mammane a ostetriche. .. [a cura dell'Autore]

Dalla levatrice all'ostetrica. Dal mestiere alla professione? Le case di maternità a Napoli tra Otto e Novecento

CICATIELLO, CLOTILDE
2012

Abstract

La trasformazione dal mestiere di levatrice a quello di ostetrica a Napoli nell’arco di un lungo Ottocento, dalla fine del Settecento al primo Dopoguerra, è al centro dello studio affrontato in questa ricerca. La storia delle levatrici, piuttosto trascurata dalla storiografia italiana, è decisiva per comprendere appieno il ruolo delle donne e dell’istituzione della famiglia nell’Italia postunitaria e fa emergere con forza la complessità, le sfumature e talvolta le contraddizioni dei modelli femminili. La ricerca storica, soprattutto di area anglosassone, ha colto a pieno l’indiscutibile rilevanza del ruolo delle levatrici. Come rappresentanti delle professioni sanitarie, sono, infatti, presenti nel volume di Willem Tousijn, Il sistema delle occupazioni sanitarie (2000), dove si intrecciano ricostruzione storica e indagine sociologica. Nessuna traccia, invece, si trova delle levatrici, nei volumi di Angelo Varni e di Maria Malatesta sulla storia delle professioni in Europa e in Italia. Se la storia dell’ostetricia è relativamente conosciuta per i secoli XVII e XVIII grazie alle opere di Mireill Laget, Naissances: l'accouchement avant l'âge de la clinique (1982) e di Jacques Gélis, La sage-femme ou le médecin (1988), il XIX secolo rimane in gran parte da scrivere. In Italia, Claudia Pancino e Alessandra Gissi hanno tracciato un quadro del cammino compiuto dalle levatrici nel corso dell’Ottocento e del Novecento per la propria affermazione professionale. Partendo da questa cornice di riferimento, ho studiato più analiticamente la realtà napoletana dell’Italia postunitaria di solito poco presente nelle ricostruzioni storiche portando, tra l’altro, alla luce le dinamiche e i conflitti che hanno caratterizzato le levatrici nel passaggio da mammane a ostetriche. .. [a cura dell'Autore]
20-giu-2012
Italiano
Ostetricia
Professione
Levatrice
VISCARDI, Giuseppe Maria
MAZZETTI, Massimo
Università degli Studi di Salerno
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/312377
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNISA-312377