Questo lavoro si propone di analizzare la figura e il pensiero dell’inquisitore Moneta da Cremona, autore del trattato anti-ereticale Adversus catharos et valdenses. L’opera, composta in cinque libri, intende esaminare dettagliatamente la dottrina catara, confutandone ogni singola tesi. L’autore, maestro delle arti a Bologna prima di entrare nell’Ordine domenicano. L’opera è considerata dagli studiosi una delle più importanti fonti per la conoscenza dell’eresia catara. All’interno del trattato sono inoltre presenti tre trattazioni a carattere specificamente filosofico che prendono in esame il problema dell’immortalità dell’anima, dell’eternità del mondo e del necessitarismo. Analizzando le fonti utilizzate da Moneta, sono stati riscontrati numerosi parallelismi con le opere di Guglielmo d’Auvergne e di Maimonide. Il domenicano si configura quindi come una tappa fondamentale per la storia del pensiero. L’opera risulta interamente volta a contrastare il necessitarismo: l’obiettivo polemico è sicuramente l’avicennismo. Emerge però come siano presenti forti elementi di necessitarismo all’interno dell’elaborazione dottrinale catara, in particolare nel Liber de duobus principiis. [a cura dell'Autore]

Lotta all'eresia e anti-necessitarismo nel pensiero di Moneta da Cremona

MERLO, FRANCESCA
2015

Abstract

Questo lavoro si propone di analizzare la figura e il pensiero dell’inquisitore Moneta da Cremona, autore del trattato anti-ereticale Adversus catharos et valdenses. L’opera, composta in cinque libri, intende esaminare dettagliatamente la dottrina catara, confutandone ogni singola tesi. L’autore, maestro delle arti a Bologna prima di entrare nell’Ordine domenicano. L’opera è considerata dagli studiosi una delle più importanti fonti per la conoscenza dell’eresia catara. All’interno del trattato sono inoltre presenti tre trattazioni a carattere specificamente filosofico che prendono in esame il problema dell’immortalità dell’anima, dell’eternità del mondo e del necessitarismo. Analizzando le fonti utilizzate da Moneta, sono stati riscontrati numerosi parallelismi con le opere di Guglielmo d’Auvergne e di Maimonide. Il domenicano si configura quindi come una tappa fondamentale per la storia del pensiero. L’opera risulta interamente volta a contrastare il necessitarismo: l’obiettivo polemico è sicuramente l’avicennismo. Emerge però come siano presenti forti elementi di necessitarismo all’interno dell’elaborazione dottrinale catara, in particolare nel Liber de duobus principiis. [a cura dell'Autore]
17-giu-2015
Italiano
Eresia
Filosofia
Medioevo
D'ONOFRIO, Giulio
Università degli Studi di Salerno
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
103407009461113969296561839756052748170.pdf

accesso aperto

Licenza: Tutti i diritti riservati
Dimensione 186.52 kB
Formato Adobe PDF
186.52 kB Adobe PDF Visualizza/Apri
163762217131542114339769139388647042573.pdf

accesso aperto

Licenza: Tutti i diritti riservati
Dimensione 1.74 MB
Formato Adobe PDF
1.74 MB Adobe PDF Visualizza/Apri
68608683734823632936477236384471672353.pdf

accesso aperto

Licenza: Tutti i diritti riservati
Dimensione 190.66 kB
Formato Adobe PDF
190.66 kB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/312448
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNISA-312448