La tesi indaga il tema della disclosure non finanziaria, intesa come processo integrato tra regolamentazione, innovazione digitale e coinvolgimento degli stakeholder. A partire dal recente consolidarsi di standard e normative in ambito ambientale, sociale e di governance (ESG) e di sostenibilità, il lavoro si propone di comprendere in che modo i vincoli regolatori, da un lato, e le opportunità offerte dalle tecnologie digitali, dall’altro, influenzino la qualità informativa, la trasparenza e la capacità dialogica dell’informativa non finanziaria. L’analisi si articola intorno a tre principali argomenti: (i) come i nuovi framework regolatori orientino contenuti, metriche e accountability della disclosure non finanziaria; (ii) in che misura le tecnologie emergenti, in particolare l’Intelligenza Artificiale, trasformino i processi di raccolta, elaborazione e comunicazione dei dati ESG; (iii) come i processi dialogici di stakeholder engagement possano essere operazionalizzati all’interno delle pratiche di rendicontazione per generare valore sociale e ridurre il rischio di una compliance meramente simbolica. Dal punto di vista metodologico, la tesi adotta un approccio multi-metodo e multi-livello, basato su studi di caso in contesti privati, pubblici e dell’economia sociale, analisi documentale di bilanci e report integrati, interviste qualitative e iniziative di valutazione d’impatto. L’attenzione è rivolta sia alle architetture informative e tecnologiche, sia alle dinamiche organizzative e relazionali che sostengono o ostacolano processi di disclosure autenticamente partecipati. I risultati evidenziano come la regolamentazione costituisca una condizione necessaria ma non sufficiente per promuovere una disclosure sostanziale, poiché il suo impatto è mediato dalla capacità delle organizzazioni di integrare strumenti digitali e logiche dialogiche nei processi decisionali. L’innovazione tecnologica abilita forme più avanzate di tracciabilità, misurazione e comunicazione del valore creato o distrutto, ma apre al contempo questioni di qualità dei dati, opacità algoritmica e inclusione degli stakeholder meno tecnici. La prospettiva della Dialogic Accounting, ossia il coinvolgimento dialogico degli stakeholder, evidenzia il potenziale delle leve per tradurre la complessità informativa in narrazioni accessibili e per sostenere processi di co-produzione del valore pubblico. La tesi propone infine un quadro concettuale per l’analisi di ecosistemi di disclosure digitali e partecipativi, offrendo implicazioni operative per policy maker, manager e attori territoriali impegnati nella progettazione di modelli di rendicontazione sostenibili e inclusiv

DISCLOSURE NON FINANZIARIA TRA REGOLAMENTAZIONE, INNOVAZIONE DIGITALE E PARTECIPAZIONE DEGLI STAKEHOLDER: VERSO MODELLI SOSTENIBILI E INCLUSIVI

DEGREGORI, GINEVRA
2025

Abstract

La tesi indaga il tema della disclosure non finanziaria, intesa come processo integrato tra regolamentazione, innovazione digitale e coinvolgimento degli stakeholder. A partire dal recente consolidarsi di standard e normative in ambito ambientale, sociale e di governance (ESG) e di sostenibilità, il lavoro si propone di comprendere in che modo i vincoli regolatori, da un lato, e le opportunità offerte dalle tecnologie digitali, dall’altro, influenzino la qualità informativa, la trasparenza e la capacità dialogica dell’informativa non finanziaria. L’analisi si articola intorno a tre principali argomenti: (i) come i nuovi framework regolatori orientino contenuti, metriche e accountability della disclosure non finanziaria; (ii) in che misura le tecnologie emergenti, in particolare l’Intelligenza Artificiale, trasformino i processi di raccolta, elaborazione e comunicazione dei dati ESG; (iii) come i processi dialogici di stakeholder engagement possano essere operazionalizzati all’interno delle pratiche di rendicontazione per generare valore sociale e ridurre il rischio di una compliance meramente simbolica. Dal punto di vista metodologico, la tesi adotta un approccio multi-metodo e multi-livello, basato su studi di caso in contesti privati, pubblici e dell’economia sociale, analisi documentale di bilanci e report integrati, interviste qualitative e iniziative di valutazione d’impatto. L’attenzione è rivolta sia alle architetture informative e tecnologiche, sia alle dinamiche organizzative e relazionali che sostengono o ostacolano processi di disclosure autenticamente partecipati. I risultati evidenziano come la regolamentazione costituisca una condizione necessaria ma non sufficiente per promuovere una disclosure sostanziale, poiché il suo impatto è mediato dalla capacità delle organizzazioni di integrare strumenti digitali e logiche dialogiche nei processi decisionali. L’innovazione tecnologica abilita forme più avanzate di tracciabilità, misurazione e comunicazione del valore creato o distrutto, ma apre al contempo questioni di qualità dei dati, opacità algoritmica e inclusione degli stakeholder meno tecnici. La prospettiva della Dialogic Accounting, ossia il coinvolgimento dialogico degli stakeholder, evidenzia il potenziale delle leve per tradurre la complessità informativa in narrazioni accessibili e per sostenere processi di co-produzione del valore pubblico. La tesi propone infine un quadro concettuale per l’analisi di ecosistemi di disclosure digitali e partecipativi, offrendo implicazioni operative per policy maker, manager e attori territoriali impegnati nella progettazione di modelli di rendicontazione sostenibili e inclusiv
17-ott-2025
Italiano
SECINARO, Silvana Filomena
Università degli Studi di Torino
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Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNITO-312551