La tesi si inserisce nel quadro delle trasformazioni che investono oggi le biblioteche pubbliche, chiamate a ripensare i propri spazi, servizi e attività di valorizzazione alla luce dei principi dello sviluppo sostenibile. A partire dalle riflessioni teoriche sull’evoluzione del concetto di sostenibilità e sul suo progressivo radicamento in ambito biblioteconomico, la ricerca si concentra sul caso studio della Biblioteca civica Centrale di Torino, in vista del suo trasferimento nella nuova sede di Torino Esposizioni. L’attenzione si focalizza in particolare sulle collezioni storiche e speciali della Biblioteca, intese come testimoni materiali della memoria culturale, ma anche come risorse strategiche per delineare nuove traiettorie di valorizzazione sostenibile. Il lavoro si articola lungo due direttrici principali: da un lato, l’analisi del dibattito contemporaneo sulla sostenibilità, con particolare attenzione al ruolo delle biblioteche pubbliche come attori di cambiamento e inclusione; dall’altro, l’indagine empirica sulle collezioni storiche della Biblioteca civica Centrale, condotta attraverso la ricognizione sistematica dei fondi e delle raccolte, l’analisi delle fonti documentarie e la definizione di strumenti descrittivi. Attraverso un approccio integrato che combina l’analisi teorica con la ricognizione empirica, la ricerca ha previsto un censimento sistematico delle raccolte storiche e speciali, evidenziandone la complessa stratificazione e la ricchezza documentaria. Le schede descrittive elaborate costituiscono strumenti operativi aperti, in grado di supportare futuri interventi di catalogazione, digitalizzazione e comunicazione. Particolare rilievo assumono due casi studio: la ricostruzione delle provenienze degli incunaboli tramite il database MEI, e la ricostruzione del fondo personale di Attilio Galetti secondo il principio di provenienza. Il lavoro si propone come il primo passo di un processo di lunga durata, volto a restituire visibilità e significato a un patrimonio altrimenti marginalizzato, e a delineare alcune proposte operative per una valorizzazione sostenibile del patrimonio, articolate su più assi – catalografico, digitale, espositivo e comunicativo – nella prospettiva di una biblioteca pubblica capace di coniugare memoria e innovazione
Verso una biblioteca sostenibile. Il caso delle collezioni storiche e speciali della Biblioteca civica Centrale di Torino
GUADAGNIN, ERIKA
2025
Abstract
La tesi si inserisce nel quadro delle trasformazioni che investono oggi le biblioteche pubbliche, chiamate a ripensare i propri spazi, servizi e attività di valorizzazione alla luce dei principi dello sviluppo sostenibile. A partire dalle riflessioni teoriche sull’evoluzione del concetto di sostenibilità e sul suo progressivo radicamento in ambito biblioteconomico, la ricerca si concentra sul caso studio della Biblioteca civica Centrale di Torino, in vista del suo trasferimento nella nuova sede di Torino Esposizioni. L’attenzione si focalizza in particolare sulle collezioni storiche e speciali della Biblioteca, intese come testimoni materiali della memoria culturale, ma anche come risorse strategiche per delineare nuove traiettorie di valorizzazione sostenibile. Il lavoro si articola lungo due direttrici principali: da un lato, l’analisi del dibattito contemporaneo sulla sostenibilità, con particolare attenzione al ruolo delle biblioteche pubbliche come attori di cambiamento e inclusione; dall’altro, l’indagine empirica sulle collezioni storiche della Biblioteca civica Centrale, condotta attraverso la ricognizione sistematica dei fondi e delle raccolte, l’analisi delle fonti documentarie e la definizione di strumenti descrittivi. Attraverso un approccio integrato che combina l’analisi teorica con la ricognizione empirica, la ricerca ha previsto un censimento sistematico delle raccolte storiche e speciali, evidenziandone la complessa stratificazione e la ricchezza documentaria. Le schede descrittive elaborate costituiscono strumenti operativi aperti, in grado di supportare futuri interventi di catalogazione, digitalizzazione e comunicazione. Particolare rilievo assumono due casi studio: la ricostruzione delle provenienze degli incunaboli tramite il database MEI, e la ricostruzione del fondo personale di Attilio Galetti secondo il principio di provenienza. Il lavoro si propone come il primo passo di un processo di lunga durata, volto a restituire visibilità e significato a un patrimonio altrimenti marginalizzato, e a delineare alcune proposte operative per una valorizzazione sostenibile del patrimonio, articolate su più assi – catalografico, digitale, espositivo e comunicativo – nella prospettiva di una biblioteca pubblica capace di coniugare memoria e innovazione| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/313062
URN:NBN:IT:UNITO-313062