Two trends have rapidly been redefining the artificial intelligence (AI) landscape over the past several decades. The first of these is the rapid technological developments that make increasingly sophisticated AI feasible. From a hardware point of view, this includes increased computational power and efficient data storage. From a conceptual and algorithmic viewpoint, fields such as machine learning have undergone a surge and synergies between AI and other disciplines have resulted in considerable developments. The second trend is the growing societal awareness around AI. While institutions are becoming increasingly aware that they have to adopt AI technology to stay competitive, issues such as data privacy and explainability have become part of public discourse. Combined, these developments result in a conundrum: AI can improve all aspects of our lives, from healthcare to environmental policy to business opportunities, but invoking it requires the use of sensitive data. Unfortunately, traditional anonymization techniques do not provide a reliable solution to this conundrum. They are insufficient in protecting personal data, but also reduce the analytic value of data through distortion. However, the emerging study of deep-learning generative models (DLGM) may form a more refined alternative to traditional anonymization. Originally conceived for image processing, these models capture probability distributions underlying datasets. Such distributions can subsequently be sampled, giving new data points not present in the original dataset. However, the overall distribution of synthetic datasets, consisting of data sampled in this manner, is equivalent to that of the original dataset. In our research activity, we study the use of DLGM as an enabling technology for wider AI adoption. To do so, we first study legislation around data privacy with an emphasis on the European Union. In doing so, we also provide an outline of traditional data anonymization technology. We then provide an introduction to AI and deep-learning. Two case studies are discussed to illustrate the field’s merits, namely image segmentation and cancer diagnosis. We then introduce DLGM, with an emphasis on variational autoencoders. The application of such methods to tabular and relational data is novel and involves innovative preprocessing techniques. Finally, we assess the developed methodology in reproducible experiments, evaluating both the analytic utility and the degree of privacy protection through statistical metrics.

Due tendenze hanno rapidamente ridefinito il panorama dell'intelligenza artificiale (IA) negli ultimi decenni. La prima è il rapido sviluppo tecnologico che rende possibile un'intelligenza artificiale sempre più sofisticata. Dal punto di vista dell'hardware, ciò include una maggiore potenza di calcolo ed una sempre crescente efficienza di archiviazione dei dati. Da un punto di vista concettuale e algoritmico, campi come l'apprendimento automatico hanno subito un'impennata e le sinergie tra l'IA e le altre discipline hanno portato a sviluppi considerevoli. La seconda tendenza è la crescente consapevolezza della società nei confronti dell'IA. Mentre le istituzioni sono sempre più consapevoli di dover adottare la tecnologia dell'IA per rimanere competitive, questioni come la privacy dei dati e la possibilità di spiegare il funzionamento dei modelli di apprendimento automatico sono diventate parte del dibattito pubblico. L'insieme di questi sviluppi genera però una sfida: l'IA può migliorare tutti gli aspetti della nostra vita, dall'assistenza sanitaria alla politica ambientale, fino alle opportunità commerciali, ma poterla sfruttare adeguatamente richiede l'uso di dati sensibili. Purtroppo, le tecniche di anonimizzazione tradizionali non forniscono una soluzione affidabile a suddetta sfida. Non solo non sono sufficienti a proteggere i dati personali, ma ne riducono anche il valore analitico a causa delle inevitabili distorsioni apportate ai dati. Tuttavia, lo studio emergente dei modelli generativi ad apprendimento profondo (MGAP) può costituire un'alternativa più raffinata all'anonimizzazione tradizionale. Originariamente concepiti per l'elaborazione delle immagini, questi modelli catturano le distribuzioni di probabilità sottostanti agli insiemi di dati. Tali distribuzioni possono essere successivamente campionate, fornendo nuovi campioni di dati, non presenti nel set di dati originale. Tuttavia, la distribuzione complessiva degli insiemi di dati sintetici, costituiti da dati campionati in questo modo, è equivalente a quella del set dei dati originali. In questa tesi, verrà analizzato l'uso dei MGAP come tecnologia abilitante per una più ampia adozione dell'IA. A tal scopo, verrà ripercorsa prima di tutto la legislazione sulla privacy dei dati, con particolare attenzione a quella relativa all'Unione Europea. Nel farlo, forniremo anche una panoramica delle tecnologie tradizionali di anonimizzazione dei dati. Successivamente, verrà fornita un'introduzione all'IA e al deep-learning. Per illustrare i meriti di questo campo, vengono discussi due casi di studio: uno relativo alla segmentazione delle immagini ed uno reltivo alla diagnosi del cancro. Si introducono poi i MGAP, con particolare attenzione agli autoencoder variazionali. L'applicazione di questi metodi ai dati tabellari e relazionali costituisce una utile innovazione in questo campo che comporta l’introduzione di tecniche innovative di pre-elaborazione. Infine, verrà valutata la metodologia sviluppata attraverso esperimenti riproducibili, considerando sia l'utilità analitica che il grado di protezione della privacy attraverso metriche statistiche.

Generating Privacy-Compliant, Utility-Preserving Synthetic Tabular and Relational Datasets Through Deep Learning

PANFILO, DANIELE
2022

Abstract

Two trends have rapidly been redefining the artificial intelligence (AI) landscape over the past several decades. The first of these is the rapid technological developments that make increasingly sophisticated AI feasible. From a hardware point of view, this includes increased computational power and efficient data storage. From a conceptual and algorithmic viewpoint, fields such as machine learning have undergone a surge and synergies between AI and other disciplines have resulted in considerable developments. The second trend is the growing societal awareness around AI. While institutions are becoming increasingly aware that they have to adopt AI technology to stay competitive, issues such as data privacy and explainability have become part of public discourse. Combined, these developments result in a conundrum: AI can improve all aspects of our lives, from healthcare to environmental policy to business opportunities, but invoking it requires the use of sensitive data. Unfortunately, traditional anonymization techniques do not provide a reliable solution to this conundrum. They are insufficient in protecting personal data, but also reduce the analytic value of data through distortion. However, the emerging study of deep-learning generative models (DLGM) may form a more refined alternative to traditional anonymization. Originally conceived for image processing, these models capture probability distributions underlying datasets. Such distributions can subsequently be sampled, giving new data points not present in the original dataset. However, the overall distribution of synthetic datasets, consisting of data sampled in this manner, is equivalent to that of the original dataset. In our research activity, we study the use of DLGM as an enabling technology for wider AI adoption. To do so, we first study legislation around data privacy with an emphasis on the European Union. In doing so, we also provide an outline of traditional data anonymization technology. We then provide an introduction to AI and deep-learning. Two case studies are discussed to illustrate the field’s merits, namely image segmentation and cancer diagnosis. We then introduce DLGM, with an emphasis on variational autoencoders. The application of such methods to tabular and relational data is novel and involves innovative preprocessing techniques. Finally, we assess the developed methodology in reproducible experiments, evaluating both the analytic utility and the degree of privacy protection through statistical metrics.
30-set-2022
Inglese
Due tendenze hanno rapidamente ridefinito il panorama dell'intelligenza artificiale (IA) negli ultimi decenni. La prima è il rapido sviluppo tecnologico che rende possibile un'intelligenza artificiale sempre più sofisticata. Dal punto di vista dell'hardware, ciò include una maggiore potenza di calcolo ed una sempre crescente efficienza di archiviazione dei dati. Da un punto di vista concettuale e algoritmico, campi come l'apprendimento automatico hanno subito un'impennata e le sinergie tra l'IA e le altre discipline hanno portato a sviluppi considerevoli. La seconda tendenza è la crescente consapevolezza della società nei confronti dell'IA. Mentre le istituzioni sono sempre più consapevoli di dover adottare la tecnologia dell'IA per rimanere competitive, questioni come la privacy dei dati e la possibilità di spiegare il funzionamento dei modelli di apprendimento automatico sono diventate parte del dibattito pubblico. L'insieme di questi sviluppi genera però una sfida: l'IA può migliorare tutti gli aspetti della nostra vita, dall'assistenza sanitaria alla politica ambientale, fino alle opportunità commerciali, ma poterla sfruttare adeguatamente richiede l'uso di dati sensibili. Purtroppo, le tecniche di anonimizzazione tradizionali non forniscono una soluzione affidabile a suddetta sfida. Non solo non sono sufficienti a proteggere i dati personali, ma ne riducono anche il valore analitico a causa delle inevitabili distorsioni apportate ai dati. Tuttavia, lo studio emergente dei modelli generativi ad apprendimento profondo (MGAP) può costituire un'alternativa più raffinata all'anonimizzazione tradizionale. Originariamente concepiti per l'elaborazione delle immagini, questi modelli catturano le distribuzioni di probabilità sottostanti agli insiemi di dati. Tali distribuzioni possono essere successivamente campionate, fornendo nuovi campioni di dati, non presenti nel set di dati originale. Tuttavia, la distribuzione complessiva degli insiemi di dati sintetici, costituiti da dati campionati in questo modo, è equivalente a quella del set dei dati originali. In questa tesi, verrà analizzato l'uso dei MGAP come tecnologia abilitante per una più ampia adozione dell'IA. A tal scopo, verrà ripercorsa prima di tutto la legislazione sulla privacy dei dati, con particolare attenzione a quella relativa all'Unione Europea. Nel farlo, forniremo anche una panoramica delle tecnologie tradizionali di anonimizzazione dei dati. Successivamente, verrà fornita un'introduzione all'IA e al deep-learning. Per illustrare i meriti di questo campo, vengono discussi due casi di studio: uno relativo alla segmentazione delle immagini ed uno reltivo alla diagnosi del cancro. Si introducono poi i MGAP, con particolare attenzione agli autoencoder variazionali. L'applicazione di questi metodi ai dati tabellari e relazionali costituisce una utile innovazione in questo campo che comporta l’introduzione di tecniche innovative di pre-elaborazione. Infine, verrà valutata la metodologia sviluppata attraverso esperimenti riproducibili, considerando sia l'utilità analitica che il grado di protezione della privacy attraverso metriche statistiche.
AI; data privacy; synthetic data; generative models; autoencoders
MEDVET, Eric
Università degli Studi di Trieste
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/63055
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNITS-63055