L’intento di questo lavoro è quello di proporre una analisi teoretica delle variazioni che il concetto di sistema ha subito negli anni compresi tra il 1929 e il 1979 nella filosofia francese, con particolare riguardo alla filosofia di Gilles Deleuze, Jacques Derrida e Michel Foucault. L’ipotesi, così formulata, sottende già due sottotesi: 1) che la riflessione sul sistema sia un tema fondamentale per la filosofia francese contemporanea; 2) che sotto l’apparente fedeltà a se stesso del termine sistema nella storia della filosofia non ci sia un concetto stabile, ma una variazione continua, di cui è possibile scorgere le tracce più recenti in suolo francese. All’argomentazione e al sostegno di queste due tesi fondanti si rivolgono rispettivamente il primo e il secondo capitolo del lavoro, costituendone così la prima parte. Dopo aver mostrato che quelle che Lyotard chiama metanarrazioni (idealismo, marxismo e illuminismo) hanno una storia del tutto peculiare in Francia, dovuta a fenomeni quali il ritardo dell’ingresso di Hegel e la sua interpretazione in chiave antropologica, i tentativi di sottrarre Marx dalla teleologia hegeliana in seguito al fallimento dell’esperimento sovietico, la forte contaminazione che i concetti fenomenologici subiscono e la conseguente riflessione intorno alla scienza che ne deriva, ci si è rivolti ai luoghi della scrittura in cui Deleuze, Derrida e Foucault si interrogano sul rapporto che la propria filosofia, che trae elementi non secondari da quei movimenti, intesse con il sistema. Poco inclini ad accettare il concetto hegeliano di sistema, i tre autori dichiarano che il centro dei loro interessi resta il sistema, a patto di modificarne le coordinate. Il secondo capitolo mette alla prova la possibilità che il concetto di sistema sia già cambiato nella storia della filosofia, e che un discorso intorno a tale variazione fosse già presente nello spazio-tempo in cui Deleuze, Derrida e Foucault operano. Il rapporto tra finito e infinito, la scientificità della filosofia e la questione dell’autofondazione del discorso filosofico vengono allora messi a tema attraverso le opere più significative che ne hanno dettato l’evoluzione nella storia della filosofia. Il filtro utilizzato è stato, ancora una volta, quello del discorso francofono contemporaneo: a questo scopo sono stati particolarmente utili i lavori di Koyré, di Foucault e di Bataille. La seconda parte del lavoro si rivolge invece alle prime opere di Deleuze, Derrida e Foucault e cerca di ricostruire i modi dell’interrogazione sul sistema, senza per questo sostenere che tra i tre vi sia una riflessione condivisa intorno alla nuova forma che il sistema assume. La specificità delle strategie di ciascuno è quindi mantenuta, a vantaggio della stessa interrogazione sul sistema, che può così ritrovare il proprio orizzonte di complessità.

«Mantenere insieme» Strategie del sistema nella Francia poststrutturalista

MARRA, EMILIA
2019

Abstract

L’intento di questo lavoro è quello di proporre una analisi teoretica delle variazioni che il concetto di sistema ha subito negli anni compresi tra il 1929 e il 1979 nella filosofia francese, con particolare riguardo alla filosofia di Gilles Deleuze, Jacques Derrida e Michel Foucault. L’ipotesi, così formulata, sottende già due sottotesi: 1) che la riflessione sul sistema sia un tema fondamentale per la filosofia francese contemporanea; 2) che sotto l’apparente fedeltà a se stesso del termine sistema nella storia della filosofia non ci sia un concetto stabile, ma una variazione continua, di cui è possibile scorgere le tracce più recenti in suolo francese. All’argomentazione e al sostegno di queste due tesi fondanti si rivolgono rispettivamente il primo e il secondo capitolo del lavoro, costituendone così la prima parte. Dopo aver mostrato che quelle che Lyotard chiama metanarrazioni (idealismo, marxismo e illuminismo) hanno una storia del tutto peculiare in Francia, dovuta a fenomeni quali il ritardo dell’ingresso di Hegel e la sua interpretazione in chiave antropologica, i tentativi di sottrarre Marx dalla teleologia hegeliana in seguito al fallimento dell’esperimento sovietico, la forte contaminazione che i concetti fenomenologici subiscono e la conseguente riflessione intorno alla scienza che ne deriva, ci si è rivolti ai luoghi della scrittura in cui Deleuze, Derrida e Foucault si interrogano sul rapporto che la propria filosofia, che trae elementi non secondari da quei movimenti, intesse con il sistema. Poco inclini ad accettare il concetto hegeliano di sistema, i tre autori dichiarano che il centro dei loro interessi resta il sistema, a patto di modificarne le coordinate. Il secondo capitolo mette alla prova la possibilità che il concetto di sistema sia già cambiato nella storia della filosofia, e che un discorso intorno a tale variazione fosse già presente nello spazio-tempo in cui Deleuze, Derrida e Foucault operano. Il rapporto tra finito e infinito, la scientificità della filosofia e la questione dell’autofondazione del discorso filosofico vengono allora messi a tema attraverso le opere più significative che ne hanno dettato l’evoluzione nella storia della filosofia. Il filtro utilizzato è stato, ancora una volta, quello del discorso francofono contemporaneo: a questo scopo sono stati particolarmente utili i lavori di Koyré, di Foucault e di Bataille. La seconda parte del lavoro si rivolge invece alle prime opere di Deleuze, Derrida e Foucault e cerca di ricostruire i modi dell’interrogazione sul sistema, senza per questo sostenere che tra i tre vi sia una riflessione condivisa intorno alla nuova forma che il sistema assume. La specificità delle strategie di ciascuno è quindi mantenuta, a vantaggio della stessa interrogazione sul sistema, che può così ritrovare il proprio orizzonte di complessità.
29-mar-2019
Italiano
Sistema; Deleuze; Derrida; Foucault; Poststrutturalismo
POLIDORI, FABIO
Università degli Studi di Trieste
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/63057
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNITS-63057