The object of this study is the visual phenomenon of filmed death, that is explored in its cultural relevance and functions through three specific case studies, between spectacularization and political use. Every single perspective on the topic will first of all specify the historical and cultural premises of its object, that will also be theoretically connected to some crucial reflections elaborated in the paradigm of visual culture studies. The first chapter will be devoted to the phenomenon of mondo movies, Italian pseudo-documentaries completely neglected by the national critics and produced between the late ‘50s and the late ‘80s. They will be considered as a peculiar example of how the connection between image and reality can be complexified by specific genres. In the second chapter the main focus will be the cultural mythology of the snuff movie, a kind of great taboo of contemporary visual culture. In the third and final chapter, the analysis of the Islamic State’s video production will show how in the last year the theme of filmed death started to assume a new protagonism as a political (and performative) gesture.

Il presente lavoro si propone di indagare il fenomeno visivo della morte filmata indagandone le sue funzioni, a cavallo fra spettacolarizzazione del decesso e suo uso politico, attraverso l’esplorazione di tre casi di studio. Ciascuna di queste prospettive sul tema si premurerà tanto di ricostruire le coordinate storico-culturali del proprio oggetto di attenzione quanto di connetterlo ad una rete di riflessioni situate a cavallo fra teoria del cinema e studi sulla cultura visuale. In un primo momento si considererà il fenomeno dei mondo movies, finti documentari prodotti in Italia per almeno tre decenni come momento di elaborazione problematica del rapporto fra immagine e referente, in relazione alla fondazione di un progetto spettatoriale nuovo per l’epoca. Successivamente l’attenzione si focalizzerà sulla mitologia culturale dello snuff movie, oggetto osceno per eccellenza e sorta di grande rimosso della cultura visiva contemporanea. A completamento di queste riflessioni sulla resa spettacolare della morte filmata, l’analisi condotta sui video prodotti dallo Stato islamico mostrerà come, nel contesto più strettamente contemporaneo, questo topos visuale abbia progressivamente assunto il nuovo ruolo di gesto performativo dotato di una precisa valenza politica.

Morte in diretta. Spettacolarizzazione e uso politico di un tabù visivo

PREVITALI, Giuseppe
2019

Abstract

The object of this study is the visual phenomenon of filmed death, that is explored in its cultural relevance and functions through three specific case studies, between spectacularization and political use. Every single perspective on the topic will first of all specify the historical and cultural premises of its object, that will also be theoretically connected to some crucial reflections elaborated in the paradigm of visual culture studies. The first chapter will be devoted to the phenomenon of mondo movies, Italian pseudo-documentaries completely neglected by the national critics and produced between the late ‘50s and the late ‘80s. They will be considered as a peculiar example of how the connection between image and reality can be complexified by specific genres. In the second chapter the main focus will be the cultural mythology of the snuff movie, a kind of great taboo of contemporary visual culture. In the third and final chapter, the analysis of the Islamic State’s video production will show how in the last year the theme of filmed death started to assume a new protagonism as a political (and performative) gesture.
5-giu-2019
Italiano
Il presente lavoro si propone di indagare il fenomeno visivo della morte filmata indagandone le sue funzioni, a cavallo fra spettacolarizzazione del decesso e suo uso politico, attraverso l’esplorazione di tre casi di studio. Ciascuna di queste prospettive sul tema si premurerà tanto di ricostruire le coordinate storico-culturali del proprio oggetto di attenzione quanto di connetterlo ad una rete di riflessioni situate a cavallo fra teoria del cinema e studi sulla cultura visuale. In un primo momento si considererà il fenomeno dei mondo movies, finti documentari prodotti in Italia per almeno tre decenni come momento di elaborazione problematica del rapporto fra immagine e referente, in relazione alla fondazione di un progetto spettatoriale nuovo per l’epoca. Successivamente l’attenzione si focalizzerà sulla mitologia culturale dello snuff movie, oggetto osceno per eccellenza e sorta di grande rimosso della cultura visiva contemporanea. A completamento di queste riflessioni sulla resa spettacolare della morte filmata, l’analisi condotta sui video prodotti dallo Stato islamico mostrerà come, nel contesto più strettamente contemporaneo, questo topos visuale abbia progressivamente assunto il nuovo ruolo di gesto performativo dotato di una precisa valenza politica.
GRESPI, Barbara
BELPOLITI, Marco
SOSSI, Federica
Università degli studi di Bergamo
Bergamo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/66199
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIBG-66199