The present research investigates the healthcare sector from the point of view of labour market trasformation and the need (particularly felt in this sector) to promote integrity in the face of increasing cases of corruption and maladministration. The aim is to read the phenomenon from a different point of view, focusing on the labour market and on workers. After the analysis of the existing literature on the subject (in the Literature Review chapter) and a quantitative analysis of the personal data (as examined in chapter one) which shows the growing use of flexible contracts and outsourcing, the research explores how the trasformation for a more ethic, efficient and effective healthcare system has to be entrusted not exclusively on formal aspects but require efforts in terms of investment in human capital, in the training and the diffusion of ethical issues among all workers who work in the sector. In particular what the research wants to highlight, if the integrity promotion (as examined in chapter two) could be complicated by the diffusion of non-standard contracts or fraudulent contracting of work (flexible, atypical, autonomous and pseudo-autonomous workers, trainees), types of work without a contract (voucher, undeclared jobs) and new labour organization models (economy on demand, smart-work, posting of workers by Eastern Europe temporary agencies). The theoric analysis has been flanked by an empirical research conducted through two different methods: an on-line questionnaire sent to the managers of the corruption prevention in the SSN and frontal interviews with witnesses (SSN employees, workers of cooperatives, self-employment and freelance workers, trade unionists, representatives of professional associations, managers of corruption prevention).

La presente ricerca indaga il settore sanitario dal punto di vista dell’evoluzione del mercato del lavoro e dell’urgenza (particolarmente avvertita nel settore) di promuovere una maggiore integrità a fronte dei crescenti casi di corruzione e malamministrazione al suo interno. Il tentativo è di leggere la realtà del fenomeno da un punto di vista diverso, ovvero partendo dal mercato del lavoro e dai lavoratori, dal ruolo che può avere anche l’organizzazione aziendale nel promuovere l’integrità attraverso la fidelizzazione, il benessere organizzativo, la valorizzazione della persona e delle sue competenze. Partendo da un’analisi della letteratura esistente sul tema (nella Literature Review) e da un’analisi quantitativa dei dati sul personale (tema approfondito nel primo capitolo) che evidenzia il crescente utilizzo dei contratti flessibili e atipici e, soprattutto, un crescente ricorso all’outsourcing (difficilmente traducibile in termini numerici di lavoratori impiegati), la ricerca si propone di esplorare come il cambiamento verso un sistema sanitario più integro, oltre che efficiente ed efficace, non possa essere affidato esclusivamente ad adempimenti puramente formali ma richiede uno sforzo in termini di investimento nel capitale umano, nella sua formazione e valorizzazione, nella diffusione delle tematiche etiche tra tutti i lavoratori che operano al suo interno. Quello che si è quindi voluto evidenziare, è se la gestione della promozione dell’integrità (tema approfondito nel secondo capitolo) potrebbe essere complicata o venire gestita diversamente per la crescente diffusione delle tipologie contrattuali non-standard (lavoratori flessibili, atipici, autonomi e pseudo-autonomi, tirocinanti), tipologie di lavoro senza un contratto (voucher, lavoro nero) e di nuovi modelli di organizzazione del lavoro (economy on demand, smart-working, distacco di lavoratori forniti da agenzie di somministrazione dell’Est Europa) che portano a ridurre il perimetro del lavoro pubblico (su cui è centrata la l. n. 190/2012) a vantaggio di altri rapporti di lavoro, sia di natura subordinata che autonoma, più flessibili, meno costosi e meno garantiti rispetto al rapporto di lavoro pubblico e, più in generale, rispetto al lavoro subordinato. L’analisi teorica è stata affiancata da una ricerca empirica condotta attraverso due metodologie differenti di analisi: un questionario inviato on-line ai Responsabili della Prevenzione della Corruzione che lavorano presso le aziende sanitarie italiane e una serie di interviste frontali ad un gruppo di testimoni, per così dire significativi (lavoratori dipendenti del SSN, soci di cooperative, lavoratori dipendenti di aziende socio-sanitarie private, lavoratori con partita IVA, sindacalisti, rappresentanti di ordini professionali, di associazioni di categoria, Responsabili della Prevenzione della Corruzione).

Lavoratori e promozione dell'integrità nel settore sanitario: tra profili teorici ed evidenze empiriche

VIALE, GABRIELLA
2017

Abstract

The present research investigates the healthcare sector from the point of view of labour market trasformation and the need (particularly felt in this sector) to promote integrity in the face of increasing cases of corruption and maladministration. The aim is to read the phenomenon from a different point of view, focusing on the labour market and on workers. After the analysis of the existing literature on the subject (in the Literature Review chapter) and a quantitative analysis of the personal data (as examined in chapter one) which shows the growing use of flexible contracts and outsourcing, the research explores how the trasformation for a more ethic, efficient and effective healthcare system has to be entrusted not exclusively on formal aspects but require efforts in terms of investment in human capital, in the training and the diffusion of ethical issues among all workers who work in the sector. In particular what the research wants to highlight, if the integrity promotion (as examined in chapter two) could be complicated by the diffusion of non-standard contracts or fraudulent contracting of work (flexible, atypical, autonomous and pseudo-autonomous workers, trainees), types of work without a contract (voucher, undeclared jobs) and new labour organization models (economy on demand, smart-work, posting of workers by Eastern Europe temporary agencies). The theoric analysis has been flanked by an empirical research conducted through two different methods: an on-line questionnaire sent to the managers of the corruption prevention in the SSN and frontal interviews with witnesses (SSN employees, workers of cooperatives, self-employment and freelance workers, trade unionists, representatives of professional associations, managers of corruption prevention).
6-mag-2017
Italiano
La presente ricerca indaga il settore sanitario dal punto di vista dell’evoluzione del mercato del lavoro e dell’urgenza (particolarmente avvertita nel settore) di promuovere una maggiore integrità a fronte dei crescenti casi di corruzione e malamministrazione al suo interno. Il tentativo è di leggere la realtà del fenomeno da un punto di vista diverso, ovvero partendo dal mercato del lavoro e dai lavoratori, dal ruolo che può avere anche l’organizzazione aziendale nel promuovere l’integrità attraverso la fidelizzazione, il benessere organizzativo, la valorizzazione della persona e delle sue competenze. Partendo da un’analisi della letteratura esistente sul tema (nella Literature Review) e da un’analisi quantitativa dei dati sul personale (tema approfondito nel primo capitolo) che evidenzia il crescente utilizzo dei contratti flessibili e atipici e, soprattutto, un crescente ricorso all’outsourcing (difficilmente traducibile in termini numerici di lavoratori impiegati), la ricerca si propone di esplorare come il cambiamento verso un sistema sanitario più integro, oltre che efficiente ed efficace, non possa essere affidato esclusivamente ad adempimenti puramente formali ma richiede uno sforzo in termini di investimento nel capitale umano, nella sua formazione e valorizzazione, nella diffusione delle tematiche etiche tra tutti i lavoratori che operano al suo interno. Quello che si è quindi voluto evidenziare, è se la gestione della promozione dell’integrità (tema approfondito nel secondo capitolo) potrebbe essere complicata o venire gestita diversamente per la crescente diffusione delle tipologie contrattuali non-standard (lavoratori flessibili, atipici, autonomi e pseudo-autonomi, tirocinanti), tipologie di lavoro senza un contratto (voucher, lavoro nero) e di nuovi modelli di organizzazione del lavoro (economy on demand, smart-working, distacco di lavoratori forniti da agenzie di somministrazione dell’Est Europa) che portano a ridurre il perimetro del lavoro pubblico (su cui è centrata la l. n. 190/2012) a vantaggio di altri rapporti di lavoro, sia di natura subordinata che autonoma, più flessibili, meno costosi e meno garantiti rispetto al rapporto di lavoro pubblico e, più in generale, rispetto al lavoro subordinato. L’analisi teorica è stata affiancata da una ricerca empirica condotta attraverso due metodologie differenti di analisi: un questionario inviato on-line ai Responsabili della Prevenzione della Corruzione che lavorano presso le aziende sanitarie italiane e una serie di interviste frontali ad un gruppo di testimoni, per così dire significativi (lavoratori dipendenti del SSN, soci di cooperative, lavoratori dipendenti di aziende socio-sanitarie private, lavoratori con partita IVA, sindacalisti, rappresentanti di ordini professionali, di associazioni di categoria, Responsabili della Prevenzione della Corruzione).
TIRABOSCHI, Michele
Università degli studi di Bergamo
Bergamo
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Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIBG-67642