I criptocromi sono flavoproteine, strutturalmente ed evolutivamente legate alle fotoliasi, coinvolte nello sviluppo, magnetorecezione e organizzazione temporale di una varietà di organismi. Il criptocromo di Drosofila (dCRY) media la sincronizzazione luminosa dell’orologio circadiano principale ed inoltre è un componente fondamentale degli orologi circadiani nei tessuti periferici dell’insetto dove agisce come repressore trascrizionale. Il C-terminale di dCRY ha un ruolo importante nel modulare la sensibilità alla luce e l’attività della proteina. L’attivazione di dCRY attraverso la luce richiede un cambiamento conformazionale, ma è stato ipotizzato che può essere mediata anche da specifici “regolatori” che si legano al suo C-terminale. Questa regione contiene diversi domini di interazione proteina-proteina probabilmente rilevanti per la regolazione della trasduzione del segnale. Alcuni motivi lineari sono evolutivamente conservati nel C- terminale dei criptocromi e siti di legame per i motivi PDZ di classe III sono particolarmente conservati negli animali. Esperimenti di co-immunoprecipitazione seguiti da analisi di spettrometria di massa hanno mostrato che dCRY interagisce con due proteine: Retinal DeGeneration A (RDGA) e Neither Inactivation Nor Afterpotential C (NINAC). Entrambe queste proteine appartengono ad un complesso multipeptidico (il Signalplex) che include anche molecole della cascata visiva. In questo lavoro, utilizzando un approccio sia bioinformatico che molecolare si è scoperto che dCRY interagisce con le proteine della cascata visiva attraverso Inactivation No Afterpotential D (INAD) e che l’interazione dCRY-INAD, mediata da specifici domini nelle due proteine, è luce dipendente. Si è osservato che esiste un impedimento visivo nelle mosche mutanti per dCRY, il che indica un ruolo, diretto od indiretto, di questo fotorecettore nella visione delle mosche
Fly Cryptochrome and the Visual System
ROSSI, ALESSANDRO
2013
Abstract
I criptocromi sono flavoproteine, strutturalmente ed evolutivamente legate alle fotoliasi, coinvolte nello sviluppo, magnetorecezione e organizzazione temporale di una varietà di organismi. Il criptocromo di Drosofila (dCRY) media la sincronizzazione luminosa dell’orologio circadiano principale ed inoltre è un componente fondamentale degli orologi circadiani nei tessuti periferici dell’insetto dove agisce come repressore trascrizionale. Il C-terminale di dCRY ha un ruolo importante nel modulare la sensibilità alla luce e l’attività della proteina. L’attivazione di dCRY attraverso la luce richiede un cambiamento conformazionale, ma è stato ipotizzato che può essere mediata anche da specifici “regolatori” che si legano al suo C-terminale. Questa regione contiene diversi domini di interazione proteina-proteina probabilmente rilevanti per la regolazione della trasduzione del segnale. Alcuni motivi lineari sono evolutivamente conservati nel C- terminale dei criptocromi e siti di legame per i motivi PDZ di classe III sono particolarmente conservati negli animali. Esperimenti di co-immunoprecipitazione seguiti da analisi di spettrometria di massa hanno mostrato che dCRY interagisce con due proteine: Retinal DeGeneration A (RDGA) e Neither Inactivation Nor Afterpotential C (NINAC). Entrambe queste proteine appartengono ad un complesso multipeptidico (il Signalplex) che include anche molecole della cascata visiva. In questo lavoro, utilizzando un approccio sia bioinformatico che molecolare si è scoperto che dCRY interagisce con le proteine della cascata visiva attraverso Inactivation No Afterpotential D (INAD) e che l’interazione dCRY-INAD, mediata da specifici domini nelle due proteine, è luce dipendente. Si è osservato che esiste un impedimento visivo nelle mosche mutanti per dCRY, il che indica un ruolo, diretto od indiretto, di questo fotorecettore nella visione delle moscheFile | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/79522
URN:NBN:IT:UNIPD-79522