L'energia di fusione, con le sue molteplici caratteristiche interessanti in termini di sicurezza, di riserve di carburante e danno minimo per l'ambiente, è uno dei migliori candidati per soddisfare il rapido aumento del consumo di energia e per risolvere il problema del limite di risorse energetiche nel mondo. Al fine di realizzare la fusione controllata, la fusione a confinamento magnetico è proposta come un approccio importante per ricreare in laboratorio le condizioni necessarie alla fusione. Recentemente l'esperimento ITER, dedicato allo studio di plasmi di interesse termonucleare, basato sul concetto tokamak, è stato progettato ed è in fase di costruzione. Tuttavia, al fine di ottenere un funzionamento stazionario ed alte prestazioni nel tokamak e nelle altre configurazioni più studiate, quale il reversed field pinch (RFP), molteplici instabilità del plasma devono essere mitigate e / o soppresse. Il resistive Wall Modes (RWMs), un tipo di instabilità magnetoidrodinamica (MHD), pone un severo limite nel parametro beta nel tokamak performante (i.e. ITER) che mira al funzionamento stazionario. Nei plasmi RFP, i RWM appaiono sempre come instabilità che possono causare potenzialmente disruzioni, ogni volta che la durata della scarica è più lunga del tempo di penetrazione della struttura conduttrice passiva (parete resistiva). Pertanto, la comprensione della fisica della stabilizzazione dei RWM e il loro controllo sono questioni importanti in entrambe le configurazioni Tokamak e RFP. Il lavoro presentato in questa tesi è dedicato a diversi aspetti dei RWMs in plasmi di tipo RFP: la comprensione del comportamento fisico dei RWMs e della loro stabilizzazione attiva in presenza del sistema di controllo. Inizialmente, la stabilizzazione tramite rotazione dei RWMs nella teoria dei fluidi è stata studiata. Inoltre, l’effetto cinetico della risonanza onda-particella è stato incluso nell’indagine dei plasmi RFP. Si riscontra che gli effetti cinetici possono modificare in modo significativo i risultati ottenuti dalla teoria dei fluidi. Infine, presentiamo un confronto dettagliato degli effetti cinetici dei RWMs tra i plasmi tokamak e RFP. In questo modo, viene chiarita la differenza dei meccanismi fisici alla base dell’ effetto cinetico nelle due configurazioni. Per effettuare questi studi, due codici vengono utilizzati e sviluppati: CMR (magnetoidrodinamica in geometria cilindrica e con parete resistiva), basato su un modello MHD cilindrico, è stato sviluppato, tenendo conto della comprimibilità, del flusso longitudinale, del tensore viscosità e della parete resistiva con uno spessore finito. Questo codice, ulteriormente integrato con il sistema di feedback, è chiamato CMR-F. MARS-K, un codice MHD di stabilità ibrida, in geometria toroidale e basato sulla teoria cinetica, in cui gli effetti di deriva cinetici sono incorporati in maniera auto-consistente nella formulazione MHD, è implementato nel server di RFX-mod. In un secondo momento, abbiamo parallelizzato Il calcolo cinetico in MARS-K, che migliora le prestazioni del codice in modo significativo. Per acquisire una comprensione approfondita della fisica dell’effetto cinetico dei RWMs nei tokamak e RFP, sono stati effettuate analisi basate sulle componenti quadratiche dell'energia potenziale. Il modulo corrispondente è sviluppato e integrato in MARS-K. I capitoli di questa tesi sono organizzati come segue: • Il Capitolo 1 descrive brevemente il concetto di fusione nucleare e di due dispositivi per il confinamento magnetico: tokamak e RFP. Successivamente vengono introdotti la fisica di base della MHD ideale e RWM. • Il Capitolo 2 studia le instabilità RWM usando un modello cilindrico (e periodico) della teoria MHD. Al fine di validare il modello, un attento confronto con le misure sperimentali di RFX-mod dei tassi di crescita dei modi è stata condotta, soddisfacendo i parametri di equilibrio. La sensibilità del tasso di crescita con i parametri di equilibrio è anche discussa in dettaglio. Si può affermare che il modello può fornire una soddisfacente accuratezza per gli studi di RWM in plasmi RFP. • Il Capitolo 3 è dedicato alla comprensione fisica della natura dello spettro delle instabilità RWM analizzati nei plasmi RFP; in particolare, i tassi di crescita dei due gruppi di RWMs (non-risonanti interni ed esterni) hanno una dipendenza opposta con la variazione dell’ inversione di campo. Anche se questi comportamenti sono stati osservati sperimentalmente già in passato, il meccanismo fisico che regola questo fenomeno non è stato ancora ben compreso. Il nostro studio fornisce la risposta a queste domande attraverso un'analisi basata sul bilanciamento delle componenti dell’energia potenziale. • Il Capitolo 4 è focalizzato su come il plasma risponde all'azione del controllo in feedback. La discussione, basata sull'equazione dell’autofunzione e della relazione di dispersione è stata realizzata al fine di comprendere meglio il meccanismo fisico. Si è constatato che effettivamente la natura modale (autofunzione) all'interno di plasma è univocamente determinata dall'equilibrio del plasma ed è indipendente dalle azioni di feedback. Il ruolo del controllo in feedback è di modificare le correnti parassite indotte dalla perturbazione di plasma sul muro resistivo. Sulla base di questo risultato, l’evoluzione lineare nel tempo dei RWM in presenza di controllo in feedback può essere facilmente studiata calcolando solo nel vuoto senza considerare la risposta di plasma per ogni passo temporale, se il tasso di crescita senza feedback è noto. • Il Capitolo 5 studia gli effetti cinetici delle particelle termiche sui RWM in plasmi RFP usando il codice di stabilità ibrida in geometria toroidale MARS-K in cui sono inclusi gli effetti cinetici in maniera auto-consistente. Si è constatato che la risonanza degli ioni passanti è in grado di fornire lo smorzamento delle onde acustiche ioniche secondo il modello di Laundau atto a stabilizzare i RWMs in plasmi ad alto beta. Le particelle intrappolate non svolgono un ruolo significativo nel processo di stabilizzazione cinetica. La frequenza di rotazione del flusso critica necessaria è molto più piccola di quanto è stato precedentemente previsto dalla teoria dei fluidi. Il modo più instabile, avendo la sua superficie razionale più vicino al plasma, può essere stabilizzato da una parete vicino al plasma (ad esempio il modo n = 6 in RFX-mod) con una frequenza di rotazione nel range delle onde acustiche ioniche. Per gli altri RWMs, con differenti numeri d'onda toroidale n, le condizioni di stabilizzazione dipendono dalla posizione del muro e dal valore del beta di plasma. L'analisi delle componenti di energia potenziale sono svolte per la comprensione del meccanismo fisico. Lo studio preliminare sugli effetti collisionali è presentato. • Il Capitolo 6 presenta un confronto tra la fisica cinetica sulla stabilità RWM tra le configurazioni in geometria toroidale Tokamak e RFP. Nel tokamak, l'effetto cinetico può stabilizzare il modo in presenza di rotazione di plasma bassa o quasi assente, grazie alla risonanza tra il modo con la deriva della precessione toroidale delle particelle termiche intrappolate. Invece, negli RPF, la stabilizzazione dei RWM deriva principalmente dal modello di Laudau dello smorzamento delle onde acustiche ioniche (cioè la risonanza in transito delle particelle passanti) in regimi ad alto beta. La velocità critica necessaria per la stabilizzazione del modo è stimata essere almeno nel range delle onde acustiche ioniche. Analisi fisiche, basate sulle componenti perturbati dell’energia potenziale, sono state effettuate in dettaglio per rispondere alla domanda perché gli effetti cinetici funzionano in modo diverso nei due differenti sistemi. La nuova prospettiva fisica per ottenere la condizione di stabilizzazione dei RWM è fornita da un'analisi approfondita.
The study of resistive wall mode in reversed field pinch plasmas
WANG, ZHIRUI
2012
Abstract
L'energia di fusione, con le sue molteplici caratteristiche interessanti in termini di sicurezza, di riserve di carburante e danno minimo per l'ambiente, è uno dei migliori candidati per soddisfare il rapido aumento del consumo di energia e per risolvere il problema del limite di risorse energetiche nel mondo. Al fine di realizzare la fusione controllata, la fusione a confinamento magnetico è proposta come un approccio importante per ricreare in laboratorio le condizioni necessarie alla fusione. Recentemente l'esperimento ITER, dedicato allo studio di plasmi di interesse termonucleare, basato sul concetto tokamak, è stato progettato ed è in fase di costruzione. Tuttavia, al fine di ottenere un funzionamento stazionario ed alte prestazioni nel tokamak e nelle altre configurazioni più studiate, quale il reversed field pinch (RFP), molteplici instabilità del plasma devono essere mitigate e / o soppresse. Il resistive Wall Modes (RWMs), un tipo di instabilità magnetoidrodinamica (MHD), pone un severo limite nel parametro beta nel tokamak performante (i.e. ITER) che mira al funzionamento stazionario. Nei plasmi RFP, i RWM appaiono sempre come instabilità che possono causare potenzialmente disruzioni, ogni volta che la durata della scarica è più lunga del tempo di penetrazione della struttura conduttrice passiva (parete resistiva). Pertanto, la comprensione della fisica della stabilizzazione dei RWM e il loro controllo sono questioni importanti in entrambe le configurazioni Tokamak e RFP. Il lavoro presentato in questa tesi è dedicato a diversi aspetti dei RWMs in plasmi di tipo RFP: la comprensione del comportamento fisico dei RWMs e della loro stabilizzazione attiva in presenza del sistema di controllo. Inizialmente, la stabilizzazione tramite rotazione dei RWMs nella teoria dei fluidi è stata studiata. Inoltre, l’effetto cinetico della risonanza onda-particella è stato incluso nell’indagine dei plasmi RFP. Si riscontra che gli effetti cinetici possono modificare in modo significativo i risultati ottenuti dalla teoria dei fluidi. Infine, presentiamo un confronto dettagliato degli effetti cinetici dei RWMs tra i plasmi tokamak e RFP. In questo modo, viene chiarita la differenza dei meccanismi fisici alla base dell’ effetto cinetico nelle due configurazioni. Per effettuare questi studi, due codici vengono utilizzati e sviluppati: CMR (magnetoidrodinamica in geometria cilindrica e con parete resistiva), basato su un modello MHD cilindrico, è stato sviluppato, tenendo conto della comprimibilità, del flusso longitudinale, del tensore viscosità e della parete resistiva con uno spessore finito. Questo codice, ulteriormente integrato con il sistema di feedback, è chiamato CMR-F. MARS-K, un codice MHD di stabilità ibrida, in geometria toroidale e basato sulla teoria cinetica, in cui gli effetti di deriva cinetici sono incorporati in maniera auto-consistente nella formulazione MHD, è implementato nel server di RFX-mod. In un secondo momento, abbiamo parallelizzato Il calcolo cinetico in MARS-K, che migliora le prestazioni del codice in modo significativo. Per acquisire una comprensione approfondita della fisica dell’effetto cinetico dei RWMs nei tokamak e RFP, sono stati effettuate analisi basate sulle componenti quadratiche dell'energia potenziale. Il modulo corrispondente è sviluppato e integrato in MARS-K. I capitoli di questa tesi sono organizzati come segue: • Il Capitolo 1 descrive brevemente il concetto di fusione nucleare e di due dispositivi per il confinamento magnetico: tokamak e RFP. Successivamente vengono introdotti la fisica di base della MHD ideale e RWM. • Il Capitolo 2 studia le instabilità RWM usando un modello cilindrico (e periodico) della teoria MHD. Al fine di validare il modello, un attento confronto con le misure sperimentali di RFX-mod dei tassi di crescita dei modi è stata condotta, soddisfacendo i parametri di equilibrio. La sensibilità del tasso di crescita con i parametri di equilibrio è anche discussa in dettaglio. Si può affermare che il modello può fornire una soddisfacente accuratezza per gli studi di RWM in plasmi RFP. • Il Capitolo 3 è dedicato alla comprensione fisica della natura dello spettro delle instabilità RWM analizzati nei plasmi RFP; in particolare, i tassi di crescita dei due gruppi di RWMs (non-risonanti interni ed esterni) hanno una dipendenza opposta con la variazione dell’ inversione di campo. Anche se questi comportamenti sono stati osservati sperimentalmente già in passato, il meccanismo fisico che regola questo fenomeno non è stato ancora ben compreso. Il nostro studio fornisce la risposta a queste domande attraverso un'analisi basata sul bilanciamento delle componenti dell’energia potenziale. • Il Capitolo 4 è focalizzato su come il plasma risponde all'azione del controllo in feedback. La discussione, basata sull'equazione dell’autofunzione e della relazione di dispersione è stata realizzata al fine di comprendere meglio il meccanismo fisico. Si è constatato che effettivamente la natura modale (autofunzione) all'interno di plasma è univocamente determinata dall'equilibrio del plasma ed è indipendente dalle azioni di feedback. Il ruolo del controllo in feedback è di modificare le correnti parassite indotte dalla perturbazione di plasma sul muro resistivo. Sulla base di questo risultato, l’evoluzione lineare nel tempo dei RWM in presenza di controllo in feedback può essere facilmente studiata calcolando solo nel vuoto senza considerare la risposta di plasma per ogni passo temporale, se il tasso di crescita senza feedback è noto. • Il Capitolo 5 studia gli effetti cinetici delle particelle termiche sui RWM in plasmi RFP usando il codice di stabilità ibrida in geometria toroidale MARS-K in cui sono inclusi gli effetti cinetici in maniera auto-consistente. Si è constatato che la risonanza degli ioni passanti è in grado di fornire lo smorzamento delle onde acustiche ioniche secondo il modello di Laundau atto a stabilizzare i RWMs in plasmi ad alto beta. Le particelle intrappolate non svolgono un ruolo significativo nel processo di stabilizzazione cinetica. La frequenza di rotazione del flusso critica necessaria è molto più piccola di quanto è stato precedentemente previsto dalla teoria dei fluidi. Il modo più instabile, avendo la sua superficie razionale più vicino al plasma, può essere stabilizzato da una parete vicino al plasma (ad esempio il modo n = 6 in RFX-mod) con una frequenza di rotazione nel range delle onde acustiche ioniche. Per gli altri RWMs, con differenti numeri d'onda toroidale n, le condizioni di stabilizzazione dipendono dalla posizione del muro e dal valore del beta di plasma. L'analisi delle componenti di energia potenziale sono svolte per la comprensione del meccanismo fisico. Lo studio preliminare sugli effetti collisionali è presentato. • Il Capitolo 6 presenta un confronto tra la fisica cinetica sulla stabilità RWM tra le configurazioni in geometria toroidale Tokamak e RFP. Nel tokamak, l'effetto cinetico può stabilizzare il modo in presenza di rotazione di plasma bassa o quasi assente, grazie alla risonanza tra il modo con la deriva della precessione toroidale delle particelle termiche intrappolate. Invece, negli RPF, la stabilizzazione dei RWM deriva principalmente dal modello di Laudau dello smorzamento delle onde acustiche ioniche (cioè la risonanza in transito delle particelle passanti) in regimi ad alto beta. La velocità critica necessaria per la stabilizzazione del modo è stimata essere almeno nel range delle onde acustiche ioniche. Analisi fisiche, basate sulle componenti perturbati dell’energia potenziale, sono state effettuate in dettaglio per rispondere alla domanda perché gli effetti cinetici funzionano in modo diverso nei due differenti sistemi. La nuova prospettiva fisica per ottenere la condizione di stabilizzazione dei RWM è fornita da un'analisi approfondita.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/80973
URN:NBN:IT:UNIPD-80973