Il ritrovamento di un adeguato sostituto per la rigenerazione dei vasi di piccolo calibro è diventato uno degli argomenti più dibattuti in letteratura negli ultimi anni . Questo in virtù dei recenti progressi della medicina rigenerativa, che offre nuove applicazione cellulari e biomateriali, e delle vaste applicazioni cliniche che questo presidio potrebbe avere, che spaziano dalla sostituzione dei vasi coronarici e periferici alla correzione di malformazioni vascolari in pazienti pediatrici. I biomateriali finora utilizzati per le protesi vascolari di largo calibro hanno dato risultati deludenti quando applicate in vasi con diametro inferiore ai 6 mm portando inevitabitabilmente alla occlusione del lume vasale in brevi periodi. La ricerca di un prodotto ideale in questo campo è resa difficoltosa dalla complessità dell’argomento che presenta diverse problematiche a se stanti come lo studio delle interazioni cellulari (cellule vasali-cellule sanguigne), delle proprietà meccaniche, dei modelli sperimentali in vivo ed in vitro. In questo studio osservazionale si è voluto testare un biomateriale a base di acido ialuronico in tre diversi modelli sperimentali con lo scopo di sviluppare un modello di guarigione tissutale, provare la rigenerazione venosa e la funzionalità di questo costrutto in condizioni simili a quelle della pratica clinica. Lo studio si è strutturato in 3 progetti diversi condotti su modelli animali. Nel primo progetto delle lamine di acido ialuronico sono state utilizzate per riparare dei difetti sulla parete vascolare della aorta addominale del ratto Sono stati operati 20 animali ( 250-350 gr). Dopo isolamento dell’aorta addominale si è aperta una breccia in essa (1 x 5 mm) e si è riparato il difetto posizionando la lamina di acido ialuronico. Si sono valutati i campioni tissutali dopo il loro espianto a 1, 2, 4, 8 e 16 settimane con preparati istologici e di immunoistochimica. Nel secondo progetto un condotto tubulare di acido ialuronico (2 mm diametro per 1.5 cm lunghezza)è stato interposto dopo interruzione della vena cava del ratto come una guida riassorbibile per la rigenerazione venosa. I campioni tissutali sono stati valutati dopo 30, 90 e 60 giorni con metodiche istologiche ed immunoistochimiche. Nel terzo progetto i condotti di acido ialuronico sono stati interposti nei vasi componenti il peduncolo vascolare di un trapianto libero (lembo inguinale) nel coniglio. Sono stati operati 16 animali , 8 di essi hanno costituito un gruppo di controllo dove sono state eseguiti e delle microanastomosi senza interposizione del condotto. La vitalità dei lembi è stata valutata dopo 1, 2 e 3 settimane dall’intervento. Rispettivamente si è rilevata nelo studio con le lamine una progressiva rigenerazione del vaso arterioso con tutte le sue componenti, partendo dalla tonaca intima e avventiziale e proseguendo con la tonaca muscolare. Dopo 16 settimane il biomateriale è stato completamente degradato e sostituito dalla neoparete composta da cellule endoteliali, muscolari lisce, collagene ed elastina organizzati in strati ordinati. Nel progetto con l’impianto di condotti in sede venosa si è documentata la progressiva rigenerazione venosa già completa dopo 30 giorni dall’impianto ma consolidata a 60. La degradazione totale dopo 4 mesi ha fornito un ambiente protetto per la rigenerazione durante le fasi iniziali. Nel ultimo progetto tutti i lembi si sono dimostrati vitali dopo 3 settimane dall’impianto nel caso della sostituzione arteriosa e nei contolli, ¾ di essi eran vitali nel caso della sostituzione venosa. Sono stati registrate alcune complicanze quali la deiscenza della ferita chirurgica e la formazione di sieromi, che tuttavia non appaiono correlate alla protesi impiantata ma all’intervento chirurgico ed allo specifico animale. Dopo queste osservazioni è affermabile cheil patch in acido ialuronico si è dimostrato capace di supportare efficacemente la rigenerazione vascolare. Da questo esperimento si è estrapolato un modello tridimensionale di guarigione del tessuto vascolare con le varie tappe temporali. Con l’utilizzo del condotto tubolare nella vena cava si è ottenuta la sua rigenerazione senza l’obbliterazione fino a 4 mesi dall’impianto. Infine il condotto tubulare è stato efficace nel supportare la vascolarizzazione di un trapianto libero, pertanto è stata provata la funzionalità della componente vascolare. Questi risultati aprono nuove prospettive nella chirurgia vascolare, chirurgia pediatrica e nella cardiochirurgia. Nello specifico in chirurgia ricostruttiva, questi prodotti potrebbero esser utilizzati per l’allungamento di peduncoli vascolari nei trapianti liberi o nella chirurgia dei reimpianti.
SOSTITUTI BIOLOGICI VASCOLARI A BASE DI ACIDO IALURONICO
PANDIS, LAURA
2014
Abstract
Il ritrovamento di un adeguato sostituto per la rigenerazione dei vasi di piccolo calibro è diventato uno degli argomenti più dibattuti in letteratura negli ultimi anni . Questo in virtù dei recenti progressi della medicina rigenerativa, che offre nuove applicazione cellulari e biomateriali, e delle vaste applicazioni cliniche che questo presidio potrebbe avere, che spaziano dalla sostituzione dei vasi coronarici e periferici alla correzione di malformazioni vascolari in pazienti pediatrici. I biomateriali finora utilizzati per le protesi vascolari di largo calibro hanno dato risultati deludenti quando applicate in vasi con diametro inferiore ai 6 mm portando inevitabitabilmente alla occlusione del lume vasale in brevi periodi. La ricerca di un prodotto ideale in questo campo è resa difficoltosa dalla complessità dell’argomento che presenta diverse problematiche a se stanti come lo studio delle interazioni cellulari (cellule vasali-cellule sanguigne), delle proprietà meccaniche, dei modelli sperimentali in vivo ed in vitro. In questo studio osservazionale si è voluto testare un biomateriale a base di acido ialuronico in tre diversi modelli sperimentali con lo scopo di sviluppare un modello di guarigione tissutale, provare la rigenerazione venosa e la funzionalità di questo costrutto in condizioni simili a quelle della pratica clinica. Lo studio si è strutturato in 3 progetti diversi condotti su modelli animali. Nel primo progetto delle lamine di acido ialuronico sono state utilizzate per riparare dei difetti sulla parete vascolare della aorta addominale del ratto Sono stati operati 20 animali ( 250-350 gr). Dopo isolamento dell’aorta addominale si è aperta una breccia in essa (1 x 5 mm) e si è riparato il difetto posizionando la lamina di acido ialuronico. Si sono valutati i campioni tissutali dopo il loro espianto a 1, 2, 4, 8 e 16 settimane con preparati istologici e di immunoistochimica. Nel secondo progetto un condotto tubulare di acido ialuronico (2 mm diametro per 1.5 cm lunghezza)è stato interposto dopo interruzione della vena cava del ratto come una guida riassorbibile per la rigenerazione venosa. I campioni tissutali sono stati valutati dopo 30, 90 e 60 giorni con metodiche istologiche ed immunoistochimiche. Nel terzo progetto i condotti di acido ialuronico sono stati interposti nei vasi componenti il peduncolo vascolare di un trapianto libero (lembo inguinale) nel coniglio. Sono stati operati 16 animali , 8 di essi hanno costituito un gruppo di controllo dove sono state eseguiti e delle microanastomosi senza interposizione del condotto. La vitalità dei lembi è stata valutata dopo 1, 2 e 3 settimane dall’intervento. Rispettivamente si è rilevata nelo studio con le lamine una progressiva rigenerazione del vaso arterioso con tutte le sue componenti, partendo dalla tonaca intima e avventiziale e proseguendo con la tonaca muscolare. Dopo 16 settimane il biomateriale è stato completamente degradato e sostituito dalla neoparete composta da cellule endoteliali, muscolari lisce, collagene ed elastina organizzati in strati ordinati. Nel progetto con l’impianto di condotti in sede venosa si è documentata la progressiva rigenerazione venosa già completa dopo 30 giorni dall’impianto ma consolidata a 60. La degradazione totale dopo 4 mesi ha fornito un ambiente protetto per la rigenerazione durante le fasi iniziali. Nel ultimo progetto tutti i lembi si sono dimostrati vitali dopo 3 settimane dall’impianto nel caso della sostituzione arteriosa e nei contolli, ¾ di essi eran vitali nel caso della sostituzione venosa. Sono stati registrate alcune complicanze quali la deiscenza della ferita chirurgica e la formazione di sieromi, che tuttavia non appaiono correlate alla protesi impiantata ma all’intervento chirurgico ed allo specifico animale. Dopo queste osservazioni è affermabile cheil patch in acido ialuronico si è dimostrato capace di supportare efficacemente la rigenerazione vascolare. Da questo esperimento si è estrapolato un modello tridimensionale di guarigione del tessuto vascolare con le varie tappe temporali. Con l’utilizzo del condotto tubolare nella vena cava si è ottenuta la sua rigenerazione senza l’obbliterazione fino a 4 mesi dall’impianto. Infine il condotto tubulare è stato efficace nel supportare la vascolarizzazione di un trapianto libero, pertanto è stata provata la funzionalità della componente vascolare. Questi risultati aprono nuove prospettive nella chirurgia vascolare, chirurgia pediatrica e nella cardiochirurgia. Nello specifico in chirurgia ricostruttiva, questi prodotti potrebbero esser utilizzati per l’allungamento di peduncoli vascolari nei trapianti liberi o nella chirurgia dei reimpianti.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/81180
URN:NBN:IT:UNIPD-81180