Il reticolo endoplasmatico (ER) è un organello altamente dinamico formato da un complesso sistema di membrane in continuo movimento e rimodellamento. La biogenesi ed il mantenimento dell’elaborata architettura dell’ER sono fondamentali per il corretto svolgimento delle sue funzioni e dipendono da eventi di fusione e di fissione delle membrane e dall’azione di proteine capaci di rimodellare le membrane. La fusione omotipica delle membrane dell’ER dipende dalla proteina atlastina, una GTPasi localizzata nelle membrane dell’ER. Al contrario, i meccanismi e le proteine coinvolte nella fissione delle membrane sono ancora sconosciuti. Recentemente, è stato dimostrato che atlastina interagisce con proteine appartenenti alle famiglie reticulons e DP1/REEP/Yop1, proteine coinvolte nel determinare la morfologia dell’ER. Queste proteine, sebbene appartenenti a famiglie differenti, posseggono un dominio altamente conservato di circa 200 aminoacidi (chiamato RHD) costituito da due domini transmembrana separati da una breve ansa citosolica. È stato proposto che le due porzioni idrofobiche si inseriscano nel foglietto esterno del doppio strato fosfolipidico in una struttura a forcina; tale struttura causerebbe quindi una deformazione del monostrato esterno della membrana, generando una curvatura localizzata della membrana. In questa tesi, utilizzando come organismo modello Drosophila melanogaster, abbiamo studiato il ruolo delle proteine reticulon-1 (Rtnl1) e DP1 nel generare e mantenere la complessa architettura dell’ER. Esperimenti in vivo hanno dimostrato che in Drosophila esiste una forte interazione genetica antagonistica tra Rtnl1 e atlastina. Infatti, i nostri risultati dimostrano che la letalità causata dall’assenza del gene atlastina è recuperata dalla simultanea perdita di funzione di Rtnl1. Questa interazione tra Rtnl1 e atlastina è stata confermata anche da esperimenti condotti nell’occhio di Drosophila: un’espressione ectopica di atlastina nell’occhio di Drosophila causa un occhio piccolo e rovinato; l’assenza di Rtnl1 in un occhio che contemporaneamente sovraesprime atlastina porta ad un peggioramento del fenotipo dell’occhio che diventa ancor più rovinato. Questa forte interazione genetica tra Rtnl1 e atlastina suggerisce che queste due proteine abbiano funzioni opposte nel mantenimento dell’architettura dell’ER. Inoltre, abbiamo dimostrato che l’assenza di Rtnl1 in vivo provoca l’allungamento dei profili dell’ER mentre, al contrario, la sua sovraespressione causa frammentazione e perdita della normale continuità del lume dell’ER. Questi risultati avvalorano ulteriormente l’ipotesi che Rtnl1 sia in grado di controbilanciare l’attività di fusione mediata da atlastina probabilmente facilitando il processo di fissione delle membrane dell’ER. Questa ipotesi è stata confermata da esperimenti condotti in vitro: Rtnl1, infatti, è in grado di promuovere autonomamente il “budding” di membrana e la produzione di vescicole. Abbiamo dimostrato che esiste una interazione genetica antagonistica anche tra DP1 e atlastina in Drosophila. Infatti, la sovraespressione simultanea di DP1 e atlastina nell'occhio porta ad un recupero del fenotipo “occhio rovinato” causato dall'espressione di atlastina. Inoltre, il fenotipo di iperfusione dell’ER causato dalla sovraespressione di atlastina in cellule COS-7 viene recuperato co-esprimendo DP1. Abbiamo anche dimostrato che DP1 è coinvolto nel mantenimento della morfologia dell’ER dato che neuroni privi di DP1 presentano profili dell’ER mediamente più lunghi rispetto a neuroni di controllo. DP1, quindi, sembra avere una funzione simile a quella di Rtnl1. Questi risultati suggeriscono che la fusione delle membrane dell’ER mediata da atlastina sembra essere controbilanciata dall’attività di due o più proteine che cooperano per mantenere la normale morfologia dell’ER. Dato che è stato dimostrato che il dominio RHD è la regione importante per la funzione di Rtnl1 e DP1, ipotizziamo che le proteine che contengono questo particolare dominio possano avere l’intrinseca abilità di rompere le membrane dell’ER. Questa abilità è dovuta alla capacità di queste proteine di indurre un’estrema curvatura delle membrane; a causa dell’intrinseca instabilità dei lipidi le regioni di estrema curvatura possono potenzialmente essere il punto di rottura delle membrane. I dati da noi ottenuti suggeriscono che un equilibrio tra eventi di fusione e di fissione delle membrane sia necessario per mantenere la corretta morfologia dell’ER e identificano due proteine, Rtnl1 e DP1, che sono coinvolte nel promuovere gli eventi di fissione delle membrane dell’ER.

Identification and characterization of atlastin interacting partners involved in maintaining and determining the morphology of endoplasmic reticulum in Drosophila melanogaster

MISTICONI, GIULIA
2015

Abstract

Il reticolo endoplasmatico (ER) è un organello altamente dinamico formato da un complesso sistema di membrane in continuo movimento e rimodellamento. La biogenesi ed il mantenimento dell’elaborata architettura dell’ER sono fondamentali per il corretto svolgimento delle sue funzioni e dipendono da eventi di fusione e di fissione delle membrane e dall’azione di proteine capaci di rimodellare le membrane. La fusione omotipica delle membrane dell’ER dipende dalla proteina atlastina, una GTPasi localizzata nelle membrane dell’ER. Al contrario, i meccanismi e le proteine coinvolte nella fissione delle membrane sono ancora sconosciuti. Recentemente, è stato dimostrato che atlastina interagisce con proteine appartenenti alle famiglie reticulons e DP1/REEP/Yop1, proteine coinvolte nel determinare la morfologia dell’ER. Queste proteine, sebbene appartenenti a famiglie differenti, posseggono un dominio altamente conservato di circa 200 aminoacidi (chiamato RHD) costituito da due domini transmembrana separati da una breve ansa citosolica. È stato proposto che le due porzioni idrofobiche si inseriscano nel foglietto esterno del doppio strato fosfolipidico in una struttura a forcina; tale struttura causerebbe quindi una deformazione del monostrato esterno della membrana, generando una curvatura localizzata della membrana. In questa tesi, utilizzando come organismo modello Drosophila melanogaster, abbiamo studiato il ruolo delle proteine reticulon-1 (Rtnl1) e DP1 nel generare e mantenere la complessa architettura dell’ER. Esperimenti in vivo hanno dimostrato che in Drosophila esiste una forte interazione genetica antagonistica tra Rtnl1 e atlastina. Infatti, i nostri risultati dimostrano che la letalità causata dall’assenza del gene atlastina è recuperata dalla simultanea perdita di funzione di Rtnl1. Questa interazione tra Rtnl1 e atlastina è stata confermata anche da esperimenti condotti nell’occhio di Drosophila: un’espressione ectopica di atlastina nell’occhio di Drosophila causa un occhio piccolo e rovinato; l’assenza di Rtnl1 in un occhio che contemporaneamente sovraesprime atlastina porta ad un peggioramento del fenotipo dell’occhio che diventa ancor più rovinato. Questa forte interazione genetica tra Rtnl1 e atlastina suggerisce che queste due proteine abbiano funzioni opposte nel mantenimento dell’architettura dell’ER. Inoltre, abbiamo dimostrato che l’assenza di Rtnl1 in vivo provoca l’allungamento dei profili dell’ER mentre, al contrario, la sua sovraespressione causa frammentazione e perdita della normale continuità del lume dell’ER. Questi risultati avvalorano ulteriormente l’ipotesi che Rtnl1 sia in grado di controbilanciare l’attività di fusione mediata da atlastina probabilmente facilitando il processo di fissione delle membrane dell’ER. Questa ipotesi è stata confermata da esperimenti condotti in vitro: Rtnl1, infatti, è in grado di promuovere autonomamente il “budding” di membrana e la produzione di vescicole. Abbiamo dimostrato che esiste una interazione genetica antagonistica anche tra DP1 e atlastina in Drosophila. Infatti, la sovraespressione simultanea di DP1 e atlastina nell'occhio porta ad un recupero del fenotipo “occhio rovinato” causato dall'espressione di atlastina. Inoltre, il fenotipo di iperfusione dell’ER causato dalla sovraespressione di atlastina in cellule COS-7 viene recuperato co-esprimendo DP1. Abbiamo anche dimostrato che DP1 è coinvolto nel mantenimento della morfologia dell’ER dato che neuroni privi di DP1 presentano profili dell’ER mediamente più lunghi rispetto a neuroni di controllo. DP1, quindi, sembra avere una funzione simile a quella di Rtnl1. Questi risultati suggeriscono che la fusione delle membrane dell’ER mediata da atlastina sembra essere controbilanciata dall’attività di due o più proteine che cooperano per mantenere la normale morfologia dell’ER. Dato che è stato dimostrato che il dominio RHD è la regione importante per la funzione di Rtnl1 e DP1, ipotizziamo che le proteine che contengono questo particolare dominio possano avere l’intrinseca abilità di rompere le membrane dell’ER. Questa abilità è dovuta alla capacità di queste proteine di indurre un’estrema curvatura delle membrane; a causa dell’intrinseca instabilità dei lipidi le regioni di estrema curvatura possono potenzialmente essere il punto di rottura delle membrane. I dati da noi ottenuti suggeriscono che un equilibrio tra eventi di fusione e di fissione delle membrane sia necessario per mantenere la corretta morfologia dell’ER e identificano due proteine, Rtnl1 e DP1, che sono coinvolte nel promuovere gli eventi di fissione delle membrane dell’ER.
2-feb-2015
Inglese
Drosophila melanogaster, Endoplasmic reticulum, atlastin, reticulon, DP1
MONTECUCCO, CESARE
BERNARDI, PAOLO
Università degli studi di Padova
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/81242
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPD-81242