Through a genealogical approach and in the context of theories on multiculturalism, this work intends to analyse museums as public institutions, builders of identity, nation-state instruments and venues for the exercise of politics of recognition. The following research focuses on ethnographic and cultural museums, which have subject to criticism since the 1980's due to their colonial legacy and anachronic mission in today's global and post-colonial world. Thanks to indigenous people movements and the development by European institutions and UN agencies such as UNESCO of international norms on cultural diversity and return of cultural property, museums have turned into theatres where indentities are built and claims for recognition are negotiated. As a result, new institutional strategies have been adopted in order to go beyond the ethnographic approach. The principle of recognition is key to understand this paradigm shift. Following a pluridisciplinary approach and through case studies in Europe and in the United States, this work aims at building a bridge between political philosophy and museum studies. It proposes an analysis of various institutions based on four principles of recognition in relation to indigeneous peoples, universalism, colonial history and globalisation.

Seguendo un approccio genealogico e alla luce delle teorie sul multiculturalismo, questo lavoro analizza il museo in quanto istituzione pubblica nazionale, fabbrica di identità, strumento dello Stato-nazione e luogo di esercizio delle politiche di riconoscimento. Oggetto di tale ricerca è il museo di etnografia e delle culture che dagli anni ’80 è testimone di numerose critiche e di una crisi di identità, dovuta alla sua eredità coloniale e alla sua missione anacronistica in un contesto postcoloniale e globalizzato. In seguito ai movimenti dei popoli indigeni e allo sviluppo di norme internazionali relative alla diversità culturale e alla restituzione dei beni culturali promosse dalle agenzie delle Nazioni Unite quali l’UNESCO e dalle istituzioni europee, i musei di etnografia sono diventati teatri in cui si negoziano e si costruiscono le identità e in cui si mediano le domande di riconoscimento. Si sono così adottate delle nuove strategie istituzionali per superare il modello etnografico e la chiave di lettura essenziale per interpretare e comprendere questo cambiamento di paradigma è il principio di riconoscimento. Seguendo una prospettiva pluridisciplinare e attraverso casi studio in Europa e negli Stati Uniti, questo lavoro intende costruire un ponte tra la filosofia politica e la museologia. Propone così un’analisi di differenti istituzioni secondo quattro principi di riconoscimento concernenti il caso dei popoli indigeni, il rapporto all’universalismo, la relazione alla storia coloniale e la globalizzazione.

POLITICHE DI RICONOSCIMENTO NEI MUSEI DI ETNOGRAFIA E DELLE CULTURE NEL XXI SECOLO

PAGANI, CAMILLA
2014

Abstract

Through a genealogical approach and in the context of theories on multiculturalism, this work intends to analyse museums as public institutions, builders of identity, nation-state instruments and venues for the exercise of politics of recognition. The following research focuses on ethnographic and cultural museums, which have subject to criticism since the 1980's due to their colonial legacy and anachronic mission in today's global and post-colonial world. Thanks to indigenous people movements and the development by European institutions and UN agencies such as UNESCO of international norms on cultural diversity and return of cultural property, museums have turned into theatres where indentities are built and claims for recognition are negotiated. As a result, new institutional strategies have been adopted in order to go beyond the ethnographic approach. The principle of recognition is key to understand this paradigm shift. Following a pluridisciplinary approach and through case studies in Europe and in the United States, this work aims at building a bridge between political philosophy and museum studies. It proposes an analysis of various institutions based on four principles of recognition in relation to indigeneous peoples, universalism, colonial history and globalisation.
30-giu-2014
Francese (Altre)
Seguendo un approccio genealogico e alla luce delle teorie sul multiculturalismo, questo lavoro analizza il museo in quanto istituzione pubblica nazionale, fabbrica di identità, strumento dello Stato-nazione e luogo di esercizio delle politiche di riconoscimento. Oggetto di tale ricerca è il museo di etnografia e delle culture che dagli anni ’80 è testimone di numerose critiche e di una crisi di identità, dovuta alla sua eredità coloniale e alla sua missione anacronistica in un contesto postcoloniale e globalizzato. In seguito ai movimenti dei popoli indigeni e allo sviluppo di norme internazionali relative alla diversità culturale e alla restituzione dei beni culturali promosse dalle agenzie delle Nazioni Unite quali l’UNESCO e dalle istituzioni europee, i musei di etnografia sono diventati teatri in cui si negoziano e si costruiscono le identità e in cui si mediano le domande di riconoscimento. Si sono così adottate delle nuove strategie istituzionali per superare il modello etnografico e la chiave di lettura essenziale per interpretare e comprendere questo cambiamento di paradigma è il principio di riconoscimento. Seguendo una prospettiva pluridisciplinare e attraverso casi studio in Europa e negli Stati Uniti, questo lavoro intende costruire un ponte tra la filosofia politica e la museologia. Propone così un’analisi di differenti istituzioni secondo quattro principi di riconoscimento concernenti il caso dei popoli indigeni, il rapporto all’universalismo, la relazione alla storia coloniale e la globalizzazione.
multiculturalism ; identity ; otherness ; politics of recognition ; minorities ; indigenous peoples ; museum ; musem studies ; museum of ethnography ; UNESCO ; United Nations ; heritage ; intangible heritage ; return of cultural property ; repatriation ; multiculturalismo ; identità ; alterità ; politiche di riconoscimento ; minoranze ; popoli indigeni ; museo ; museologia ; museo di etnografia ; Nazioni Unite ; patrimonio ; patrimonio intangibile ; restituzione di beni culturali
FABBRICHESI, ROSSELLA
Università degli Studi di Milano
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/81243
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIMI-81243