La ricerca propone uno studio del fenomeno della lotta armata a Genova, dalla fine degli anni Sessanta fino all’inizio degli anni Ottanta, evidenziando i momenti in cui la città fu teatro di quelle che si possono definire importanti “prime volte” nella storia delle BR, e che la resero una sorta di “laboratorio” in cui il gruppo armato sperimentò ciò in seguito avrebbe realizzato su scala nazionale. Questi episodi impressero accelerazioni e svolte importanti alla storia della lotta armata in Italia e rappresentarono dei veri e propri spartiacque: a Genova nacque la prima organizzazione armata italiana, il “22 Ottobre”; nell’aprile del 1974 fu portato a termine il primo sequestro politico “lungo” e non strettamente legato a dinamiche di fabbrica, quello di Mario Sossi; due anni dopo fu la volta del primo assassinio scientemente programmato, quello di Francesco Coco; nel 1977 avvenne la prima gambizzazione a danno di un giornalista e venne avviata la campagna nazionale delle BR contro la stampa; sempre nel 1977 fu ferito per la prima volta un esponente del PCI, mentre nel gennaio 1979 fu commesso il primo ed unico omicidio a danno di un operaio, il militante comunista e sindacalista FIOM Guido Rossa. Il lavoro si suddivide tematicamente in tre parti, articolate in cinque capitoli, rappresentative di altrettanti passaggi nella storia della lotta armata a Genova, e più in generale in Italia. La prima parte del lavoro si concentra sulla nascita e sullo sviluppo del “22 ottobre”, a cavallo tra politica e criminalità comune: la vicenda giudiziaria che ha riguardato i membri del gruppo incise profondamente sulla formazione del gruppo brigatista genovese. La seconda parte del lavoro riguarda il sequestro di Mario Sossi e il successivo assassinio del procuratore generale Francesco Coco: la vicenda Sossi funse da cerniera tra l’esperienza del “22 ottobre” e l’avvio del cosiddetto “attacco al cuore dello Stato” da parte delle BR, con l’omicidio Coco le BR iniziarono invece a radicarsi nella città. Infine il terzo momento della ricerca si sofferma sulla nascita, sullo sviluppo e sulla fine della colonna locale, la quale presenta alcune peculiarità che la distinguono dalle altre realtà e ne fanno un caso emblematico: essa infatti fu la colonna più compartimentata, che seppe resistere meglio alla repressione statale e che si rese protagonista di molte “svolte” e “primati” nella storia brigatista.
La lotta armata a Genova (1969-1981)
SERAFINO, DAVIDE
2014
Abstract
La ricerca propone uno studio del fenomeno della lotta armata a Genova, dalla fine degli anni Sessanta fino all’inizio degli anni Ottanta, evidenziando i momenti in cui la città fu teatro di quelle che si possono definire importanti “prime volte” nella storia delle BR, e che la resero una sorta di “laboratorio” in cui il gruppo armato sperimentò ciò in seguito avrebbe realizzato su scala nazionale. Questi episodi impressero accelerazioni e svolte importanti alla storia della lotta armata in Italia e rappresentarono dei veri e propri spartiacque: a Genova nacque la prima organizzazione armata italiana, il “22 Ottobre”; nell’aprile del 1974 fu portato a termine il primo sequestro politico “lungo” e non strettamente legato a dinamiche di fabbrica, quello di Mario Sossi; due anni dopo fu la volta del primo assassinio scientemente programmato, quello di Francesco Coco; nel 1977 avvenne la prima gambizzazione a danno di un giornalista e venne avviata la campagna nazionale delle BR contro la stampa; sempre nel 1977 fu ferito per la prima volta un esponente del PCI, mentre nel gennaio 1979 fu commesso il primo ed unico omicidio a danno di un operaio, il militante comunista e sindacalista FIOM Guido Rossa. Il lavoro si suddivide tematicamente in tre parti, articolate in cinque capitoli, rappresentative di altrettanti passaggi nella storia della lotta armata a Genova, e più in generale in Italia. La prima parte del lavoro si concentra sulla nascita e sullo sviluppo del “22 ottobre”, a cavallo tra politica e criminalità comune: la vicenda giudiziaria che ha riguardato i membri del gruppo incise profondamente sulla formazione del gruppo brigatista genovese. La seconda parte del lavoro riguarda il sequestro di Mario Sossi e il successivo assassinio del procuratore generale Francesco Coco: la vicenda Sossi funse da cerniera tra l’esperienza del “22 ottobre” e l’avvio del cosiddetto “attacco al cuore dello Stato” da parte delle BR, con l’omicidio Coco le BR iniziarono invece a radicarsi nella città. Infine il terzo momento della ricerca si sofferma sulla nascita, sullo sviluppo e sulla fine della colonna locale, la quale presenta alcune peculiarità che la distinguono dalle altre realtà e ne fanno un caso emblematico: essa infatti fu la colonna più compartimentata, che seppe resistere meglio alla repressione statale e che si rese protagonista di molte “svolte” e “primati” nella storia brigatista.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/81278
URN:NBN:IT:UNIPD-81278