Premessa La vitamina Kappa (K), intesa K1 o Fillochinone (PK) e K2 o Menachinone (MK), è coinvolta nella produzione non solo delle proteine della coagulazione ma anche nella produzione di proteine GLA dell’osso e della matrice che regolano la mineralizzazione ossea e le Calcificazioni Vascolari (CV). Studi in letteratura suggeriscono che basse concentrazioni di Vitamina K sono associate con aumentato rischio di fratture e calcificazioni vascolari. I pazienti (pz) in emodialisi (HD) sono ad alto rischio di tali complicanze. Noi abbiamo condotto uno studio osservazionale volto a valutare la Prevalenza del Deficit di Vitamina K e la associazione tra lo Status della Vitamina K, le Fratture Vertebrali (FV) e le CV nei pz in HD. Materiali e Metodi Studio Osservazionale Multicentrico in 387 pz in HD, 18 centri dialisi tra il nord e centro Italia. Abbiamo misurato i livelli di: vitamina K (in High-performance liquid chromatography, HPLC), Osteocalcina o Bone GLA Protein (BGP), Matrix GLA Protein (MGP) e altri biomarkers di routine. Un gruppo di soggetti sani (comparabile per età e sesso) è stato usato come controllo. La valutazione delle FV e delle CV era centralizzata e a doppio cieco. Le FV erano valutate mediante analisi computerizzata scannerizzando la Radiografia della Colonna vertebrale in L-L (T5-L4). Era considerata FV una riduzione dell’altezza del corpo vertebrale >20%. La severità della FV era stimata in Lieve, Moderata e Severa (rispettivamente riduzione del: 20-25%, 25-40% e > 40%). Valutammo le CV con il metodo di Witteman (Lancet,1994). La CV era misurata dalla lunghezza del deposito calcifico lungo la parete dell’Aorta Addominale (Lieve 0.1-5cm, oderato 5.1- 10cm e severa > 10cm). Valutammo anche la presenza o assenza della calcificazione delle Arterie Iliache nella medesima Radiografia. Ogni differenza era risolta dal consensus. Risultati I pazienti in dialisi cronica presentavano importanti deficit di Vitamina K. Abbiamo inoltre trovato alta prevalenza di FV e CV. Conclusioni Questo studio, basato su una importante casistica di pazienti in dialisi del Nord e Centro Italia dimostra che un’importante frazione di tali pazienti è carente di vitamina k e che tale stato carenziale è correlato a complicanze di estremo interesse clinico, quali le FV e le CV. Su tale base si ritiene che ai pazienti con malattia renale cronica, assieme all’intake di Calcio e Vitamina D, si dovrebbe raccomandare l’assunzione di un adeguato introito di vitamina K al fine di realizzare una corretta Calcificazione dell’osso ed evitando in questo modo di causare il danno della CV. Studi aggiuntivi dovrebbero essere effettuati per investigarae il Ruolo della Vitamina K nelle Fratture Ossee e nelle CV anche nella popolazione generale
Studio osservazionale cross-sectional volto a valutare lo status della vitamina K e del suo potenziale ruolo nell'ambito delle fratture vertebrali e delle calcificazioni vascolari nel dializzato (Studio Kappa)
FUSARO, MARIA
2012
Abstract
Premessa La vitamina Kappa (K), intesa K1 o Fillochinone (PK) e K2 o Menachinone (MK), è coinvolta nella produzione non solo delle proteine della coagulazione ma anche nella produzione di proteine GLA dell’osso e della matrice che regolano la mineralizzazione ossea e le Calcificazioni Vascolari (CV). Studi in letteratura suggeriscono che basse concentrazioni di Vitamina K sono associate con aumentato rischio di fratture e calcificazioni vascolari. I pazienti (pz) in emodialisi (HD) sono ad alto rischio di tali complicanze. Noi abbiamo condotto uno studio osservazionale volto a valutare la Prevalenza del Deficit di Vitamina K e la associazione tra lo Status della Vitamina K, le Fratture Vertebrali (FV) e le CV nei pz in HD. Materiali e Metodi Studio Osservazionale Multicentrico in 387 pz in HD, 18 centri dialisi tra il nord e centro Italia. Abbiamo misurato i livelli di: vitamina K (in High-performance liquid chromatography, HPLC), Osteocalcina o Bone GLA Protein (BGP), Matrix GLA Protein (MGP) e altri biomarkers di routine. Un gruppo di soggetti sani (comparabile per età e sesso) è stato usato come controllo. La valutazione delle FV e delle CV era centralizzata e a doppio cieco. Le FV erano valutate mediante analisi computerizzata scannerizzando la Radiografia della Colonna vertebrale in L-L (T5-L4). Era considerata FV una riduzione dell’altezza del corpo vertebrale >20%. La severità della FV era stimata in Lieve, Moderata e Severa (rispettivamente riduzione del: 20-25%, 25-40% e > 40%). Valutammo le CV con il metodo di Witteman (Lancet,1994). La CV era misurata dalla lunghezza del deposito calcifico lungo la parete dell’Aorta Addominale (Lieve 0.1-5cm, oderato 5.1- 10cm e severa > 10cm). Valutammo anche la presenza o assenza della calcificazione delle Arterie Iliache nella medesima Radiografia. Ogni differenza era risolta dal consensus. Risultati I pazienti in dialisi cronica presentavano importanti deficit di Vitamina K. Abbiamo inoltre trovato alta prevalenza di FV e CV. Conclusioni Questo studio, basato su una importante casistica di pazienti in dialisi del Nord e Centro Italia dimostra che un’importante frazione di tali pazienti è carente di vitamina k e che tale stato carenziale è correlato a complicanze di estremo interesse clinico, quali le FV e le CV. Su tale base si ritiene che ai pazienti con malattia renale cronica, assieme all’intake di Calcio e Vitamina D, si dovrebbe raccomandare l’assunzione di un adeguato introito di vitamina K al fine di realizzare una corretta Calcificazione dell’osso ed evitando in questo modo di causare il danno della CV. Studi aggiuntivi dovrebbero essere effettuati per investigarae il Ruolo della Vitamina K nelle Fratture Ossee e nelle CV anche nella popolazione generaleFile | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/81393
URN:NBN:IT:UNIPD-81393