Le malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI) sono un gruppo di patologie complesse ad eziologia multifattoriale, caratterizzate da uno stato infiammatorio cronico del tratto gastrointestinale, la cui incidenza a livello mondiale è in continuo aumento. Nonostante nel corso degli ultimi anni siano stati fatti numerosi progressi nel controllo della malattia, l’attuale approccio terapeutico rimane ancora lontano dall’essere soddisfacente e l’esito clinico che ne deriva è estremamente variabile a causa della vasta eterogeneità tra i pazienti. La terapia tradizionale, che consiste nella somministrazione di farmaci antinfiammatori, corticosteroidi, antibiotici o farmaci immunomodulatori, garantisce il controllo della malattia in alcuni pazienti, ma, a causa della non-specificità e del lungo periodo di utilizzo, è correlata all’insorgenza di numerose complicanze ed effetti collaterali. Un significativo miglioramento nella gestione della malattia è stato raggiunto attraverso l’introduzione di farmaci biologici, il cui target è rappresentato principalmente dalle citochine pro-infiammatorie implicate nella patologia, come ad esempio il TNF-α. Nonostante il forte impatto clinico, l’utilizzo di farmaci biologici, come l’anti-TNF-α ha mostrato diversi svantaggi, tra cui un’alta percentuale di non-responsività al trattamento oppure la perdita di risposta nel corso del tempo. La grande variabilità che si riscontra nella risposta clinica riflette di fatto la variabilità che sussiste tra i diversi individui, ed è dovuta principalmente a differenze a livello genetico, nello stile di vita e nello stato infiammatorio. Di conseguenza, cresce sempre più la necessità di definire nello specifico lo stato infiammatorio e le complicanze caratteristiche di ciascun paziente e di sviluppare nuovi sistemi di screening in-vitro che possano predire la risposta al trattamento e quindi consentire un approccio terapeutico specifico per ciascun individuo. Nell’ottica di una medicina predittiva e della terapia personalizzata, in questa tesi sono stati sviluppati differenti modelli in-vitro, che prendono in considerazione diversi aspetti e compartimenti implicati nelle malattie infiammatorie croniche intestinali, quali il sistema nervoso enterico, la fibrillina-1, componente della matrice extracellulare, così come colture tridimensionali a breve e lungo termine derivate da campioni bioptici umani. Questi modelli sperimentali di infiammazione cronica intestinale potranno costituire uno strumento clinico utile per applicazioni di medicina personalizzata.
MODEL SYSTEMS OF INTESTINAL INFLAMMATION: A STEP TOWARDS PERSONALIZED MEDICINE
SCHRENK, SANDRA
2017
Abstract
Le malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI) sono un gruppo di patologie complesse ad eziologia multifattoriale, caratterizzate da uno stato infiammatorio cronico del tratto gastrointestinale, la cui incidenza a livello mondiale è in continuo aumento. Nonostante nel corso degli ultimi anni siano stati fatti numerosi progressi nel controllo della malattia, l’attuale approccio terapeutico rimane ancora lontano dall’essere soddisfacente e l’esito clinico che ne deriva è estremamente variabile a causa della vasta eterogeneità tra i pazienti. La terapia tradizionale, che consiste nella somministrazione di farmaci antinfiammatori, corticosteroidi, antibiotici o farmaci immunomodulatori, garantisce il controllo della malattia in alcuni pazienti, ma, a causa della non-specificità e del lungo periodo di utilizzo, è correlata all’insorgenza di numerose complicanze ed effetti collaterali. Un significativo miglioramento nella gestione della malattia è stato raggiunto attraverso l’introduzione di farmaci biologici, il cui target è rappresentato principalmente dalle citochine pro-infiammatorie implicate nella patologia, come ad esempio il TNF-α. Nonostante il forte impatto clinico, l’utilizzo di farmaci biologici, come l’anti-TNF-α ha mostrato diversi svantaggi, tra cui un’alta percentuale di non-responsività al trattamento oppure la perdita di risposta nel corso del tempo. La grande variabilità che si riscontra nella risposta clinica riflette di fatto la variabilità che sussiste tra i diversi individui, ed è dovuta principalmente a differenze a livello genetico, nello stile di vita e nello stato infiammatorio. Di conseguenza, cresce sempre più la necessità di definire nello specifico lo stato infiammatorio e le complicanze caratteristiche di ciascun paziente e di sviluppare nuovi sistemi di screening in-vitro che possano predire la risposta al trattamento e quindi consentire un approccio terapeutico specifico per ciascun individuo. Nell’ottica di una medicina predittiva e della terapia personalizzata, in questa tesi sono stati sviluppati differenti modelli in-vitro, che prendono in considerazione diversi aspetti e compartimenti implicati nelle malattie infiammatorie croniche intestinali, quali il sistema nervoso enterico, la fibrillina-1, componente della matrice extracellulare, così come colture tridimensionali a breve e lungo termine derivate da campioni bioptici umani. Questi modelli sperimentali di infiammazione cronica intestinale potranno costituire uno strumento clinico utile per applicazioni di medicina personalizzata.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/81408
URN:NBN:IT:UNIPD-81408