Il rischio sismico può essere definito come un termine riassuntivo che comprende la probabilità del verificarsi in un certo sito di differenti campi di scuotimento, le perdite correlate, considerando la vulnerabilità strutturale. L’analisi di rischio è un metodo generale che può far riferimento a più indicatori in base al problema indagato, sia a livello di struttura specifica, sia a livello territoriale; per strutture civili, spesso si fa riferimento alle perdite monetarie, cioè il costo che deve essere sostenuto per riparare il danno strutturale derivante dal sisma. Questo lavoro approfondisce il rischio sismico sia a livello locale/puntuale, sia a livello territoriale, focalizzandosi su temi ancora poco approfonditi. A livello locale, la tesi si concentra sull’analisi di rischio sismico in ambito industriale con particolare riferimento ai danni da interruzione di esercizio. Recenti eventi sismici, come il terremoto in Emilia del 2012, hanno infatti dimostrato come tale tipologia di perdite possa essere particolarmente significativa; viene quindi sviluppato un modello per il calcolo delle perdite da interruzione di esercizio. Viene inoltre sviluppato un framework per valutare l’ottima strategia di retrofit sismico per la filiera produttiva. Nell’ambito dello studio del rischio sismico su scala territoriale, viene calcolata la mappa di rischio sismico per il territorio italiano. Vengono poi fatte alcune considerazioni sulle perdite causate dai terremoti passati, e sulla possibile implementazione di un fondo catastrofale nazionale. Infine, questo lavoro approfondisce i Catastrophe bond (CAT bond) come strumento finanziario per il trasferimento del rischio da disastri naturali. In particolare, viene sviluppata una procedura matematica rigorosa, basata su un approccio affidabilistico, per il pricing dei CAT bond. Tale procedura viene quindi applicata ad un caso studio e i risultati sono ampiamente discussi.
Loss assessment models for seismic risk mitigation in structures
HOFER, LORENZO
2018
Abstract
Il rischio sismico può essere definito come un termine riassuntivo che comprende la probabilità del verificarsi in un certo sito di differenti campi di scuotimento, le perdite correlate, considerando la vulnerabilità strutturale. L’analisi di rischio è un metodo generale che può far riferimento a più indicatori in base al problema indagato, sia a livello di struttura specifica, sia a livello territoriale; per strutture civili, spesso si fa riferimento alle perdite monetarie, cioè il costo che deve essere sostenuto per riparare il danno strutturale derivante dal sisma. Questo lavoro approfondisce il rischio sismico sia a livello locale/puntuale, sia a livello territoriale, focalizzandosi su temi ancora poco approfonditi. A livello locale, la tesi si concentra sull’analisi di rischio sismico in ambito industriale con particolare riferimento ai danni da interruzione di esercizio. Recenti eventi sismici, come il terremoto in Emilia del 2012, hanno infatti dimostrato come tale tipologia di perdite possa essere particolarmente significativa; viene quindi sviluppato un modello per il calcolo delle perdite da interruzione di esercizio. Viene inoltre sviluppato un framework per valutare l’ottima strategia di retrofit sismico per la filiera produttiva. Nell’ambito dello studio del rischio sismico su scala territoriale, viene calcolata la mappa di rischio sismico per il territorio italiano. Vengono poi fatte alcune considerazioni sulle perdite causate dai terremoti passati, e sulla possibile implementazione di un fondo catastrofale nazionale. Infine, questo lavoro approfondisce i Catastrophe bond (CAT bond) come strumento finanziario per il trasferimento del rischio da disastri naturali. In particolare, viene sviluppata una procedura matematica rigorosa, basata su un approccio affidabilistico, per il pricing dei CAT bond. Tale procedura viene quindi applicata ad un caso studio e i risultati sono ampiamente discussi.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/81454
URN:NBN:IT:UNIPD-81454