La tesi analizza gli effetti macroeconomici nonlineari di shock fiscali e di incertezza. Essa comprende tre capitoli, ciascuno dei quali è independente dagli altri. In ciascun capitolo, le predizioni teoriche derivanti da modelli macroeconomici vengono presentate e discusse. Tali predizioni sono poi testate empiricamente utilizzando tecniche econometriche all'avanguardia. Il primo capitolo si intitola “News in State-Dependent Fiscal Multipliers: The Role of Confidence”. Questo studio analizza il ruolo giocato dalla fiducia dei consumatori nella determinazione degli effetti reali che shock di spesa pubblica non previsti hanno sul livello della produzione in recessione e in espansione utilizzando un modello vettoriale autoregressivo “Smooth-Transition”. Per tenere conto degli effetti di anticipazione sulla politica fiscale, utilizzo una misura di shock fiscali previsti, definita come la somma delle revisioni delle aspettative circa il livello futuro della spesa pubblica. Questa variabile risulta possedere rilevanti informazioni circa variazioni future effettive della spesa pubblica. I miei risultati indicano che il moltiplicatore fiscale durante le fasi recessive è statisticamente più elevato rispetto alle fasi espansive, oltre a essere maggiore di uno. In maniera importante, i risultati mostrano come il livello della fiducia dei consumatori giochi un ruolo decisivo nel determinare gli effetti di uno shock fiscale non previsto all’interno di un contesto non-lineare. In particolare, la risposta del livello di fiducia è cruciale nello spiegare la differenza statistica trovata in recessione. Inoltre, il ruolo del livello della fiducia è rilevante per la trasmissione soltanto degli shock previsti di politica fiscale. Questi risultati qualificano il livello di fiducia come un fattore determinante nel comprendere la trasmissione di shock fiscali previsti (a differenza degli shock fiscali non previsti). Il secondo capitolo si intitola “Fiscal-Monetary Policy Mix in Recessions and Expansions”. Questo lavoro analizza il ruolo della politica monetaria nella determinazione della grandezza dei moltiplicatori fiscali in recessione e in espansione per l’economia degli Stati Uniti. A questo scopo, quantifico i moltiplicatori fiscali utilizzando un modello VAR non lineare che include variabili sia fiscali che monetarie. Per separare gli shock fiscali anticipati da quelli non anticipati, utilizzo sia variabili di spesa pubblica che la misura di “news” fiscale proposta da Ramey (2011 QJE). I miei risultati indicano che il moltiplicatore fiscale in recessione è maggiore di uno e statisticamente differente da quello che si ottiene in espansione. In maniera importante, il ruolo della politica monetaria in recessione comporta un effetto spiazzamento. In particolare, un esercizio controfattuale mostra in maniera chiara come emerga il ruolo giocato dalla politica monetaria. Questi risultati sottolineano l’importanza di considerare in maniera congiunta indicatori fiscali e monetari per analizzare gli effetti di politiche fiscali espansive. Il terzo capitolo intitolato “Economic Policy Uncertainty Spillovers in Booms and Busts” è un lavoro congiunto con Giovanni Caggiano e Efrem Castelnuovo. Questo lavoro ha come obiettivo la quantificazione dell’impatto di shock di incertezza politico-economica che hanno origine negli USA sull’andamento del ciclo economico canadese in recessione e in espansione. A tal fine, utilizziamo un modello vettoriale autoregressivo “Smooth-Transition” per identificare e analizzare gli effetti di un aumento del livello di incertezza economico-politica negli USA su una serie di variabili macroeconomiche canadesi, inclusi indicatori del livello dell’attività economica (produzione industriale e tasso di disoccupazione), tasso di inflazione, tasso di interesse a breve termine, e tasso di cambio bilaterale. I nostri risultati mostrano che ci sono effetti contagio non lineari rilevanti sia da un punto di vista statistico che economico. Gli shock di incertezza che hanno origine negli USA spiegano in recessione circa il 27% della varianza dell’errore di previsione a due anni del tasso di disoccupazione canadese, contro un valore pari a 8% in fasi di boom economico. Simulazioni controfattuali identificano un nuovo canale di contagio dell’incertezza economico-politica. In base a esso, aumenti del livello di incertezza economico-politica negli USA provocano in primo luogo un aumento del livello di incertezza in Canada e, per questo tramite, un aumento del tasso di disoccupazione canadese.
Nonlinear Effects of Macroeconomic Shocks
FIGUERES, JUAN MANUEL
2016
Abstract
La tesi analizza gli effetti macroeconomici nonlineari di shock fiscali e di incertezza. Essa comprende tre capitoli, ciascuno dei quali è independente dagli altri. In ciascun capitolo, le predizioni teoriche derivanti da modelli macroeconomici vengono presentate e discusse. Tali predizioni sono poi testate empiricamente utilizzando tecniche econometriche all'avanguardia. Il primo capitolo si intitola “News in State-Dependent Fiscal Multipliers: The Role of Confidence”. Questo studio analizza il ruolo giocato dalla fiducia dei consumatori nella determinazione degli effetti reali che shock di spesa pubblica non previsti hanno sul livello della produzione in recessione e in espansione utilizzando un modello vettoriale autoregressivo “Smooth-Transition”. Per tenere conto degli effetti di anticipazione sulla politica fiscale, utilizzo una misura di shock fiscali previsti, definita come la somma delle revisioni delle aspettative circa il livello futuro della spesa pubblica. Questa variabile risulta possedere rilevanti informazioni circa variazioni future effettive della spesa pubblica. I miei risultati indicano che il moltiplicatore fiscale durante le fasi recessive è statisticamente più elevato rispetto alle fasi espansive, oltre a essere maggiore di uno. In maniera importante, i risultati mostrano come il livello della fiducia dei consumatori giochi un ruolo decisivo nel determinare gli effetti di uno shock fiscale non previsto all’interno di un contesto non-lineare. In particolare, la risposta del livello di fiducia è cruciale nello spiegare la differenza statistica trovata in recessione. Inoltre, il ruolo del livello della fiducia è rilevante per la trasmissione soltanto degli shock previsti di politica fiscale. Questi risultati qualificano il livello di fiducia come un fattore determinante nel comprendere la trasmissione di shock fiscali previsti (a differenza degli shock fiscali non previsti). Il secondo capitolo si intitola “Fiscal-Monetary Policy Mix in Recessions and Expansions”. Questo lavoro analizza il ruolo della politica monetaria nella determinazione della grandezza dei moltiplicatori fiscali in recessione e in espansione per l’economia degli Stati Uniti. A questo scopo, quantifico i moltiplicatori fiscali utilizzando un modello VAR non lineare che include variabili sia fiscali che monetarie. Per separare gli shock fiscali anticipati da quelli non anticipati, utilizzo sia variabili di spesa pubblica che la misura di “news” fiscale proposta da Ramey (2011 QJE). I miei risultati indicano che il moltiplicatore fiscale in recessione è maggiore di uno e statisticamente differente da quello che si ottiene in espansione. In maniera importante, il ruolo della politica monetaria in recessione comporta un effetto spiazzamento. In particolare, un esercizio controfattuale mostra in maniera chiara come emerga il ruolo giocato dalla politica monetaria. Questi risultati sottolineano l’importanza di considerare in maniera congiunta indicatori fiscali e monetari per analizzare gli effetti di politiche fiscali espansive. Il terzo capitolo intitolato “Economic Policy Uncertainty Spillovers in Booms and Busts” è un lavoro congiunto con Giovanni Caggiano e Efrem Castelnuovo. Questo lavoro ha come obiettivo la quantificazione dell’impatto di shock di incertezza politico-economica che hanno origine negli USA sull’andamento del ciclo economico canadese in recessione e in espansione. A tal fine, utilizziamo un modello vettoriale autoregressivo “Smooth-Transition” per identificare e analizzare gli effetti di un aumento del livello di incertezza economico-politica negli USA su una serie di variabili macroeconomiche canadesi, inclusi indicatori del livello dell’attività economica (produzione industriale e tasso di disoccupazione), tasso di inflazione, tasso di interesse a breve termine, e tasso di cambio bilaterale. I nostri risultati mostrano che ci sono effetti contagio non lineari rilevanti sia da un punto di vista statistico che economico. Gli shock di incertezza che hanno origine negli USA spiegano in recessione circa il 27% della varianza dell’errore di previsione a due anni del tasso di disoccupazione canadese, contro un valore pari a 8% in fasi di boom economico. Simulazioni controfattuali identificano un nuovo canale di contagio dell’incertezza economico-politica. In base a esso, aumenti del livello di incertezza economico-politica negli USA provocano in primo luogo un aumento del livello di incertezza in Canada e, per questo tramite, un aumento del tasso di disoccupazione canadese.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/81506
URN:NBN:IT:UNIPD-81506