Nel primo capitolo viene affrontato uno degli interrogativi piu' radicali sorti in ambito neuroscientifico intorno all'esperienza percettiva: come si crea la stabilita' e la continuita' della nostra esperienza temporale a fronte delle distorsioni, che emergono comparando i tempi neurali registrati sperimentalmente e i riferimenti soggettivi sul tempo vissuto? Viene esaminato criticamente il concetto di distorsione, il quale ha senso solo se viene previamente assolutizzata un'esperienza temporale misurata dagli orologi e un'esperienza spaziale misurata dai regoli. Nel secondo capitolo vengono esaminati gli esperimenti che, a partire dai lavori di Libet, hanno messo in discussione l'esistenza del libero volere, principalmente sulla base dell'esistenza di eventi neurali che, precedendo gli atti motori volontari, consentono di leggere le nostre decisioni future prima che ne diventiamo consapevoli. Qui, un'ermeneutica d'ispirazione kantiana delle decisioni coscienti consente di ritrovare lo spazio della liberta' come ambito essenziale dell'umano. Il terzo capitolo prosegue la valutazione degli studi sul rapporto tra coscienza, percezione e azione, nonche' sul loro inscindibile intreccio in ogni atto di costituzione dell'esperienza spazio-temporale. Nel quarto capitolo viene analizzato il problema del binding, ossia del collegamento attivo responsabile dell'unitarieta della nostra esperienza, osservando come esso rimandi ad un processo di sintesi assai affine alla funzione svolta dalle strutture kantiane della soggettivita' quali condizioni trascendentali di possibilita' della costituzione dell'esperienza come un tutto coerente e dotato di senso. Nel quinto capitolo, riprendendo le interpretazioni neuro quantistiche della coscienza, vengono esaminate le teorie che, detemporalizzando i processi mentali fondamentali, si avvicinano in modo sostanziale alla concezione kantiana dell'unita' trascendentale della coscienza. In particolare, una prospettiva che si richiami allo schematismo trascendentale consente di individuare dei percorsi in grado di riannodare la divaricazione piu'volte emersa nel corso della ricerca tra esperienza soggettiva ed esperienza scientifica. Nelle conclusioni, viene proposta una visione innovativa dei rapporti tra coscienza, spazio, e, soprattutto, tempo. Prendendo ispirazione non solo dalla prospettiva trascendentale di matrice kantiana, ma anche dalla fenomenologia husserliana e dalla fenomenologia della percezione di Merleau-Ponty, nonche' dal pensiero heideggeriano, si perviene alla formulazione di un'interpretazione profonda degli inediti meccanismi con cui la soggettivita' attua i processi di in-formazione dell'oggettivita', cosi come emergono oggi in ambito neuroscientifico. Il tema principale dell'appendice e' costituito dai neuroni specchio, il cui comportamento fornisce elementi essenziali per la comprensione dell'esperienza nei suoi caratteri squisitamente intersoggettivi.

Tempo, soggettivita', esperienza. Per un'ermeneutica trascendentale e fenomenologica del rapporto aporetico tra esperienza soggettiva e analisi neuro scientifica della percezione e dell'azione.

MEZZALIRA, SELENE
2016

Abstract

Nel primo capitolo viene affrontato uno degli interrogativi piu' radicali sorti in ambito neuroscientifico intorno all'esperienza percettiva: come si crea la stabilita' e la continuita' della nostra esperienza temporale a fronte delle distorsioni, che emergono comparando i tempi neurali registrati sperimentalmente e i riferimenti soggettivi sul tempo vissuto? Viene esaminato criticamente il concetto di distorsione, il quale ha senso solo se viene previamente assolutizzata un'esperienza temporale misurata dagli orologi e un'esperienza spaziale misurata dai regoli. Nel secondo capitolo vengono esaminati gli esperimenti che, a partire dai lavori di Libet, hanno messo in discussione l'esistenza del libero volere, principalmente sulla base dell'esistenza di eventi neurali che, precedendo gli atti motori volontari, consentono di leggere le nostre decisioni future prima che ne diventiamo consapevoli. Qui, un'ermeneutica d'ispirazione kantiana delle decisioni coscienti consente di ritrovare lo spazio della liberta' come ambito essenziale dell'umano. Il terzo capitolo prosegue la valutazione degli studi sul rapporto tra coscienza, percezione e azione, nonche' sul loro inscindibile intreccio in ogni atto di costituzione dell'esperienza spazio-temporale. Nel quarto capitolo viene analizzato il problema del binding, ossia del collegamento attivo responsabile dell'unitarieta della nostra esperienza, osservando come esso rimandi ad un processo di sintesi assai affine alla funzione svolta dalle strutture kantiane della soggettivita' quali condizioni trascendentali di possibilita' della costituzione dell'esperienza come un tutto coerente e dotato di senso. Nel quinto capitolo, riprendendo le interpretazioni neuro quantistiche della coscienza, vengono esaminate le teorie che, detemporalizzando i processi mentali fondamentali, si avvicinano in modo sostanziale alla concezione kantiana dell'unita' trascendentale della coscienza. In particolare, una prospettiva che si richiami allo schematismo trascendentale consente di individuare dei percorsi in grado di riannodare la divaricazione piu'volte emersa nel corso della ricerca tra esperienza soggettiva ed esperienza scientifica. Nelle conclusioni, viene proposta una visione innovativa dei rapporti tra coscienza, spazio, e, soprattutto, tempo. Prendendo ispirazione non solo dalla prospettiva trascendentale di matrice kantiana, ma anche dalla fenomenologia husserliana e dalla fenomenologia della percezione di Merleau-Ponty, nonche' dal pensiero heideggeriano, si perviene alla formulazione di un'interpretazione profonda degli inediti meccanismi con cui la soggettivita' attua i processi di in-formazione dell'oggettivita', cosi come emergono oggi in ambito neuroscientifico. Il tema principale dell'appendice e' costituito dai neuroni specchio, il cui comportamento fornisce elementi essenziali per la comprensione dell'esperienza nei suoi caratteri squisitamente intersoggettivi.
19-lug-2016
Italiano
filosofia trascendentale, fenomenologia, neuroscienze, tempo, esperienza, soggettivita'
ILLETTERATI, LUCA
MENEGONI, FRANCESCA
Università degli studi di Padova
487
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
selene_mezzalira_tesi.pdf

accesso aperto

Dimensione 4.11 MB
Formato Adobe PDF
4.11 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/81555
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPD-81555