Il disturbo dello spettro autistico (DSA) è un disturbo neuroevolutivo pervasivo che colpisce quasi l'1% della popolazione. Una delle principali sfide nell'attuale ricerca sul DSA è definire i deficit neurocognitivi precoci che costituiscono le fondamenta dei disturbi "chiave" nelle abilità sociali e comunicative. In particolare, precoci disfuzioni attentive potrebbero giocare un ruolo decisivo nell'emergere del DSA. Nella presente tesi di dottorato presento sei studi che contribuiscono significativamente alla comprensione delle alterazioni dell'attenzione visiva nei DSA e le loro possibili basi neurali. Nel primo studio, mostriamo che gli individui affetti da DSA sono compromessi nell'abilità di allargare ("zoom-out") la dimensione del fuoco attentivo e che questo problema può avere un impatto negativo nell'orientamento rapido verso una posizione segnalata nel campo visivo. Il secondo e terzo studio mostrano come genitori senza alcuna storia clinica di DSA ma con elevati tratti autistici possano trasmettere ai loro infanti sottili alterazioni nell'attenzione visiva (a carico sia del meccanismo di orientamento che di quello di zoom) che possono avere conseguenze negative sul futuro sviluppo delle abilità socio-comunicative dei loro figli. Nel quarto e quinto studio, abbiamo utilizzato la stimolazione magnetica transcranica e l'elettroencefalografia ad alta densità, rispettivamente, in partecipanti adulti a sviluppo tipico e mostriamo che un network di aree frontali (principalmente FEF e IFG) e parietali (principalmente IPS/SPL) sono fondamentali nella regolazione della dimensione del fuoco attentivo. Nell'ultimo studio, abbiamo valutato il profilo spaziale del fuoco attentivo in individui con DSA e mostriamo come l'anulo inibitorio circostante al fuoco attentivo – fondamentale per attenuare il processamento d'informazioni irrilevanti – è significativamente più debole nel DSA rispetto al gruppo di controllo. Complessivamente, queste evidenze mostrano l'importanza dei deficit attentivi nelle manifestazioni chiave del DSA e nel suo decorso evolutivo. Definire le anomalie dell'attenzione e i corrispondenti correlati neurali è estremamente importante (i) per migliorare la diagnosi precoce del disturbo e (ii) per implementare tempestivi programmi preventivi mirati a ridurre l'incidenza dei DSA.
The deployment of visual attention in autism spectrum disorders
RONCONI, LUCA
2014
Abstract
Il disturbo dello spettro autistico (DSA) è un disturbo neuroevolutivo pervasivo che colpisce quasi l'1% della popolazione. Una delle principali sfide nell'attuale ricerca sul DSA è definire i deficit neurocognitivi precoci che costituiscono le fondamenta dei disturbi "chiave" nelle abilità sociali e comunicative. In particolare, precoci disfuzioni attentive potrebbero giocare un ruolo decisivo nell'emergere del DSA. Nella presente tesi di dottorato presento sei studi che contribuiscono significativamente alla comprensione delle alterazioni dell'attenzione visiva nei DSA e le loro possibili basi neurali. Nel primo studio, mostriamo che gli individui affetti da DSA sono compromessi nell'abilità di allargare ("zoom-out") la dimensione del fuoco attentivo e che questo problema può avere un impatto negativo nell'orientamento rapido verso una posizione segnalata nel campo visivo. Il secondo e terzo studio mostrano come genitori senza alcuna storia clinica di DSA ma con elevati tratti autistici possano trasmettere ai loro infanti sottili alterazioni nell'attenzione visiva (a carico sia del meccanismo di orientamento che di quello di zoom) che possono avere conseguenze negative sul futuro sviluppo delle abilità socio-comunicative dei loro figli. Nel quarto e quinto studio, abbiamo utilizzato la stimolazione magnetica transcranica e l'elettroencefalografia ad alta densità, rispettivamente, in partecipanti adulti a sviluppo tipico e mostriamo che un network di aree frontali (principalmente FEF e IFG) e parietali (principalmente IPS/SPL) sono fondamentali nella regolazione della dimensione del fuoco attentivo. Nell'ultimo studio, abbiamo valutato il profilo spaziale del fuoco attentivo in individui con DSA e mostriamo come l'anulo inibitorio circostante al fuoco attentivo – fondamentale per attenuare il processamento d'informazioni irrilevanti – è significativamente più debole nel DSA rispetto al gruppo di controllo. Complessivamente, queste evidenze mostrano l'importanza dei deficit attentivi nelle manifestazioni chiave del DSA e nel suo decorso evolutivo. Definire le anomalie dell'attenzione e i corrispondenti correlati neurali è estremamente importante (i) per migliorare la diagnosi precoce del disturbo e (ii) per implementare tempestivi programmi preventivi mirati a ridurre l'incidenza dei DSA.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/81815
URN:NBN:IT:UNIPD-81815