I sistemi zootecnici giocano un ruolo fondamentale nel mantenimento delle aree montane Europee, contribuendo al benessere umano attraverso la creazione di sistemi socio-ecologici in cui le attività umane plasmano gli ecosistemi e sono influenzate dalle condizioni socioeconomiche, ambientali e culturali locali e regionali. Storicamente, l’allevamento zootecnico alpino si basa su piccole mandrie di razze locali a duplice attitudine. Durante la maggior parte dell’anno, le mandrie trovano riparo in stalle del fondo valle, mentre nel periodo estivo vengono trasferite nei pascoli a quote elevate, nelle malghe. Nell’ultima metà del ventesimo secolo, l’allevamento di bestiame nelle alpi ha dovuto affrontare l’impatto dei processi di abbandono e di intensificazione, i quali minacciano le funzioni ecologiche degli agroecosistemi montani. Entrambe le tendenze implicano dei cambiamenti nell’uso del suolo, con l’intensificazione che prende piede nel fondo valle, mentre le aree abbandonate si localizzano principalmente alle altitudini più elevate e lungo i pendii più ripidi. Di conseguenza, si verificano impatti severi sui sistemi acquatici, aerei, e terrestri; una diminuzione nel numero delle aziende zootecniche e una progressiva spinta all’intensificazione delle aziende rimanenti ( mandrie più grandi, razze specializzate da latte, uso massiccio dei mangimi extra-aziendali). I problemi legati all’allevamento zootecnico sulla sicurezza alimentare, sulla protezione degli agroecosistemi, sulla biodiversità, sul benessere animale, sulle preoccupazioni sociali e culla competitività economica, sono emersi nel dibattito pubblico e scientifico, richiedendo a gran voce una maggiore attenzione sulla sostenibilità del settore. La sostenibilità viene definita come l’uso delle risorse disponibili per raggiungere gli obiettivi dello sviluppo umano mentre si mantiene la capacità dei sistemi naturali di continuare a fornire le stesse risorse naturali e i Servizi Ecosistemici su cui dipendono l’economia e la società. La sostenibilità si compone di tre parti: una sociale, una ambientale e una economica. Per valutare l’approvvigionamento delle funzioni dell’ecosistema, che non rientrino nell’ambito della fornitura di beni di mercato, sono stati sviluppati degli approcci come la multifunzionalità e i Servizi Ecosistemici. Entrambi i concetti posso essere usati per affrontare il bisogno corrente e la domanda sociale di uno sviluppo sostenibile degli agroecosistemi montani. Il termine Servizi Ecosistemici definisce tutti i contributi diretti e indiretti di un ecosistema al benessere umano. Sono categorizzati come servizi di approvvigionamento, di regolazione, culturali e di supporto alla vita. In ogni caso gli ecosistemi, se gestiti in maniera erronea, possono regire con quelli che vengono definiti Disservizi Ecosistemici, che hanno impatti negativi per la società. Lo scopo della mia tesi di dottorato è stato quello di stimare la multifunzionalità dei sistemi di allevamento di vacche da latte negli agroecosistemi alpini, integrando la struttura teorica dei Servizi Ecosistemici negli approcci socio-economici (modelli di scelta), negli approcci partecipativi (questionari e gruppi di discussione), coinvolgendo e valorizzando l’opinione dei portatori di interesse. Questa tesi di dottorato è composta da tre capitoli. Il primo capitolo della tesi, puntava all’analisi, nell’ambito della teoria dei Servizi Ecosistemici, del valore socioculturale ed economico di un numero di funzioni positive degli agroecosistemi alpini, in un contesto di due processi simultanei di intensificazione e di abbandono. Per prima cosa, furono svolte delle interviste con gli allevatori e con altri portatori di interesse locali ( metodo qualitativo), per esplorare la relazione tra i sistemi zootecnici da latte e l’ambiente. In seguito, fu sviluppato un modello di scelta per classificare e valutare le più importanti funzioni attuali degli agroecosistemi (i sistemi zootecnici da latte e le colture permanenti), secondo i punti di vista delle popolazioni locali ( residenti nell’area di studio) e di riferimento ( i residenti delle sei provincie confinanti l’area di studio) in tre diversi scenari politici. I risultati hanno mostrato che i portatori di interesse locali avevano una opinione positiva delle attività del sistema zootecnico da latte di montagna. I servizi di regolazione, rappresentati nel modello di scelta dalla qualità dell’acqua, sono stati considerati come i più importanti per il benessere della società. Considerando uno scenario ipotetico di sviluppo sostenibile, le persone si sono mostrate propense al compromesso sulla produzione lattiero-casearia piuttosto che sulla riduzione dei Servizi Ecosistemici. Inoltre, hanno rifiutato il processo corrente di intensificazione delle colture permanenti e della produzione lattiero-casearia, con il conseguente abbandono dei pascoli alpini. Dato che il valore economico totale degli agroecosistemi alpini calcolato è risultato essere di €159.30 pro capite all’anno, che eccede la spesa corrente sui programmi agroambientali, sarebbe possibile intraprendere azione per supportare il settore zootecnico da latte e promuovere la sua sostenibilità. Il secondo capitolo ha preso in considerazione le ambizioni degli allevatori riguardo la loro vita e la loro azienda, e la connessione tra i loro obiettivi e le reali pratiche di gestione applicate nelle loro aziende montane. Un’analisi in componenti principali (PCA) e un’analisi dei gruppi è stata portata a termine partendo da dati raccolti tramite interviste personali, identificando tre fattori (qualità della vita ottenuta tramite la diversificazione aziendale; obiettivi ambientali; obiettivi economici) e tre gruppi (imprenditori della diversificazione, allevatori tradizionali, allevatori pianificatori). Furono inoltre testate le relazioni tra i gruppi, i comportamenti e i dati sulla struttura e sulla gestione aziendale. Le analisi hanno messo in luce delle differenze negli obiettivi personali degli allevatori per quanto riguardava le loro aziende, e un equilibrio tra gli aspetti economici e la sostenibilità sociale che pendeva a sfavore di quest’ultima. Prendendo in considerazione le variabili di gestione territoriale, sono state trovate differenze significative tra i gruppi . L’identificazione dell’eterogeneità del comportamento degli allevatori è un punto di partenza fondamentale per raggiungere uno sviluppo sostenibile nei sistemi zootecnici montani e per l’applicazione di eventuali approcci partecipativi. Il terzo capitolo della tesi mirava ad investigare la relazione tra le strutture di approvvigionamento locale e i Servizi Ecosistemici nelle aree montane italiane e austriache, cercando anche di capire a che livello viene comunicato alla società il valore aggiunto generato dalla filiera. Per fare ciò, sono state messe in atto un’analisi dei portatori di interesse, una indagine online e un gruppi di discussione sia per l’area di studio italiana che per quella austriaca. Come nel primo capitolo, in generale è stata trovata una visione positiva degli effetti della filiera zootecnica da latte sull’ambiente montano e vice versa. Solo i portatori di interesse italiani hanno identificato degli impatti negativi sull’ambiente, che riguardavano principalmente la qualità dell’acqua. Durante i gruppi di discussione, è stata fatta luce sulle comuni difficoltà e opinioni tra i portatori di interesse di entrambe le aree di studio. I portatori di interesse hanno inoltre espresso il bisogno di una rete di comunicazione comune e di un incremento nelle collaborazioni tra di loro, con l’obiettivo di mirare la comunicazione sui Servizi Ecosistemici legati al mantenimento del territorio e alla produzione zootecnica da latte nelle aree montane. I risultati di questa tesi di dottorato offrono spunti interessanti sui Servizi Ecosistemici e sulla valutazione della sostenibilità del sistema zootecnico di vacche da latte nelle alpi. La stima attraverso l’uso di numerose metodologie di analisi, ha permesso ai portatori di interesse e ai ricercatori di migliorare la comprensione delle relazioni tra le attività umane e gli ecosistemi, identificando possibili punti di intervento per la futura risoluzione dei problemi.

Ecosystem Services and sustainability evaluation of alpine dairy cattle systems

FACCIONI, GEORGIA
2018

Abstract

I sistemi zootecnici giocano un ruolo fondamentale nel mantenimento delle aree montane Europee, contribuendo al benessere umano attraverso la creazione di sistemi socio-ecologici in cui le attività umane plasmano gli ecosistemi e sono influenzate dalle condizioni socioeconomiche, ambientali e culturali locali e regionali. Storicamente, l’allevamento zootecnico alpino si basa su piccole mandrie di razze locali a duplice attitudine. Durante la maggior parte dell’anno, le mandrie trovano riparo in stalle del fondo valle, mentre nel periodo estivo vengono trasferite nei pascoli a quote elevate, nelle malghe. Nell’ultima metà del ventesimo secolo, l’allevamento di bestiame nelle alpi ha dovuto affrontare l’impatto dei processi di abbandono e di intensificazione, i quali minacciano le funzioni ecologiche degli agroecosistemi montani. Entrambe le tendenze implicano dei cambiamenti nell’uso del suolo, con l’intensificazione che prende piede nel fondo valle, mentre le aree abbandonate si localizzano principalmente alle altitudini più elevate e lungo i pendii più ripidi. Di conseguenza, si verificano impatti severi sui sistemi acquatici, aerei, e terrestri; una diminuzione nel numero delle aziende zootecniche e una progressiva spinta all’intensificazione delle aziende rimanenti ( mandrie più grandi, razze specializzate da latte, uso massiccio dei mangimi extra-aziendali). I problemi legati all’allevamento zootecnico sulla sicurezza alimentare, sulla protezione degli agroecosistemi, sulla biodiversità, sul benessere animale, sulle preoccupazioni sociali e culla competitività economica, sono emersi nel dibattito pubblico e scientifico, richiedendo a gran voce una maggiore attenzione sulla sostenibilità del settore. La sostenibilità viene definita come l’uso delle risorse disponibili per raggiungere gli obiettivi dello sviluppo umano mentre si mantiene la capacità dei sistemi naturali di continuare a fornire le stesse risorse naturali e i Servizi Ecosistemici su cui dipendono l’economia e la società. La sostenibilità si compone di tre parti: una sociale, una ambientale e una economica. Per valutare l’approvvigionamento delle funzioni dell’ecosistema, che non rientrino nell’ambito della fornitura di beni di mercato, sono stati sviluppati degli approcci come la multifunzionalità e i Servizi Ecosistemici. Entrambi i concetti posso essere usati per affrontare il bisogno corrente e la domanda sociale di uno sviluppo sostenibile degli agroecosistemi montani. Il termine Servizi Ecosistemici definisce tutti i contributi diretti e indiretti di un ecosistema al benessere umano. Sono categorizzati come servizi di approvvigionamento, di regolazione, culturali e di supporto alla vita. In ogni caso gli ecosistemi, se gestiti in maniera erronea, possono regire con quelli che vengono definiti Disservizi Ecosistemici, che hanno impatti negativi per la società. Lo scopo della mia tesi di dottorato è stato quello di stimare la multifunzionalità dei sistemi di allevamento di vacche da latte negli agroecosistemi alpini, integrando la struttura teorica dei Servizi Ecosistemici negli approcci socio-economici (modelli di scelta), negli approcci partecipativi (questionari e gruppi di discussione), coinvolgendo e valorizzando l’opinione dei portatori di interesse. Questa tesi di dottorato è composta da tre capitoli. Il primo capitolo della tesi, puntava all’analisi, nell’ambito della teoria dei Servizi Ecosistemici, del valore socioculturale ed economico di un numero di funzioni positive degli agroecosistemi alpini, in un contesto di due processi simultanei di intensificazione e di abbandono. Per prima cosa, furono svolte delle interviste con gli allevatori e con altri portatori di interesse locali ( metodo qualitativo), per esplorare la relazione tra i sistemi zootecnici da latte e l’ambiente. In seguito, fu sviluppato un modello di scelta per classificare e valutare le più importanti funzioni attuali degli agroecosistemi (i sistemi zootecnici da latte e le colture permanenti), secondo i punti di vista delle popolazioni locali ( residenti nell’area di studio) e di riferimento ( i residenti delle sei provincie confinanti l’area di studio) in tre diversi scenari politici. I risultati hanno mostrato che i portatori di interesse locali avevano una opinione positiva delle attività del sistema zootecnico da latte di montagna. I servizi di regolazione, rappresentati nel modello di scelta dalla qualità dell’acqua, sono stati considerati come i più importanti per il benessere della società. Considerando uno scenario ipotetico di sviluppo sostenibile, le persone si sono mostrate propense al compromesso sulla produzione lattiero-casearia piuttosto che sulla riduzione dei Servizi Ecosistemici. Inoltre, hanno rifiutato il processo corrente di intensificazione delle colture permanenti e della produzione lattiero-casearia, con il conseguente abbandono dei pascoli alpini. Dato che il valore economico totale degli agroecosistemi alpini calcolato è risultato essere di €159.30 pro capite all’anno, che eccede la spesa corrente sui programmi agroambientali, sarebbe possibile intraprendere azione per supportare il settore zootecnico da latte e promuovere la sua sostenibilità. Il secondo capitolo ha preso in considerazione le ambizioni degli allevatori riguardo la loro vita e la loro azienda, e la connessione tra i loro obiettivi e le reali pratiche di gestione applicate nelle loro aziende montane. Un’analisi in componenti principali (PCA) e un’analisi dei gruppi è stata portata a termine partendo da dati raccolti tramite interviste personali, identificando tre fattori (qualità della vita ottenuta tramite la diversificazione aziendale; obiettivi ambientali; obiettivi economici) e tre gruppi (imprenditori della diversificazione, allevatori tradizionali, allevatori pianificatori). Furono inoltre testate le relazioni tra i gruppi, i comportamenti e i dati sulla struttura e sulla gestione aziendale. Le analisi hanno messo in luce delle differenze negli obiettivi personali degli allevatori per quanto riguardava le loro aziende, e un equilibrio tra gli aspetti economici e la sostenibilità sociale che pendeva a sfavore di quest’ultima. Prendendo in considerazione le variabili di gestione territoriale, sono state trovate differenze significative tra i gruppi . L’identificazione dell’eterogeneità del comportamento degli allevatori è un punto di partenza fondamentale per raggiungere uno sviluppo sostenibile nei sistemi zootecnici montani e per l’applicazione di eventuali approcci partecipativi. Il terzo capitolo della tesi mirava ad investigare la relazione tra le strutture di approvvigionamento locale e i Servizi Ecosistemici nelle aree montane italiane e austriache, cercando anche di capire a che livello viene comunicato alla società il valore aggiunto generato dalla filiera. Per fare ciò, sono state messe in atto un’analisi dei portatori di interesse, una indagine online e un gruppi di discussione sia per l’area di studio italiana che per quella austriaca. Come nel primo capitolo, in generale è stata trovata una visione positiva degli effetti della filiera zootecnica da latte sull’ambiente montano e vice versa. Solo i portatori di interesse italiani hanno identificato degli impatti negativi sull’ambiente, che riguardavano principalmente la qualità dell’acqua. Durante i gruppi di discussione, è stata fatta luce sulle comuni difficoltà e opinioni tra i portatori di interesse di entrambe le aree di studio. I portatori di interesse hanno inoltre espresso il bisogno di una rete di comunicazione comune e di un incremento nelle collaborazioni tra di loro, con l’obiettivo di mirare la comunicazione sui Servizi Ecosistemici legati al mantenimento del territorio e alla produzione zootecnica da latte nelle aree montane. I risultati di questa tesi di dottorato offrono spunti interessanti sui Servizi Ecosistemici e sulla valutazione della sostenibilità del sistema zootecnico di vacche da latte nelle alpi. La stima attraverso l’uso di numerose metodologie di analisi, ha permesso ai portatori di interesse e ai ricercatori di migliorare la comprensione delle relazioni tra le attività umane e gli ecosistemi, identificando possibili punti di intervento per la futura risoluzione dei problemi.
12-gen-2018
Inglese
Ecosystem Services; sustainability; choice model; partecipatory approaces; dairy cattle systems; mountain
STURARO, ENRICO
SCHIAVON, STEFANO
Università degli studi di Padova
177
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/81938
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPD-81938