The introducing lectures and the transcriptions of the University of Turin courses in law are the starting point of the research. These documents offer a privileged perspective on the law environment of the subalpine world, and subsequently of united Italy. They allow us to evaluate whether and how these discourses in law, addressed to a privileged public but not restricted to university circles, have had an influence not only on academia but also on the cultural, political and institutional life of the time. The first part of the thesis is dedicated to a detailed analysis of the debate on the structure of legal studies, starting from the 1846 “Alfieri reform”. The goal is to delineate an outline of the situation of didactics of the Turin’s Law School during the second half of the nineteenth century. This is accomplished through the words and the transcriptions of the courses of those same professors that were influential in improving the quality and organization of the teaching. Such analysis helps better understanding the environment of active participation to the amelioration of the didactics of law education in which the inaugural lectures are immersed, reflecting the problems and topics of the time. In the second part of the thesis, the contributions of Professors Merlo, Melegari and Albini are discussed, and a chapter is dedicated to each of them. The analysis of the work of these three scholars is particularly interesting as, even if very different for social origin and academic curriculum, they have offered an important personal input to the enrichment of the law education path, both with an effective collaboration in the legal definition of the cursus studiorum and with their teachings, providing significant examples of the new study path in law (post Alfieri reform). The meeting point between the three scholars is the common interest for the improvement of legal studies. The analysis of the texts of their lectures has allowed this effort to be appreciated, not only under the point of view of the legal definition of the cursus studiorum, but also under that of the contents of their teaching.

Le prolusioni e i testi delle lezioni universitarie sono il punto di partenza della ricerca: tali scritti offrono una prospettiva privilegiata – all’interno del mondo giuridico subalpino prima e unitario poi – per valutare se e in che misura questi ‘discorsi giuridici’, per loro natura indirizzati a un pubblico di élite ma non limitato ai soli universitari, abbiano influito non solo sulla vita scientifica, accademica ma pure su quella culturale, politica ed istituzionale. La prima parte della tesi è dedicata ad un’analisi dettagliata del dibattito sull’istruzione legale a partire dalla ‘Riforma Alfieri’ del 1846: si è cercato di offrire un quadro della situazione didattica della Facoltà giuridica torinese nella seconda metà dell’Ottocento, attraverso le parole – ed in specie i testi di lezione – degli stessi protagonisti che si preoccuparono di migliorare la qualità e l’organizzazione dell’insegnamento. Tale cornice aiuta a comprendere meglio il clima e l’ambiente di convinta partecipazione al miglioramento della didattica giuridica in cui si inseriscono le prolusioni e i discorsi inaugurali, che a loro volta rispecchiano le problematiche e gli argomenti topici del periodo, e le lezioni dei docenti della Facoltà subalpina. In proposito emerge l’importante contributo di tre di essi, il Merlo, il Melegari e l’Albini: nella seconda parte della tesi è stato dedicato un capitolo a ciascuno di questi tre giuristi. La scelta è ricaduta su questi tre docenti perché, sebbene molto diversi per origine e percorso di formazione, hanno offerto un diretto contributo personale al miglioramento degli studi legali sia con la collaborazione fattiva ad un perfezionamento legislativo del cursus studiorum legale sia con i loro insegnamenti che erano significativi del nuovo percorso degli studi legali intrapreso dopo la riforma Alfieri del 1846. Il punto di incontro fra i tre studiosi si trova nel comune convinto e profondo interesse per il miglioramento degli studi legali. La lettura dei testi delle loro lezioni ha permesso di poter apprezzare tale sforzo, non solo dal punto di vista dell’impegno per il miglioramento della regolamentazione degli studi nella Facoltà legale, ma anche da quello del contenuto degli insegnamenti.

INSEGNAMENTO E PROLUSIONI NELLA FACOLTÀ GIURIDICA TORINESE DAL 1846 ALL'UNITÀ

FERRERO, IDA
2015

Abstract

The introducing lectures and the transcriptions of the University of Turin courses in law are the starting point of the research. These documents offer a privileged perspective on the law environment of the subalpine world, and subsequently of united Italy. They allow us to evaluate whether and how these discourses in law, addressed to a privileged public but not restricted to university circles, have had an influence not only on academia but also on the cultural, political and institutional life of the time. The first part of the thesis is dedicated to a detailed analysis of the debate on the structure of legal studies, starting from the 1846 “Alfieri reform”. The goal is to delineate an outline of the situation of didactics of the Turin’s Law School during the second half of the nineteenth century. This is accomplished through the words and the transcriptions of the courses of those same professors that were influential in improving the quality and organization of the teaching. Such analysis helps better understanding the environment of active participation to the amelioration of the didactics of law education in which the inaugural lectures are immersed, reflecting the problems and topics of the time. In the second part of the thesis, the contributions of Professors Merlo, Melegari and Albini are discussed, and a chapter is dedicated to each of them. The analysis of the work of these three scholars is particularly interesting as, even if very different for social origin and academic curriculum, they have offered an important personal input to the enrichment of the law education path, both with an effective collaboration in the legal definition of the cursus studiorum and with their teachings, providing significant examples of the new study path in law (post Alfieri reform). The meeting point between the three scholars is the common interest for the improvement of legal studies. The analysis of the texts of their lectures has allowed this effort to be appreciated, not only under the point of view of the legal definition of the cursus studiorum, but also under that of the contents of their teaching.
28-gen-2015
Italiano
Le prolusioni e i testi delle lezioni universitarie sono il punto di partenza della ricerca: tali scritti offrono una prospettiva privilegiata – all’interno del mondo giuridico subalpino prima e unitario poi – per valutare se e in che misura questi ‘discorsi giuridici’, per loro natura indirizzati a un pubblico di élite ma non limitato ai soli universitari, abbiano influito non solo sulla vita scientifica, accademica ma pure su quella culturale, politica ed istituzionale. La prima parte della tesi è dedicata ad un’analisi dettagliata del dibattito sull’istruzione legale a partire dalla ‘Riforma Alfieri’ del 1846: si è cercato di offrire un quadro della situazione didattica della Facoltà giuridica torinese nella seconda metà dell’Ottocento, attraverso le parole – ed in specie i testi di lezione – degli stessi protagonisti che si preoccuparono di migliorare la qualità e l’organizzazione dell’insegnamento. Tale cornice aiuta a comprendere meglio il clima e l’ambiente di convinta partecipazione al miglioramento della didattica giuridica in cui si inseriscono le prolusioni e i discorsi inaugurali, che a loro volta rispecchiano le problematiche e gli argomenti topici del periodo, e le lezioni dei docenti della Facoltà subalpina. In proposito emerge l’importante contributo di tre di essi, il Merlo, il Melegari e l’Albini: nella seconda parte della tesi è stato dedicato un capitolo a ciascuno di questi tre giuristi. La scelta è ricaduta su questi tre docenti perché, sebbene molto diversi per origine e percorso di formazione, hanno offerto un diretto contributo personale al miglioramento degli studi legali sia con la collaborazione fattiva ad un perfezionamento legislativo del cursus studiorum legale sia con i loro insegnamenti che erano significativi del nuovo percorso degli studi legali intrapreso dopo la riforma Alfieri del 1846. Il punto di incontro fra i tre studiosi si trova nel comune convinto e profondo interesse per il miglioramento degli studi legali. La lettura dei testi delle loro lezioni ha permesso di poter apprezzare tale sforzo, non solo dal punto di vista dell’impegno per il miglioramento della regolamentazione degli studi nella Facoltà legale, ma anche da quello del contenuto degli insegnamenti.
Prolusioni; Torino; Unità d'Italia; Luigi Amedeo Melegari; Pietro Luigi Albini; Felice Merlo
DI RENZO, MARIA GIGLIOLA
DI RENZO, MARIA GIGLIOLA
Università degli Studi di Milano
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/81968
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIMI-81968