Nel corso della sua ventennale esistenza, il fascismo italiano non smise mai di rapportarsi con le strutture del tempo storico, producendo un’immensa quantità di narrazioni, concetti e rappresentazioni finalizzate a tracciare i confini passati, presenti e futuri della “rivoluzione” mussoliniana e, con essa, della nascente Era fascista. Partecipe di tale continua costruzione e ricostruzione storica fu anche gran parte della cultura architettonica italiana, attratta fin dai primissimi anni Venti dalle promesse del regime e gradualmente impostasi come una delle più importanti ramificazioni intellettuali del ventennio. Non solo per tramite della semplice pratica costruttiva ma anche attraverso riviste, progetti, dibattiti, istituzioni e manifestazioni espositive, essa fu in grado di recepire e diffondere gli immaginari storici dell’Era fascista contribuendo, pur nella sua estrema conflittualità, alla loro strutturazione. Obiettivo seminale del presente lavoro è allora di proporre una inedita lettura di questa ventennale tensione storica, analizzando tali narrazioni e rappresentazioni come parti di un più ampio regime di storicità al contempo eclettico e paradossale, inserito nella storia novecentesca eppure non privo di essenziali specificità. Nel perseguire questo fine, il campo architettonico italiano sarà allora sfruttato come guida, strumento e angolo di visuale privilegiato attraverso cui circoscrivere il terreno di ricerca e ricostruire, per quanto possibile, origini ed evoluzioni di tale complessa e innegabilmente decisiva vicenda storica.
ARCHITETTURE E LINGUAGGI DI STORIA Fascismo, storicità e cultura architettonica italiana tra le due guerre: 1919-1936
LUCARONI, GIORGIO
2018
Abstract
Nel corso della sua ventennale esistenza, il fascismo italiano non smise mai di rapportarsi con le strutture del tempo storico, producendo un’immensa quantità di narrazioni, concetti e rappresentazioni finalizzate a tracciare i confini passati, presenti e futuri della “rivoluzione” mussoliniana e, con essa, della nascente Era fascista. Partecipe di tale continua costruzione e ricostruzione storica fu anche gran parte della cultura architettonica italiana, attratta fin dai primissimi anni Venti dalle promesse del regime e gradualmente impostasi come una delle più importanti ramificazioni intellettuali del ventennio. Non solo per tramite della semplice pratica costruttiva ma anche attraverso riviste, progetti, dibattiti, istituzioni e manifestazioni espositive, essa fu in grado di recepire e diffondere gli immaginari storici dell’Era fascista contribuendo, pur nella sua estrema conflittualità, alla loro strutturazione. Obiettivo seminale del presente lavoro è allora di proporre una inedita lettura di questa ventennale tensione storica, analizzando tali narrazioni e rappresentazioni come parti di un più ampio regime di storicità al contempo eclettico e paradossale, inserito nella storia novecentesca eppure non privo di essenziali specificità. Nel perseguire questo fine, il campo architettonico italiano sarà allora sfruttato come guida, strumento e angolo di visuale privilegiato attraverso cui circoscrivere il terreno di ricerca e ricostruire, per quanto possibile, origini ed evoluzioni di tale complessa e innegabilmente decisiva vicenda storica.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/82033
URN:NBN:IT:UNIPD-82033